lunedì 30 luglio 2018

The Ward - Il Reparto

Per essere un ammiratore del regista John Carpenter (o per lo meno, di alcuni dei suoi film) devo ammettere di non essermi sforzato abbastanza per recuperare tutte le sue pellicole. Questo The Ward - Il Reparto (2010) l'ho potuto vedere grazie a Netflix (purtroppo al momento in cui scrivo il film non ha i sottotitoli in inglese, alla fine me lo sono visto in italiano). Non credo sia un film che passerà alla storia come un esempio della filmografia del grande regista, qui Carpenter ha seguito una trama decisa da altri e non ha, peraltro, ottenuto un grande successo (come purtroppo gli è spesso capitato).

The Ward è un horror e come spesso succede fa molta fatica a spaventare seriamente lo spettatore. Carpenter però ha una grande esperienza su cui fare affidamento ed è riuscito un paio di volte a farmi saltare sulla sedia con il vecchio trucco del "jump scare," qualcosa di inaspettato o orrendo che capita inaspettatamente sullo schermo,  e ha creato indubbiamente un'atmosfera di tensione e di anticipazione.

Infatti la storia ci porta più che altro a un'atmosfera di mistero e di insidia, poiché in questo "reparto" (psichiatrico), in cui la protagonista Kristen (Amber Heard) viene rinchiusa per aver appiccato un incendio, si manifestano stranezze fin dall'inizio. È insolito il reparto, perché vi si trovano solo un gruppetto di ragazze, è un mistero il fatto che si sentano rumori e compaiano improvvisamente figure muoversi. E si sa che alcune ragazze sono state qui e poi sono andate via, ma non si sa cosa sia loro successo.

Kristen, che sembra aver perso la memoria, si trova lì per un fatto ben concreto, essendo stata arrestata per avere bruciato un edificio. Il luogo è sinistro (un autentico, vecchio ospedale psichiatrico), e la capo infermiera ricorda pesantemente quella di Qualcuno volò sul nido del Cuculo, ma il dottore sembra ben intenzionato (finge?). L'infermiere maschio che accoglie la ragazza sembra un duro, e tenero certamente non sarà, ma apparentemente è corretto.

In effetti stanno per succedere molte brutte cose. O forse no. La psiche umana può giocare degli strani scherzi. Qui non vorrei anticipare, perché nel film c'è una grossa sorpresa, magari non originalissima ma realizzata abbastanza bene.

Non è una pellicola eccezionale, non ha avuto successo presso il grande pubblico... e non penso che avrei cominciato ad amare Carpenter se fosse stata la prima sua cosa che avessi visto. E certamente non rientra nel gruppo molto ridotto di film horror che mi abbiano seriamente fatto paura (di Carpenter, nel piccolo club, c'è La Cosa). Ma è pur sempre un film godibile.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Meglio tardi che mai dai ;-) Non è certo il Carpenter più splendente di sempre, manca di una lettura di secondo livello forte (tipica degli altri film di Giovanni), però trovo che abbia un ottimo ritmo, il che è notevole considerando che John arrivava da dieci anni di divano a seguire l’NBA ;-) Cheers

Babol ha detto...

Ammetto che ad una prima visione non aveva entusiasmato nemmeno me, nonostante l'aMMore che provo per Carpenter. Potrei provare a riguardarlo già che è su Netflix e nemmeno lo sapevo XD

Bruno ha detto...


Io credo che la mano di Carpenter ci sia, anche se non è un grandissimo film. Non penso che sia brutto... e comunque pensiamo alla difficoltà di "andare a segno" con i film horror.