Il terzo capitolo della saga di Sergej Luk'janenko l'ho letto d'un fiato. Come i due precedenti, questa è una storia divisa in tre racconti collegati fra loro, e come al solito si tratta di una nuova lotta che coinvolge le forze della Luce e delle Tenebre, nonché quell'Inquisizione che le controlla entrambe. Compare un po' un fattore che provoca spesso la stanchezza, tipico delle serie che si prolungano: l'eccesso di drammaticità, quel dover salvare il mondo ogni cinque minuti che alla fine fa sbadigliare il lettore (o lo spettatore, quando parliamo di serie televisive). Questo logorio comincia a disturbare la storia dei Guardiani del Crepuscolo, ma c'è, come al solito, tutta una ricchezza di elementi dei più disparati a tener desta l'attenzione (ma fate anche attenzione... a qualche SPOILER).
Innanzitutto, Luk'janenko fornisce ulteriori elementi fantastici che vanno a complicare la sua ambientazione, in particolare sulla natura degli Altri, i personaggi "speciali" che animano le sue trame muovendosi in mezzo a un mondo inconsapevole di persone normali. Lo fa in maniera non banale facendo trovare questi elementi nuovi in un curioso antico libro di streghe, inserendoli nella maniera giusta per suscitare ancora di più il dubbio e lo scoraggiamento di Anton (il protagonista) verso il suo ruolo di Guardiano della Luce, e per creare la sorpresa finale che farà fallire il piano eccezionale di un vampiro ribelle. In secondo luogo, viene ripreso e sviluppato il personaggio di questo giovane vampiro "vicino di casa" di Anton, quel Kostja che qui assume un ruolo di primo piano: anche per lui un bel tratteggio e una bella introspezione psicologica, ottimo lavoro da parte dell'autore.
A me personalmente interessano anche le riflessioni sulla Russia passata e presente che Luk'janenko trova modo di infilare qua e là nella storia.
Un altro degli elementi interessanti, la caccia a un libro magico e alla strega che lo custodisce, mi è molto piaciuto anche per la mescolanza di storia e fantastoria (il "vero significato" dell'esperimento comunista!) con il folklore russo.
D'altra parte la necessità della trama che impone a Luce e Tenebre di collaborare è sia una novità sia un aspetto un po' deludente, dopo le fiere lotte dei primi due libri. Ma fa parte del disvelamento di quel gioco degli equilibri tra le due Guardie, una realtà che sprofonda gli Altri in una luce di cinismo e che fa ripetutamente dire ai personaggi che in fondo Luce e Tenebre sono la stessa cosa. Peccato, mi divertivo più prima, ma che possiamo farci.
Anton sposato e padre lo vedo un po' in contrasto con il personaggio pessimista e moralmente combattuto che pur sempre rimane: anche qui riprende un po' le tematiche dei primi due libri, però proprio in questa storia il nostro protagonista crescerà sia come personalità che come forza.
In conclusione, la trama di questo libro lascia un'immagine molto offuscata degli Altri, e sminuisce le differenze fra le due Guardie. Anton viene convinto a rimanere ma solo nella speranza di una miracolosa occasione per combinare veramente qualcosa di buono, che faccia la differenza... Avrà questa occasione nel quarto libro?
3 commenti:
hem... a mio parere no. Se il terzo libro della serie ti è parso al di sotto dei due precedenti volumi, il quarto è ancora peggio.
Da quello che so, il libro Gli Ulimi Guardiani è stata un'operazione commerciale voluta dall'editore russo per sfruttare il successo planetario di Lukjanenko. Storia stiracchiata e frettolosa con nessuna "rivelazione" sugli Altri, così come accaduto per i tre precedenti volumi.
@ Mirtillangela: peccato! Bisognerebbe sempre sapere quando dare un taglio a una bella storia, e speravo che il nostro cantore kazako fosse capace di farlo.
Comunque per quanto riguarda questo Guardiani del Crepuscolo non è affatto un brutto libro: soffre inevitabilmente dell'essere il terzo di una serie, non ha l'intensità di certe situazioni dei precedenti, ma ha le sue novità interessanti. Per questo è un peccato sapere che non c'è molto di buono da aspettarsi dal quarto...
Oohhh... Delusione....
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