mercoledì 30 ottobre 2024

Conan e Sprague de Camp

 Per quanto riguarda Conan il Barbaro, sappiamo che l'autore (Robert E. Howard, nella foto tratta da Wikipedia) scrisse molto ma non moltissimo, e parecchio materiale fu in effetti aggiunto o rivisto da altri dopo la prematura morte di Howard). Su un vecchio sito che si occupa espressamente del personaggio e del suo autore (barbariankeep.com), ho recuperato una pagina dove si lamenta la mancanza di integrità e rispetto dell'opera originale nelle vicissitudini editoriali del nostro barbaro preferito. In particolare L. Sprague de Camp, notoriamente, avrebbe rimaneggiato i testi, e completato storie non terminate da Howard, ma sarebbe andato anche oltre: ad esempio avrebbe aggiunto dei personaggi che non c'erano, insomma avrebbe in certi casi stravolto l'opera originale.

Credo che vada tenuto conto del contesto, e del rispetto all'autenticità del materiale, che oggi si tributa all'opera di Howard trattandola con il rispetto riservato a qualsiasi testo letterario, mentre può essere che al momento si percepisse come più importante dare materiale al pubblico che lo voleva, anche se completato da altri. C'è da dire che già io molti (molti!) di anni fa sapevo che le storie erano state rimaneggiate. Non era un mistero.

Però, sempre secondo la pagina che ho indicato, Sprague de Camp ai tempi poté fare quello che voleva nel suo ruolo di curatore dell'opera di Howard, senza distinguere quello che aveva scritto lui dal testo originale, elaborando una cronologia e una organizzazione delle storie che non è quella voluta dall'autore; Howard infatti si muoveva senza alcun vincolo e senza ordine cronologico nella narrazione delle avventure del personaggio di Conan. Da tutto questo rimaneggiamento ne consegue anche una diversa interpretazione del personaggio. Nell'articolo citato vi sono poi, inoltre, riferimenti a problemi legali su cui preferisco non addentrarmi, e che comunque potrebbero anche essere terminati, dato che la pagina è decisamente datata.

Ma la domanda è: vale la pena leggere il Conan rivisto e completato da De Camp e altri autori, o è meglio fare un po' gli schizzinosi e mettere al primo posto il materiale originale?

Preferisco l'autenticità, personalmente; apprezzo il libro che Mondadori ha pubblicato nella collana I Draghi, restituendo i racconti di Robert Howard alla forma autentica. Di Sprague de Camp ho letto qualcosa, e lo considero un autore godibile ma tutto sommato secondario. Comunque sia, chiunque fosse il "curatore," non si può da frammenti incompleti trarre un racconto completo, o indovinare cosa ne avrebbe fatto Howard, perciò è meglio che rimanga fuori quello che l'autore non ha voluto o potuto completare.

Conan può piacere o meno, ma certamente è un personaggio creato con mano capace. È un barbaro, quindi un ignorante (almeno fino a un certo punto), con una precisa concezione della vita, che è poi influenzata ovviamente dalla mentalità dell'autore. Se alcune trame dei racconti sono abbastanza convenzionali, la qualità sta spesso nel "come" le cose vengono dette e nel pensiero e nelle azioni del protagonista. A mio parere, quindi, se in altri casi si potrebbe anche accettare che un personaggio sia ripreso da altri, nel caso di Conan è da preferirsi fare, diciamo, i puristi, e leggerlo come l'autore lo ha voluto.


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