Il libro di Huxley di cui ci ha parlato Simone nel recente post lo considero interessante perché, quando lo lessi, nel confronto con 1984 di Orwell mi pareva più azzeccato per l'individuazione dei pericoli da cui ci dobbiamo guardare. Comunque va anche detto che dal punto di vista artistico 1984 al confronto dell'opera di Aldous Huxley vince alla grande, a mio parere, e che le previsioni del Mondo Nuovo andrebbero largamente riviste alla luce dei progressi scientifici successivi, che hanno portato a nuove minacce e a nuove opportunità. Del resto "indovinare" come sarà il futuro è un terno al lotto e Huxley ci parla di un'epoca molto lontana
lunedì 28 aprile 2014
venerdì 25 aprile 2014
Il Mondo Nuovo
Fatto molto raro: lascio qui la parola a un ospite, Simone, per parlarci di Brave New World ovvero Il Mondo Nuovo, romanzo distopico di Aldous Huxley che io ho già letto, in verità, ma parecchi anni fa. Voglio parlarvene e la lettura, assai datata, non intendo ripeterla. Almeno non adesso, perché lo stile di Huxley, dico la verità, mi è parso pesantissimo.
Quindi preferisco una voce che è più "fresca" di me nella lettura. E ricordo che Simone parla di musica nel suo blog, The ItalianJam. Vi invito a visitarlo.
Da qui in poi sono parole sue. Io dirò la mia nei prossimi giorni.
Quindi preferisco una voce che è più "fresca" di me nella lettura. E ricordo che Simone parla di musica nel suo blog, The ItalianJam. Vi invito a visitarlo.
Da qui in poi sono parole sue. Io dirò la mia nei prossimi giorni.
mercoledì 23 aprile 2014
Le mode
Oggi sono di malumore e parlo di qualcosa che mi mette di cattivo umore, giustamente.
La moda è una cosa che odio tantissimo. Sia le fregnacce da passerella che tutte le manie per cui un argomento oggi è "in" mentre domani è "out."
Soprattutto per quanto riguarda i libri, e ne ho la prova anche per quanto riguarda il mio: le (poche) recensioni che ho avuto sottolineano freschezza e originalità ma in alcune occasioni mi son trovato a sentire questo atteggiamento negli altri, che insomma il fantasy adesso è una palla e non va di moda.
Poco importa la fatica che uno fa per scrivere, lo sforzo di rinnovare ed essere originali, e la qualità che si riesce a raggiungere (se riesce, beninteso). Se sei fuori moda sei fuori moda. Allora visto che capita a proposito vi propongo il link a quelle che, secondo il sito di io9, sono le cose più fuori moda.
Ci sono gli Zombi, i viaggi nel tempo e il "falso Steampunk." Perché poi solo quello falso? Non ha rotto abbastanza, quello vero?
Buon divertimento.
La moda è una cosa che odio tantissimo. Sia le fregnacce da passerella che tutte le manie per cui un argomento oggi è "in" mentre domani è "out."
Soprattutto per quanto riguarda i libri, e ne ho la prova anche per quanto riguarda il mio: le (poche) recensioni che ho avuto sottolineano freschezza e originalità ma in alcune occasioni mi son trovato a sentire questo atteggiamento negli altri, che insomma il fantasy adesso è una palla e non va di moda.
Poco importa la fatica che uno fa per scrivere, lo sforzo di rinnovare ed essere originali, e la qualità che si riesce a raggiungere (se riesce, beninteso). Se sei fuori moda sei fuori moda. Allora visto che capita a proposito vi propongo il link a quelle che, secondo il sito di io9, sono le cose più fuori moda.
Ci sono gli Zombi, i viaggi nel tempo e il "falso Steampunk." Perché poi solo quello falso? Non ha rotto abbastanza, quello vero?
Buon divertimento.
giovedì 17 aprile 2014
Terra Mystica (un bel gioco dal sapore fantasy)
Ci sono giochi da tavolo che pur rispettando i principi "tedeschi" della mancanza di interattività diretta fra i giocatori e della mancanza di casualità (intesa come affidarsi troppo al tiro del dado) mantengono una competitività elevata. In Terra Mystica (gioco ideato da Jens Drögemüller e Helge Ostertag e pubblicato dalla Feuerland Spiele) è così: la competizione per il territorio e l'occupazione dello spazio fisico è fondamentale per il proprio sviluppo ma ha l'effetto di soffocare gli avversari.
Il gioco consiste nel "terraformare" il territorio per poterci costruire degli edifici. Gli edifici si evolvono e danno certe risorse o capacità particolari, e possono essere combinati in modo da costituire delle città. Le città e il territorio contiguo sono i principali fornitori di punti di vittoria, pertanto è ovvio che la lotta si orienterà molto verso il controllo dello spazio, anche perché non è possibile scalzare un giocatore da un territorio (esagono) dove ha piazzato un edificio: non c'è la possibilità di rettificare le cose con la guerra, perciò la corsa allo spazio vitale sarà disperata.
Il gioco consiste nel "terraformare" il territorio per poterci costruire degli edifici. Gli edifici si evolvono e danno certe risorse o capacità particolari, e possono essere combinati in modo da costituire delle città. Le città e il territorio contiguo sono i principali fornitori di punti di vittoria, pertanto è ovvio che la lotta si orienterà molto verso il controllo dello spazio, anche perché non è possibile scalzare un giocatore da un territorio (esagono) dove ha piazzato un edificio: non c'è la possibilità di rettificare le cose con la guerra, perciò la corsa allo spazio vitale sarà disperata.
Il DVD di Rush
Avviso agli appassionati di cinema (e di Formula 1). Il DVD di Rush, che ho appena comprato, ha un audio piuttosto mal bilanciato (se c'è rumore la voce degli attori non si sente) e i sottotitoli sono una tragedia (sia quelli in inglese che quelli in italiano). Davvero scarsi di numero e di durata i contenuti aggiuntivi (qualcosina c'è ma insomma... nemmeno tutto quello che ho rimediato su youtube).
Sembra una brutta abitudine delle case cinematografiche ormai: se vuoi qualcosa di decente ti devi comprare il cofanetto lussuoso e costoso che esce un anno dopo, non il primo disco che esce dopo qualche mese e che spesso ha ben poco da offrire oltre al film nudo e crudo, il film che magari hai già visto al cinema e che quello più furbo di te si è già visto in streaming sulla rete senza pagare nulla.
Per quanto riguarda questo film penso che se vale la pena di acquistarne il DVD vale la pena di comprare il migliore possibile, perciò suggerisco di aspettare.
Sembra una brutta abitudine delle case cinematografiche ormai: se vuoi qualcosa di decente ti devi comprare il cofanetto lussuoso e costoso che esce un anno dopo, non il primo disco che esce dopo qualche mese e che spesso ha ben poco da offrire oltre al film nudo e crudo, il film che magari hai già visto al cinema e che quello più furbo di te si è già visto in streaming sulla rete senza pagare nulla.
Per quanto riguarda questo film penso che se vale la pena di acquistarne il DVD vale la pena di comprare il migliore possibile, perciò suggerisco di aspettare.
lunedì 14 aprile 2014
Europa Report
Di fronte alla vastità del sapere che dobbiamo acquisire, che importanza ha la vita di una persona? Questa è una delle frasi che danno il senso di Europa Report, una pellicola di fantascienza mista a horror, dove la storia è narrata con la tecnica di fare finta che il materiale sia il rimontaggio di parti di filmato "ripescate" in modo più o meno fortuito. Mentre in certi film si tratta della telecamera ritrovata dopo la morte della persona che la utilizzava (found footage), qui è un po' diverso ma in certe scene l'effetto è simile.
La cosa notevole di questo film è che non ci sono pretese troppo stravaganti o concessioni forzate all'avventura (come in Gravity, che comunque era piacevolissimo). Europa Report, per la regia di Sebastiàn Cordero, è un film di solida fantascienza, sebbene girato con mezzi relativamente modesti (sarebbero comunque parecchi per un film italiano).
La cosa notevole di questo film è che non ci sono pretese troppo stravaganti o concessioni forzate all'avventura (come in Gravity, che comunque era piacevolissimo). Europa Report, per la regia di Sebastiàn Cordero, è un film di solida fantascienza, sebbene girato con mezzi relativamente modesti (sarebbero comunque parecchi per un film italiano).
Grandi novità per gli appassionati di Civilization
La grande serie di videogiochi Civilization, iniziata da Sid Meier tanti anni fa è riuscita a mettere un piede malamente in fallo, almeno per quanto mi riguarda. Ho pagato per Civilization V ma a parte una mezza partita l'ho trovato una vera schifezza (salvo un paio di idee buone, una ipersemplificazione).
Adesso però sta per uscire il nuovo gioco della serie e sarà di fantascienza (Civ: Beyond Earth): i nostalgici si ricorderanno certamente di un altro grande gioco, Alpha Centauri, vecchissimo ma indimenticabile... i diritti purtroppo ce li ha la concorrenza ma alcuni concetti simili, pare, torneranno in questo nuovo Civ. Staremo a vedere!
Adesso però sta per uscire il nuovo gioco della serie e sarà di fantascienza (Civ: Beyond Earth): i nostalgici si ricorderanno certamente di un altro grande gioco, Alpha Centauri, vecchissimo ma indimenticabile... i diritti purtroppo ce li ha la concorrenza ma alcuni concetti simili, pare, torneranno in questo nuovo Civ. Staremo a vedere!
domenica 6 aprile 2014
The Drowning Girl: a Memoir
Libro (in inglese) impervio ma anche intrigante,
onirico, trascinante nelle sue pagine migliori: The Drowning Girl: a
memoir di Caitlìn R. Kiernan è una storia confusa e difficile,
narrata in prima persona da un narratore inaffidabile, ricca di
riferimenti a eventi, musica, dipinti veri e immaginati, libri. Come
filo conduttore un'ossessione suadente e pericolosa. Non è una
tradizionale storia del fantastico e gli amanti dei libri d'azione
non vorranno, immagino, toccarla nemmeno con un palo.
Ammetto che non è stata lettura facile
nemmeno per me. Ad ogni modo nel 2013 ha avuto la nomination per il Premio Nebula (categoria romanzi).