Tra i racconti riguardanti Conan il Barbaro, questo La Torre dell'Elefante è considerato uno fra i migliori, e in effetti mi è piaciuto molto, nonostante un elemento fantascientifico che vi fa capolino e che è abbastanza insolito nelle storie del nostro barbaro.
Qui abbiamo un protagonista giovane, che incontra l'avventura mentre si trova ad Arenjun, una città del regno di Zamora. Qui, l'argomento di discussione nelle taverne frequentate dai farabutti è la torre del potente stregone Yara, dove si trova una gemma dal valore inestimabile. Poiché la torre è custodita da un grande serpente, è evidente la simile situazione nel film Conan il Barbaro (quello degli anni '80 con Arnold Schwarzenegger).
Assieme a un esperto ladro di nome Tauro, Conan tenta di penetrare nella torre, e qui vi è l'incontro con l'elefante, un essere molto longevo, ritenuto una divinità, ma ora debole e tenuto prigioniero. La sua testa è come quella di un elefante ma il corpo è umano (la somiglianza con un certa divinità indù balza all'occhio).