Questo "mare silenzioso" non è altro che il "Mare della Tranquillità," un luogo che si trova sulla Luna e che sembrava (visto da lontano coi primi strumenti) un mare per via del colore più scuro. Per la cronaca, vi atterrò la prima missione lunare, l'Apollo 11. The Silent Sea è anche il nome di una serie sud coreana di fantascienza, offerta da Netflix. La storia racconta una missione spaziale il cui scopo è recuperare dei misteriosi campioni da una base lunare abbandonata, rimasta deserta a seguito di un catastrofico incidente di cinque anni prima.
La missione è guidata dal comandante Han Yoon-jae, interpretato da Gong Yoo, che in Squid Game è il reclutatore, quello che prende a ceffoni il protagonista alla fermata della metropolitana. Tra gli altri, c'è una biologa che vuole andare più a fondo e scoprire cosa c'è dietro la ricerca di questi campioni che non si sa nemmeno di cosa effettivamente siano. L'attrice, Bae Doo-na, s'è vista anche in Cloud Atlas e Jupiter Ascending. Inizialmente il comandante sarà freddo verso la biologa e molto ligio al dovere, ma dopo i primi episodi la sua fiducia nella missione comincerà a fare i conti con un certo senso critico.
Dello scopo di tutto il viaggio inizialmente non si sa nulla, salvo che ci sono da recuperare i famosi campioni. Fin dall'inizio, e in vari flash-back, ci viene mostrato che la Terra è nei guai per via di una terribile desertificazione che ha costretto la popolazione a un drastico razionamento dell'acqua. Quanto alla missione, comincia subito male, con la perdita del modulo di atterraggio. Praticamente gli astronauti si ritrovano isolati sulla superficie della Luna e devono fare una bella camminata per raggiungere la base, a cui per fortuna riescono ad accedere, riattivando i sistemi vitali. Ma non passa molto tempo prima che ci scappi il morto.
E qui mi fermo. Ho visto alcuni episodi della serie, non so se la completerò, ma ci sono degli elementi che mi fanno storcere il naso: se volete potete leggerli qui di seguito, altrimenti (se non volete anticipazioni) vi consiglio di fermarvi qui.
I famosi campioni contengono acqua, ma in realtà si tratta di una sostanza estremamente pericolosa. Uno dei personaggi viene a contatto con essa e comincia a vomitare come se la sua bocca fosse diventata un idrante (e vomita acqua pura e semplice, a quanto si vede). Anche una tracheotomia non lo salva, ha i polmoni pieni di acqua e muore. La biologa scopre che questa sostanza (che apparentemente è acqua, ma ha un comportamento diverso) reagisce con il sangue umano moltiplicandosi. Praticamente da una bottiglietta si può ottenere una gran quantità di liquido, e questo fa pensare che, se la reazione fosse controllabile, la siccità che affligge la terra si potrebbe risolvere. Come portare quest'acqua lunare sulla Terra a un costo accettabile è problema che la serie non esamina, fin dove l'ho vista io.
Be', il problema principale è in questa The Silent Sea ci sono delle assurdità troppo grosse. Innanzitutto, la siccità sulla Terra con i mari che si ritirano... certo la carenza di precipitazioni è una possibilità (anche se credo che questo avverrebbe su scala globale soprattutto in caso di una glaciazione assai severa, e non con l'effetto serra), ma i mari perché scompaiono? L'acqua dove va a finire?(*) Se mai, nel caso di un peggioramento dell'effetto serra, potremmo avere fin troppa acqua (salata) e troppo poche precipitazioni, e quelle poche magari a carattere estremo.
Ma a parte questo, la strana acqua vivente della Luna, che "si moltiplica" a contatto con la materia vivente, non ha senso. Atomi e molecole sono quelli. Non si può, dalla sostanza che compone una vittima, ottenere mezza autobotte di acqua: da dove viene la materia che la compone?
The Silent Sea parte da premesse così grossolane che non si vedono nemmeno nelle produzioni più ingenue della fantascienza cinematografica del primo dopoguerra (generalmente di provenienza USA, ma non solo). Vedete voi, io penso che lascerò la serie a metà, perché quando è troppo, è troppo.
(*)Nota: l'effetto serra incontrollato può portare a una fuoriuscita dell'acqua dall'atmosfera, ma questo non è prevedibile secondo i modelli climatici riferiti alla Terra, anche se si ritiene sia quanto successo su Venere. A causa dell'intensificarsi della radiazione solare, comunque, nel giro di miliardi di anni la Terra potrebbe fare la stessa fine, e indipendentemente dall'inquinamento causato dall'uomo.
2 commenti:
Sei riuscito poi a finirla? A me comunque ha divertito. Certo, bisogna approcciarsi a questo tipo di storie in maniera più fantastica, piuttosto che scientifica. Ma capita con tanti, tantissimi prodotti.
Per adesso la serie l'ho lasciata a metà, anche perché sono arrivate altre cose molto più interessanti. Credo che prima o poi proseguirò. Però questa dell'acqua che si moltiplica mi ha lasciato il segno...
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