Ridendo e scherzando sono passati cinque anni da quando lessi il primo libro della serie di Uberto Ceretoli, ovvero Il Sigillo del Vento (il link va alla mia recensione). Ai tempi Ceretoli era edito dalla Asengard, che oggi non esiste più come casa editrice indipendente, oggi si autopubblica per proseguire il ciclo con Il Sigillo del Fuoco.
In mezzo ai due libri ce n'è uno che non ho letto (Il Sigillo della Terra, anch'esso edito da Asengard) tuttavia ne ho avuta una sinossi e con un po' di sforzi di memoria ho potuto ricostruire "a che punto eravamo" con la storia e a seguirne il prosieguo.
Ricompaiono molti personaggi del primo libro, come Gwyllywm, Gabriel, Hulbert, Amber, si spiegano in parte i discorsi filosofici e scientifici che sono parte importante del motivo del contendere, e c'è una serie di colpi di scena e qualche redde rationem per porre fine a certe sfide iniziate due volumi fa. Chi ha letto i primi libri sa all'incirca cosa aspettarsi e non vuole certo anticipazioni eccessive, chi non li ha letti non inizierà certo da questo, per cui della trama e della capacità di raccontarla dirò solamente che Ceretoli è capace di gestire il suo materiale e di portare avanti una saga di ampio respiro.
Quanto allo stile, lo definivo poco scorrevole ai tempi della mia recensione sul Sigillo del Vento, oggi lo trovo un po' migliorato, e mi sembra che ci sia meno la tendenza a divagare, ma certamente gli amanti dell'ortodossia e dei manuali di scrittura storceranno il naso quasi a ogni pagina di questo libro e lo riterranno una difficile e tediosa lettura. Per me invece qui abbiamo una buona dimostrazione del fatto che, per quanto il ciclo sia lontano da quel che definirei un bello scrivere, se la storia dà degli stimoli le regole e le regolette si possono allentare un po'.
Le mie difficoltà con Il Sigillo del Fuoco (e il motivo per cui non ero andato avanti con il secondo libro del ciclo) vengono in realtà dai miei gusti personali sul fantasy, che sono distanti da quelli dell'autore (certamente non gliene faccio una colpa). A nani ed elfi presenti nel primo libro, tipi noiosi, ormai sfruttati, qui si aggiungono troppe scene di sesso per i miei gusti e un'università di magia. Per spiegare la questione delle scene spinte: a ognuno i suoi gusti, io non credo che sia il caso di esagerare se la trama non presenta la necessità; non è detto che un bel giorno non cambi idea, per adesso è così. Quanto all'università di magia, ho già avuto occasione di spiegare, per i tre lettori che mi seguono, come trovi questo concetto molto lontano dalla mia maniera di immaginare il magico. Decisamente un'università alla Harry Potter (senza bambinerie, per fortuna) con tanto di bullo cafone che trama ai danni dei bravi ragazzi e delle donzelle non è la trovata che cerco in un libro fantasy.
Ad ogni modo di queste mie idiosincrasie s'interesserà poco il lettore che è giunto fino a qui e che vorrà vedere come va a concludersi la storia. Magari una mia considerazione la troverà più stimolante: la storia dei Sigilli non è necessariamente finita qui, a mio parere la porta è apertissima per proseguirla. Ovviamente la decisione sta all'autore.
Ne approfitto per ricordarvi che, tempo fa, Mondi Immaginari ebbe il piacere di intervistare l'autore di questo ciclo: eccovi il link.
2 commenti:
Approfitto della zona commenti per ringraziare Bruno per il tempo che ha dedicato a leggere e commentare la mia opera.
Alla fine del post viene lanciata una domanda su un possibile seguito in virtù della porta lasciata aperta (e anche al fatto che vengono nominati, anche nel sottotitolo, Quattro Sigilli): ebbene, Il Sigillo del Mare, non verrà scritto. Quando illustrai il progetto ad Asengard si parlò di tre Sigilli, poi di quattro; dopo il secondo si tornò a tre più (forse) uno spin-off, infine il terzo non è stato pubblicato (e ci tengo a precisare che non è stato nemmeno letto).
La saga è quindi terminata, a meno di eclatanti sviluppi e di disponibilità temporali che tuttavia i progetti in cantiere non mi concedono (sta uscendo un horror con tribuks e uno steampunk con dunwich e ho altre opere da terminare).
Ancora grazie, Bruno, a presto,
Uberto
Ringrazio per la precisazione e in bocca al lupo!
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