Pubblicato nel 1968, arrivato in Italia nel 1976 a opera dell'Editrice Nord, Le Spade di Lankhmar è se non vado errato l'unica narrazione "lunga" dedicata ai due eroi di Fritz Leiber, Fafhrd e il Gray Mouser. In italiano è un romanzo di oltre 200 pagine. Rileggendo questo libro non ho potuto fare a meno di pormi la domanda: cosa ne penserei se lo leggessi per la prima volta? Il tempo ha cambiato la mia percezione, e i miei gusti sono cambiati?
Fritz Leiber è un gigante del fantasy, pilastro dello sword and sorcery. Però, ormai, sono passati molti anni dai suoi successi, e molto è cambiato. La storia narrata in questo libro è veloce e travolgente, con molti momenti d'azione, qualche osservazione filosofica o cinica, e rapidi attimi di malinconia e tristezza; una storia che ha qualcosa del Barone di Munchausen o di Fanfan La Tulipe, avventura straordinaria ma da non prendere troppo sul serio.
I nostri eroi si trovano ad affrontare un'invasione di topi nella città di Lankhmar, dopo averne tutelato i rifornimenti di grano facendo scorta a un gruppo di navi da carico, ed evitato così che finissero come altri convogli scomparsi. Sul mare conoscono una misteriosa femme fatale, Hisvet (e la sua misteriosa dama di compagnia), e il Gray Mouser ne rimane stregato. Scoprendo poi la connessione fra la damigella e la strana cospirazione dei... topi, che vogliono prendere il controllo della città.
Nel libro avremo le magie e le trovate più stravaganti, con il Gray Mouser ridotto a dimensione di... topo, una fidanzata ghoul (proprio così) per Fafhrd, donna dalla strana caratteristica di avere il corpo trasparente tranne le ossa; inoltre un incontro con un misterioso personaggio che viene da un'altra dimensione, cavalca un serpente marino e parla tedesco, e molto, molto altro... insomma Leiber introduce qualsiasi meraviglia possa contribuire alla storia, senza peraltro togliere la coerenza interna alla propria ambientazione. Certo, per i lettori abituati a un fantasy come quello attuale, dove la fantasia è sotto stretto controllo, questo libro oggi può essere scarsamente godibile.
Nulla però si può togliere al perfetto stile di Fritz Leiber, alla sua ironia, alle sue capacità letterarie che mette al servizio di una storia leggera. Per rispondere alla domanda posta sopra, ritengo che questa lettura sia ancora estremamente valida, addirittura rinfrescante per chi s'è abituato ai canoni di oggi. Affermare che questo libro sia oggi brutto e illeggibile, perché poco somigliante a quello che oggi è il più seguito stile di fantasy, lo ritengo assolutamente sbagliato.
Per inciso: secondo il mio parere, la migliore storia del duo Fafhrd e Gray Mouser è The Snow Women, storia delle origini del gigante biondo Fafhrd, sebbene non la prima scritta in ordine cronologico. Qui vediamo lo scontro di volontà tra il giovanissimo eroe e la madre, la cui pesante tutela è ormai ora di togliersi di dosso. Uno dei racconti di Leiber che potrebbe benissimo non essere fantasy, ed è bellissimo lo stesso.
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