domenica 14 settembre 2025

Nascerà una Strega

 Nascerà una Strega, il titolo di questo racconto ambientato nel mondo di Conan, è anche una profezia che dà il via alla trama. Taramis, regina di Khauran, ha una visione della sorella gemella Salomè, che fu portata nel deserto a morire per via di una leggenda o di una superstizione. Secondo la quale, ogni secolo nella dinastia nasce una strega, riconoscibile da un segno fra i seni, una mezzaluna rossa. Quindi Salomè fu eliminata, ma ora sta per tornare.

Salomè infatti è  sopravvissuta, perché un mago del Khitai l'ha salvata per fare di lei la propria allieva. La strega però non rimane alle dipendenze del mago per molto tempo in quanto non è interessata agli studi, lei vuole soltanto il potere, e lo ottiene senza usare la magia ma con l'aiuto di Costanzio, un comandante di mercenari. Notare che a capo delle guardie della città c'è niente meno che Conan! E il nuovo potere vuole sbarazzarsi di lui. Ricevuto un ordine di smobilitazione, Conan tuttavia lo rifiuta, perché ha capito che qualcosa non va.

venerdì 12 settembre 2025

Diario - Settembre 2025

 Agosto è stato un mese in cui, nonostante una condizione di salute non ottimale, mi sono sforzato di lavorare al mio più recente libro, ora prossimo alla conclusione. Darò ulteriori notizie più avanti, per adesso sappiate che è in inglese.

Nel frattempo, ho cercato di tenermi un po' informato sulla situazione internazionale, che ultimamente sfugge un po' alla mia attenzione a causa di varie altre preoccupazioni.

La più grande preoccupazione: la seconda iniziativa di pace degli USA per il conflitto in Ucraina sembra destinata a fallire, se non è già fallita. Riconosco a Trump di averci provato, ma non capisco perché abbia tentato un nuovo incontro con il leader russo in Alaska, se sapeva già cosa voleva e non poteva darglielo. Temo che si tratti di un preludio al disimpegno USA. Per la serie: io ci ho provato, adesso smazzatevela da soli. Il che fa rabbia, se pensate che la precedente amministrazione USA ha fatto di tutto perché il bubbone scoppiasse. Intanto l'Europa fa preparativi di guerra e dice che non abbandonerà gli ucraini. Sembra che nell'UE ci tengano a martellarsi sui piedi (ma tanto i piedi sono i nostri, non quelli dei leader). E dire che da questa crisi abbiamo avuto tutto da perdere, e avremmo tutto da guadagnare da una pace. La vedo male.

Per quanto riguarda la Palestina, pare che Hamas le stia prendendo sul campo, ma stia vincendo la battaglia della propaganda. Tutti si schierano per la "Palestina libera dal fiume al mare". Cosa vuol dire, che gli ebrei dovrebbero morire o scappare tutti? Chissà. Certo che gli israeliani non si fanno amare, ammazzando giornalisti, crivellando di colpi le ambulanze, impallinando regolarmente i bambini eccetera. E questo scatena in Europa un antisemitismo becero di cui farei volentieri a meno.

Intanto, la verità sembra impossibile da scoprire. Gli aiuti umanitari arrivano ma non vengono distribuiti dall'ONU, no, non è vero, vengono bloccati da Israele, no, anzi, vengono rubati da Hamas. I palestinesi muoiono di fame... no, ci sono i bar aperti. E il genocidio... ora, se le parole vogliono dire qualcosa, e se mi ricordo qualcosa del greco antico che ho studiato tanto tempo fa, genocidio vuol dire un'altra cosa; eppure tutti, o quasi, usano quel termine. Non sono d'accordo, anche perché Israele avrebbe ormai ammazzato tutti, se avesse voluto davvero compiere un genocidio.

Ma oggi il concetto è allargato alla devastazione culturale ed economica di un popolo.

Invito, se non è bloccato dal paywall, a leggere questo articolo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere. E a riflettere su un punto: se quello di Gaza è un genocidio, cos'è successo in Armenia nel corso della Prima Guerra Mondiale, agli ebrei nella successiva, agli ucraini nella carestia indotta da Stalin? Bisognerà inventare un'altra parola?

Ma se c'è tanta indignazione per Gaza, perché non ce n'è stata per le stragi di yazidi in Iraq, drusi e cristiani in Siria? Per la pulizia etnica degli armeni del Nagorno Karabakh, pochissimi anni fa? Tutti episodi in cui i musulmani sono stati la parte vincente... e spietata. Senza nulla togliere agli eccessi di Israele, ma ricordando anche gli eventi del 7 ottobre, direi che la differenza fra i contendenti è sostanzialmente questa: Israele è più forte, e ammazza di più, mentre Hamas, quando può colpire, non si comporta diversamente, ma è più debole, e ammazza di meno. Non ci sono i cattivi e i buoni.

Tutto questo non per dirvi chi, secondo me, abbia ragione, perché nessuno ce l'ha, ma per invitarvi a non farvi strumentalizzare da alcuna propaganda. Raggiungete le vostre conclusioni, cercate la verità, quando possibile, senza ascoltare chi grida di più.




sabato 6 settembre 2025

Subservience

 Un film di fantascienza di serie B, decisamente a basso costo, Subservience può vantare la presenza dell'ex superstar Megan Fox, questa volta nei panni di... un robot. È necessario precisare subito che la pellicola non è un gran che, ma è uno dei pochi casi in cui vedo affrontare la tematica dell'automazione e dell'intelligenza artificiale non come un qualcosa di astratto e futuribile, ma come un fattore che potrebbe imporre, in un periodo non così lontano dal nostro, sconvolgenti cambiamenti sociali. Tematiche che a me interessano particolarmente, visto che sono l'oggetto della mia Profezia.

Nel film abbiamo una famiglia in difficoltà: Maggie, la moglie, attende un trapianto di cuore, Nick, il marito, deve occuparsi dei due bambini e nel frattempo gestire le preoccupazioni che la malattia di Maggie gli provoca, oltre che le tensioni sul lavoro.

giovedì 4 settembre 2025

Il Fantasy che piace a Henry Cavill

 Mi è capitato di leggere, sul sito Everyeye.it, una lista dei libri fantasy preferiti da Henry Cavill, l'attore protagonista in The Witcher, una serie TV che speravo fosse valida e per alcuni episodi, soprattutto nelle prime due stagioni, lo è stata.

Cavill è uno che ama il fantasy, ha le sue opinioni, e quindi poteva essere prezioso nella serie a cui ha partecipato; peccato che la produzione non la vedesse allo stesso modo, tanto per cambiare.

Ma andiamo a leggere i consigli di Henry Cavill.

giovedì 28 agosto 2025

Bring Her Back

 Era d'obbligo guardare il film che viene da molti additato come il migliore horror dell'anno. Parlo di Bring Her Back, diretto dai fratelli Danny e Michael Philippou, che ci hanno dato il notevole Talk to Me. E così, in una giornata tropicale (pioggia e caldo, ma per fortuna non veramente così caldo...) sono andato a vedermelo in lingua originale al cinema Beltrade di Milano.

Non si tratta però di un film "di paura", piuttosto è un film intenso e opprimente, angoscioso, profondamente inquietante. Un film che fa male emotivamente per le brutte cose che tocca vedere; ma attenzione, qui anche la persona nel ruolo del cattivo è vittima di terribili circostanze.

La storia inizia con la morte di un uomo, che lascia due figli orfani: il quasi maggiorenne Andy e la più piccola Piper, ipovedente. Il fatto che la ragazza sia quasi cieca verrà sapientemente sfruttato dalla regia in molte situazioni. La ragazza viene assegnata a una psicologa, Laura, per un affido che presumibilmente dovrebbe essere breve perché Andy, una volta diventato adulto, intende chiedere l'affidamento.

giovedì 21 agosto 2025

Nel Nome della Croce

 Un libro necessario, un punto di vista su un aspetto del passato che è stato travisato e dimenticato completamente. I primi cristiani visti come violenti, intolleranti, spesso omicidi e sempre autogiustificati dal fatto di agire nel nome "del Signore", una torma aggressiva più simile ai terroristi dell'Isis che a quegli agnellini sacrificali che ci sono stati tramandati in libri tipo Quo Vadis...

Il titolo del libro è Nel Nome della Croce, l'autrice è Catherine Nixey, insegnante di storia e letteratura a Cambridge. Non è una lettura molto allegra, a dire la verità, ma necessaria, perché la verità è molto diversa da quello che ci hanno raccontato - anche a scuola.