lunedì 20 aprile 2015

The Walking Dead

Se è vero che zombie e apocalissi sono territorio troppo abusato, è anche vero che non avevo avuto occasione da un pezzo di seguire un programma (in questo caso una serie TV) che segua le conseguenze del crollo della civiltà. L'arrivo degli zombie, per ritrito che sia, è un motivo come un altro per il disastro; del resto le masse di questi esseri schifosi e pericolosi (...e che erano persone!) hanno sempre un certo effetto. Non sono riuscito quindi (ancora) a scollarmi dalla serie The Walking Dead, sebbene in ritardo di una serie e mezza rispetto agli spettatori sempre debitamente aggiornati. Il fatto di non avere canali a pagamento e di dover sempre andare a prestito o a scrocco non aiuta. Non ho letto il fumetto da cui la serie TV prende l'avvio, così come non leggo quasi mai libri di argomento zombesco, anche perché quello che mi interessa di più è come la gente affronta la perdita delle risorse e dell'organizzazione moderne. Devo dire che alcuni aspetti di questa serie mi hanno fatto riflettere (e sono riusciti a non farmi smettere di vederla), altri davvero sono sciocchezze e urlano ai quattro venti la faciloneria degli sceneggiatori. Non ho grandi pietre di paragone, a dire il vero, come serie televisive. Per ricordarne un'altra in cui crollava la civiltà devo risalire alla mia infanzia (I Sopravvissuti! Qualcuno se li ricorda?), ma ci sono parecchi film (L'Ultimo Uomo sulla terra, 28 Giorni Dopo) che tra zombie e infetti se la sono cavata meglio e sono stati un'offesa alla logica minore di The Walking Dead.

Innanzitutto, soprattutto nelle prime serie, ci sono frequenti occasioni in cui i personaggi inscenano melodrammi inutili o polemiche da deficienti in momenti in cui chiunque si renderebbe conto che non è proprio il caso, il tutto per nutrire i contrasti personali con cui gli sceneggiatori infarcivano gli episodi. Uno di essi, il "triangolo" tra il protagonista Rick, la moglie e l'ex collega poliziotto che la concupisce, è stato tirato in lungo in maniera così fradicia e stantia che ho sentito davvero una sensazione di liberazione quando è terminato. Ovviamente esistono anche le inimicizie vere e proprie, o le persone che hanno motivi per cui non possono proprio riappacificarsi, e la serie ci ha mostrato abbastanza realisticamente alcune di queste situazioni.

Gestita forse non benissimo ma realistica la figura del leader Rick che si trasforma da bravo cittadino, uno che anche in mezzo alla fine del mondo cerca di "fare la cosa giusta," a duro sopravvissuto con poche concessioni al cuore tenero verso gli estranei. Esagerato l'episodio in cui passa addirittura il limite e sta per "vendere" una persona a un gruppo di nemici (non anticipo oltre, penso che chi conosce la serie abbia capito) e poi se ne pente, dopo avere però messo in movimento eventi che portano comunque alla morte di uno dei suoi. Tutto sommato spezzo una lancia a favore della serie, quando ci mostra personaggi che a un certo punto non ce la fanno più a sopportare la vita impossibile a cui sono costretti. A mio parere in una situazione di "apocalisse" di qualsiasi tipo è prevedibile che, per i primi anni, i sopravvissuti subiscano una ulteriore scrematura perdendo molte persone che semplicemente non ce la farebbero ad adattarsi alla situazione (e aggiungiamo pure quelli che dipendono da qualche medicina per andare avanti...). È anche vero che moltissimi si adeguerebbero di conseguenza, e tra essi i bambini, che la serie mostra spesso in situazioni di travaglio, e che immagino invece diventare né più né meno come i bambini soldato di cui è purtroppo pieno il mondo. In fondo è quello che a un certo punto avviene a Carl, con grande tristezza di suo padre.

Noiosissime, lasciatemi dire, le scene di pathos quando una persona cara si trasforma (perché morsa o perché muore per altri motivi). Non si tratta più di veri e propri esseri umani, no?

Credibili a metà tutti i guai che succedono quando differenti gruppi di sopravvissuti si incontrano. Va bene che la serie crea una artificiale carestia perché quando la gente va in giro a cercare cibo al massimo sa riempire uno zainetto di scatolame, va bene la diffidenza, ma forse qualche volta con l'uomo "homini lupus" si esagera. Questo lo dico perché immagino che i sopravvissuti avrebbero risorse in abbondanza (per qualche anno...).

Sorprendente invece la scarsa capacità da parte di più o meno tutti di sfruttare al meglio le risorse del mondo abbandonato, e la scarsa capacità di difendersi. Soprattutto nelle prime serie, ma anche dopo, c'è gente che dorme in tenda o in macchina in un mondo infestato di zombie, mentre ci sono case vuote dovunque, gruppi che non si fortificano, non costruiscono trappole e ostacoli per togliersi di torno gli zombie una volta per tutte (qualche volta lo fanno ovviamente, ma la logica suggerirebbe che sarebbe la prima cosa da fare). E il bello è che regolarmente la pagano cara perché è molto frequente che qualche personaggio ci resti per via di zombie che sbucano da chissà dove.
Quanto ai rifornimenti, col tempo molte cose fondamentali comincerebbero a mancare (penso soprattutto alle medicine, alle batterie...) ma con una minima organizzazione e utilizzando per rifornirsi qualche veicolo pesante, cosa che non si vede fare praticamente mai, un gruppo di superstiti potrebbe facilmente trovare tonnellate di cibo, munizioni, carburante ecc... e anche posti per chiudersi dentro ad aspettare tempi migliori. Gli zombi prima o poi scompariranno, no?


Il che pone ovviamente la domanda: ma come funzionano le leggi della biologia e della fisica per gli zombie? Nella prima serie c'è qualche sprazzo di conoscenza interessante in una visita a un centro di ricerca (che fa una brutta fine), ma fondamentalmente apprendiamo solo una particolarità rispetto ai "soliti" zombie che conosciamo, [spoiler!] ovvero: è successo qualcosa per cui tutte le persone, anche quelle che non si fanno mordere, alla morte si trasformano. Ma non c'è nessuna spiegazione per altre cose. Gli zombie non muoiono di freddo? o di fame, visto che non ci sono più tante fonti di carne fresca? Non vengono divorati dalle bestie selvatiche che sono ben più agili di loro? Sembra che abbiano una sorta di non-vita eterna.

Comunque The Walking Dead si fa vedere, certo. Peccato che non sia un po' meglio...




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