Questo film di fantascienza risale al lontano 1974 ed è diretto da un esperto di grafica, Saul Bass, autore dei loghi di famose compagnie, dei titoli di testa o dei poster di diversi film dei suoi tempi, insomma uno che sapeva cavarsela benissimo con i lavori di design e le idee creative. Fase IV Distruzione Terra, che poi in inglese è semplicemente Phase IV, è l'unico lungometraggio diretto da Bass. Forse perché non ebbe affatto successo.
L'immagine del poster è tratta da Wikipedia
Tema del film? La minaccia di certe formiche che stanno, sembra, diventando intelligenti, dopo un fenomeno cosmico. È certo che abbiano seminato distruzione e morte in una zona semidesertica, pertanto due scienziati si recano a studiare l'evento, al riparo di una specie di cupola geodetica che ospita loro e la loro strumentazione. Uno dei due, il più anziano, Ernest Hubbs (Nigel Davenport, che ricordo da Zulu Dawn) avanza ardite teorie e a volte straparla su quello che gli insetti stanno facendo. Il secondo studioso, di nome James Lesko (Michael Murphy, visto in Nashville), è più concreto, inizialmente non dà credito alle ardite teorie di Hubbs, ma grazie alle proprie capacità di deduzione matematica riesce a comprendere qualcosa del linguaggio degli insetti. E comincerà a prenderli molto più sul serio.
Intendiamoci, l'idea del film non sarebbe malaccio. Le formiche in verità, vista la loro limitata capacità di percepire il mondo, e il proprio intelletto limitato che funziona solo a livello di colonia, non sono in grado né di percepire gli esseri umani né di comunicare con chiunque. Certamente, ci sono certi tipi di formiche particolarmente battagliere che mettono in fuga anche gli esseri umani, ma solo perché nelle loro migrazioni gli capitano davanti. Immaginiamo per un attimo che questi simpatici insetti possano saltare addosso a qualcuno all'improvviso, di proposito. Di formiche ne esiste una quantità impressionante, nel mondo, sono una discreta parte della biomassa animale. Non so se potrebbero eliminare l'umanità, ma forse ci arriverebbero vicino. Quelle del film sono, peraltro, formiche diventate all'improvviso intelligentissime.
Ad ogni modo il film si trascina stancamente tra voci fuori campo e scene recitate così così. Intendiamoci, gli attori sono dei veterani e non possono essere messi in discussione, ma mi sembrano in affanno in una pellicola diretta da un regista che oggi diremmo "bravo a fare i videoclip," ovvero esperto nell'effetto estetico o nell'inventarsi la scena sorprendente, ma forse non abile nel portare avanti una trama. A mio parere non sono scusabili certe sequenze in cui vediamo, anche per lunghi minuti, solo formiche che svolgono attività da formiche. Anche il commento musicale in certi punti è uno strimpellamento abbastanza penoso, dà sui nervi.
Mentre sono alle prese con formiche aggressive e intelligenti che li vogliono proprio far fuori, i nostri eroi devono anche ospitare una ragazza, Kendra, parente di alcuni civili vittime degli insetti. L'introduzione di questo personaggio, che non ha un vero e proprio ruolo, sembra dovuta (immagino) più che altro alla necessità di mettere una bella ragazza a ravvivare il mortorio del film. L'attrice è Lynne Frederick, che ebbe una breve carriera. Fu la bella e giovane moglie del celebre Peter Sellers, ma venne bandita dal mondo del cinema per una serie di conflitti e ripicche tra personaggi della famiglia e dell'ambiente, e morì giovane.
Quanto all'evoluzione della storia: se sperate in scene catastrofiste rassegnatevi, non ce ne sono. Hubbs e Lesko, con la giovane Kendra, sono gli unici protagonisti della lotta. Non dirò chi se la caverà e come.
Dal momento che qualsiasi cosa l'abile regista Bass fosse in grado di fare (ai tempi) impallidisce di fronte a quello che gli effetti speciali possono creare nei tempi moderni, il film visto oggi sembra decisamente... vecchio. Storia un po' incerta, scene volutamente enigmatiche, e forse troppo; effetti buoni per 40 anni fa. Il film non ebbe successo e certamente non ne sono stupito. Consiglio perciò la visione soltanto a chi voglia recuperare il cinema, talvolta molto bizzarro, degli anni '70.
4 commenti:
Sono stato cattivo, ho cliccato su "non piaciuto". Hai smontato uno dei film che consiglio sempre, anche se riconosco che visto con gli occhi di oggi possa apparire invecchiato male.
Per me Fase IV è invecchiato malissimo, ma ovviamente ognuno ha il proprio punto di vista... di interessante ha una certa quantità di stranezze che possono incuriosire in quanto, come dicevo, è film di una certa epoca. Ma certi commenti musicali strimpellati, le interminabili scene con le formiche, i personaggi caratterizzati "in qualche maniera" con lo scienziato che pontifica e quello più giovane che non ne può più... la ragazza che non ha nemmeno un ruolo preciso nella storia... insomma c'è una certa quantità di cose che non sono riuscito a perdonargli, a questo film. Nonostante, come ho già detto, una premessa che poteva essere interessante.
Io vado a cercarmi nelle produzioni vecchie (qualche volta anche in bianco e nero, anche se non lo amo) qualcosa di diverso dal cinema di oggi coi suoi stereotipi, le sue storie imbottite di effetti speciali.
A volte si trova qualcosa di molto interessante, considerando ovviamente che bisogna sempre "saper contestualizzare." In questo caso però il film era "diverso" ma non era "meglio," secondo me, rispetto a quelli che ci propinano oggi.
Un giorno magari farai un post in cui spiegherai perché questo film ti piace molto. Leggerò volentieri.
Non sono molto bravo a parlare di film. Non so perché. Magari però un giorno lo rivedo. Non lo guardo da anni, e l'ho visto a un'età in cui bastava poco a meravigliarmi. Sarà stato quello...
Allora un tuo parere sarebbe ancora più interessante, se hai visto il film da ragazzino e se lo rivedessi ora. Il tuo parere positivo resisterà al passare del tempo?
Posta un commento