È passato fin troppo velocemente il 2018, trovandomi molto in ritardo sui miei progetti. A parte quelli, il lavoro, quello che permette di sopravvivere, va avanti con mille e mille problemi. La salute... va come va, ormai sono nell'età in cui le cose non si metteranno mai meglio (e in verità ci siamo un po' tutti, solo che se ne rendono conto solo alcuni). Parlando di soddisfazioni, il 2018 mi ha portato un piacere inaspettato con Autostrada Gialla, libro scritto assieme a Cristina Donati in molti mesi e con molte difficoltà: dopo una partenza decente ma non entusiasmante si è rivelato un piccolo ma costante successo di vendite, tanto che dopo l'estate (era uscito nel dicembre 2017) tornava al secondo posto degli ebook di fantascienza apocalittica. E ancora in questi giorni, in un piccolo rivolo che non si ferma, continua ad attrarre la curiosità dei lettori. Non un enorme numero di acquisti, per carità, ma un risultato "più che decente" per uno scrittore indipendente.
Qual è la lezione che devo prenderne? Scrivere con una persona già conosciuta, per aprirmi a un pubblico più grande? Parlare di zombie, che sono sempre di moda (fenomeno stranamente duraturo, c'è da chiedersi perché...). Oppure è stata la tensione politica e di filosofia di vita, nel libro causa scatenante dello scontro tra i profughi di Milano, a creare la curiosità? Non so, non siamo stati i primi che, parlando di apocalisse zombie, si affiancano a quel filone; però forse questo era l'anno adatto, dal punto di vista della tensione politica. Comunque sia, se lo volete leggere è sempre a disposizione qui.
Cosa ho scritto nel 2018? Un racconto, più che un libro. È breve, ma è stato difficile da scrivere e, temo, sarà difficile da leggere, nonostante (anzi, proprio perché) tratta di un nemico contro cui tutti dobbiamo fare i conti.
Uscirà l'anno prossimo.
auguri!
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RispondiEliminaBuon 2019 anche a te...