venerdì 21 settembre 2007

Delusione feroce


Ero molto curioso di vedere L'Ultima Legione, film ispirato al libro di Valerio Massimo Manfredi. Libro che non ho letto, ma se ha venduto milioni di copie così brutto, immagino, non dev'essere. Il film, che pure può contare su alcuni nomi importanti (per esempio Ben Kingsley nelle vesti di un maestro dell'imperatore) e su alcune scene ben riuscite, è nel complesso, purtroppo, un disastro. Sconclusionato e con cambi di scene troppo affrettati, in generale debole e con troppe offese alla verità storica (eccessive anche per una rielaborazione fantastica), il film soffre anche di una regia poco capace e forse di pochi soldi a disposizione. Risultato, la trama non riesce mai ad essere pienamente credibile e a far immedesimare lo spettatore. La presenza del solito ragazzino in un ruolo da adulto mi è particolarmente fastidiosa, e qui direi che si esagera... e inoltre, cosa ci fa un nero tra i legionari? come mai tra i soldati bizantini c'è una guerriera indiana? Non che mi lamenti della bellezza di Aishwarya Rai, però queste sono solo alcune delle stranezze che rendono fastidioso seguire la trama del film; per non parlare del collegamento tirato per i piedi tra la "spada di Cesare" e la leggenda di Re Artù ed Excalibur.
Se volete vedere un filmetto senza eccessive pretese sui Romani nel periodo della caduta e sulle leggende del ciclo arturiano, King Arthur è quello da vedere: non il massimo ma godibile. Questa Ultima Legione invece è proprio un disastro, tanto più doloroso in quanto era ispirato al libro di un italiano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo è vero. Film confuso, con pessime inquadrature e attori che non danno quello che potrebbero... Bruttissimo.