L'ultimo film della trilogia di Ti West sono andato a vederlo nell'unico cinema milanese dove viene trasmesso in lingua originale coi sottotitoli, e ci ho guadagnato perfino una locandina distribuita gratuitamente (che ho fotografato per i lettori, purtroppo è un po' spiegazzata).
Maxxxine è la storia della nostra eroina, ovviamente interpretata dalla divina Mia Goth, che cerca di arraffare il successo nel cinema "mainstream" dopo essere diventata famosa nel porno. Non anticiperò la trama, ma vediamo già dal trailer che vi è un serial killer in circolazione: le donne che lavorano nell'industria del sesso, e le starlette, sono le vittime preferite. Maxine riesce ad acchiappare una parte nel film The Puritan II, dopo una convincente audizione che induce la regista Elizabeth Bender (interpretata da Elizabeth Debicki, che ricordo da Il Grande Gatsby) ad affidarle una parte. Nel frattempo ci sono delle minacce da parte di un misterioso stalker, e l'ombra di questo killer che uccide ragazze che lei conosce. Ma non accetta di collaborare con gli investigatori, perché visto l'ambiente ambiguo da cui proviene, Maxine non parla con la polizia.
Il film ci porta in un mondo frenetico di luci ed emozioni, tra i miti di cartapesta di Hollywood anni '80, i locali di spogliarello, il lusso e anche le topaie, le macchine veloci, la cocaina, e una colonna sonora roccheggiante. Maxine non si tira indietro nonostante sia minacciata. Come viene ripetuto spesso nel film, lei avrà la vita che si merita, avrà il successo, e farà qualsiasi cosa sia necessaria per raggiungerlo. Questi temi ricordano gli altri due film della trilogia, ovvero Pearl e X: a Sexy Horror Story, ma ho sentito anche qualche assonanza con The Neon Demon.
Maxine è pronta a lottare per difendersi: con le armi da fuoco, con i pugni, con i coltelli, con ogni mezzo. Le sue colleghe muoiono, lei non ha intenzione di morire. Ci sono crociate contro la pornografia, lei se ne frega. E se riuscirà ad agguantare il successo, ovviamente poi non avrà alcuna intenzione di mollarlo.
La rivelazione finale è una bella sorpresa (chi è il serial killer?), complementare alla logica del personaggio. Bel film, grintoso. Più convenzionale degli altri due? Può darsi. Leggo in giro che sarebbe un gradino al di sotto dei precedenti nella trilogia, attenuandone i contenuti, e diventando più prevedibile e ordinario. A me è sembrato decisamente valido, sebbene diverso. Il personaggio di Maxine forse non mostra una follia mantenuta a stento sotto controllo, come in Pearl, ma certamente offre una grande interpretazione: ossessiva, fuori dagli schemi e sopra le righe.
Il film si avvale di un notevole cast: abbiamo Giancarlo Esposito (Breaking Bad, Better Call Saul) nei panni dell'agente di Maxine, Kevin Bacon che interpreta un marcissimo investigatore che pedina Maxine e la ricatta, mentre tocca a Lily Collins (Tolkien) la parte di un'attrice protagonista del film (immaginario) The Puritan, il film che aveva preceduto quello per cui lavora Maxine.
Come gli altri film di questa serie, Maxine non necessita della visione degli altri per assistervi. Grandi bagni di sangue garantiti, per gli amanti del genere horror più truculento. Ed è possibile che ai tre film se ne aggiunga un quarto... se gli incassi andassero bene. In effetti il finale di Maxxxine consentirebbe un proseguimento.
La rivelazione finale per me è stata chiara durante la sequenza del peep show, nessun altro poteva essere così furibondo nel vedere Maxine spogliarellista.
RispondiEliminaLocandina bellissima, te la invidio molto!
In effetti se avessi rivisto X subito prima di Maxxxine può darsi che ci sarei arrivato, forse avrei dovuto arrivarci, ma non sono lo spettatore più sveglio del mondo da quel punto di vista.
RispondiEliminaPer la locandina è un peccato che non avessi un contenitore adatto, l'ho portata a casa arrotolata alla bell'e meglio.