È una buona idea dare un'altra possibilità a Lars von Trier? Probabilmente no, ma peggio che con Melancholia non può andare. Io comunque l'ho fatto, guardandomi questo film del 2018, La Casa di Jack (in inglese, The House that Jack Built), storia di un serial killer interpretato da Matt Dillon. Di storie di assassini ne ho viste fin troppe, ma questo attore è uno dei miei preferiti, per interpretazioni come quelle di Drugstore Cowboy, Rumble Fish, Da Morire. In tutti i film in cui l'ho visto, e oso metterci anche Tutti Pazzi per Mary, la sua interpretazione mi è piaciuta. Anche in questo La Casa di Jack, secondo me, Matt Dillon è bravo, mentre il film ha alti e bassi. Vediamo un po' di che si tratta ma, attenzione, anticiperò la trama.
Jack, il personaggio di Matt Dillon, è un architetto, ma uno che spreca il suo tempo e talento senza combinare nulla di buono. Per via di una eredità è ricco, ma spende il suo tempo in una nevrotica ricerca della casa "perfetta," dei materiali adatti, delle forme a lui congeniali. Comincia a costruire quindi "la casa di Jack," e arrivato a un certo punto scopre di non essere soddisfatto e la fa radere al suolo. E poi prova a costruirla in un altro modo. Più di una volta.