giovedì 19 dicembre 2019

Quando odi il Natale

C'è poco da fare, esiste una certa quantità di persone che odia le feste comandate, le occasioni di convivialità con molta gente, le abbuffate e il consumismo che spesso si associa a questi eventi. Ne so qualcosa perché sono uno di loro.

Il Natale lo sopporto assai poco, ma me ne sono dovuto fare una ragione. L'unica volta in cui ho annunciato che non lo avrei trascorso in famiglia ci fu una mezza fine del mondo. Quindi è diventata una consuetudine cui mi sottopongo cercando di limitare i danni. Un fattore che mi avvantaggia è il fatto che io non abbia un televisore e sia quindi tutelato (abbastanza) dai messaggi pubblicitari a pioggia. E il fatto che non ho molti regali da fare, quindi non devo sbattermi moltissimo per questa esigenza. Quanto alla data fatidica, trovo la giornata del 25 un po' stressante ma sono ormai assuefatto.

Qualche consiglio che posso dare:

Innanzitutto non lasciatevi intontire con continui messaggi sul Natale che sta arrivando, limitate radio e TV all'indispensabile.

In secondo luogo, non immergetevi nel clima natalizio con le vostre scelte di shopping: se al supermercato i panettoni e dolci simili compaiono ormai già a novembre, voi potete decidere "a priori" di non lasciarvi tentare fino al momento in cui l'obbligo sociale ve li farà consumare. Anche se ammetto, personalmente, di avere un certo debole per i dolci natalizi, soprattutto quelli piuttosto insoliti della mia terra natìa.


Albero di Natale: se proprio si deve, minimale e già pronto anno per anno, in modo che basti prenderlo dalla soffitta (o cantina) una settimana prima del 25. Poche decorazioni, lucine ecc... Personalmente non "faccio l'albero" da quando vivo per conto mio. Ormai sono una trentina d'anni.

Se potete: Fuggite, sciocchi! andate in vacanza per qualche giorno in luoghi lontani o impervi, con poche persone intime che vi capiscono, o da soli.

Tormentoni per il pranzo: cercate di indirizzare la famiglia verso poche cose facili da fare. Meno sbattimenti, meno rotture.

Regali: possibilmente pratici e poco costosi. Anche qui serve una "moral suasion" verso i parenti. Almeno provateci.

Regali 2: mai libri. Non li regalate e cercate di non farveli regalare. Non è così semplice, continuo a riceverne anche se ho detto ripetutamente che non li voglio. Si tratta di un regalo troppo personale. Un libro non scelto dal diretto interessato probabilmente sarà sprecato, non verrà mai letto. Se non sapete cosa fare, meglio piuttosto regali "mangerecci" che i libri.

Regali 3: si perde l'effetto sorpresa, ma non c'è niente di male, secondo me, nell'accordarsi con il beneficiario e comprargli quello che vuole. Almeno sarà una cosa gradita. Se si tratta di faccende costose si possono sempre acquistare "in cordata" con altre persone.

Messaggi SMS e Whatsapp natalizi con gli auguri: ricambiateli se li ricevete. Non comportatevi in maniera scortese, anche se non vi piace il Natale.

E fatevi forza, che poi arriva Capodanno...

4 commenti:

M.T. ha detto...

E aggiungo: in questo periodo andate a fare spesa solo se strettamente necessario, perché la gente sembra impazzita in balia delle compere che si sente in dovere di fare per effettuare regali e preparare pranzi/cene da venti persone anche se si è solo in due.

Bruno ha detto...


@ M.T. diciamo che la circolazione (automobilistica e non) è una cosa infame per tutto il mese di dicembre... E c'è un grandissimo casino nei negozi. I commessi e i cassieri sono un'altra categoria di martiri del Natale. E i fattorini delle consegne.....

Guchi chan ha detto...

Fosse per me, mi andrei a nascondere in una grotta sui monti dall'8 dicembre al 6 gennaio...

Bruno ha detto...


Be', l'Epifania non è così disastrosa, credo che dopo Capodanno si possa riemergere... :)