Ieri non ce l'ho fatta ad andare alla presentazione di Caverne, esordio di Stefano Bianchi, edito da Montag. Semplicemente, ho avuto una giornata troppo devastante in ufficio (questa è la mia classica excusatio non petita però è andata proprio così).
Bella l'idea del luogo (fisico? metafisico?) in cui i morti di tutte le epoche si ritrovano, anche se non so nulla del resto. Spero di essere in grado di leggerlo a breve, comunque complimenti a Stefano, un altro del mio corso di scrittura creativa che poi "ce l'ha fatta." E' anche un naturale candidato per il Premio Immaginario 2009, se riuscirò a leggerlo in tempo.
Sono invidioso? Sì, un po'.
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