Un film di guerra un po' insolito su Netflix. Prodotto norvegese, Narvik racconta un episodio poco conosciuto, la battaglia per l'omonima città svoltasi nel 1940. Una situazione piuttosto pasticciata, in cui i Tedeschi finirono per rimediare una sconfitta, le cui conseguenze però non furono durevoli.
Premessa: Siamo nel 1940. Narvik è un porto libero dai ghiacci, collegato per ferrovia alle miniere di ferro della Svezia (questa ferrovia è importante e la vedremo nel film). Per una parte dell'anno il minerale di ferro, esportato dagli Svedesi in Germania, poteva passare per il mar Baltico, che era abbastanza tranquillo per i Tedeschi; ma per la maggior parte del tempo il Baltico era ghiacciato (a quelle latitudini) e Narvik era la sola via pratica per esportare. Il ferro, indispensabile per la Germania, arrivava in treno e viaggiava via nave nelle acque territoriali di un paese neutrale (la Norvegia, appunto). Teoricamente, al sicuro.
Questo non sfuggiva agli Alleati occidentali, che furono i primi a violare la neutralità norvegese. Vi fu un famoso incidente in cui i Britannici fermarono una nave tedesca in acque territoriali norvegesi per liberare dei prigionieri. Avevano anche radunato delle truppe (assieme ai Francesi) per sbarcare nel paese scandinavo. Alla fine i Tedeschi lanciarono un attacco preventivo contro la Norvegia e, già che c'erano, conquistarono anche la Danimarca.
Nel film, ci troviamo in mezzo a questa invasione, mentre un giovane soldato, Gunnar, (interpretato da Carl Martin Eggesbø, a me ignoto) ritorna in città per vedere il figlioletto, la moglie Ingrid (Kristine Hartgen), e il padre. Quando i Tedeschi arrivano si installano nell'albergo dove Ingrid lavora mentre i soldati norvegesi sgomberano. Lui esce dalla città, lei serve i Tedeschi come interprete ma allo stesso tempo aiuta il console britannico a rimanere nascosto; il console, che in un certo senso arriva anche a ricattare Ingrid, trasmette per radio informazioni agli Alleati.
Gunnar lotta per la liberazione della città, con i compagni della sua unità. Riesce a danneggiare la famosa ferrovia ma finisce prigioniero; fugge, e combatte ancora, adesso assieme ai soldati francesi che, con i Polacchi, sono sbarcati. Ma Ingrid dovrà cavarsela in una difficilissima situazione. Il film presenta scene di guerra quanto basta, fatte abbastanza bene, un dramma familiare intenso e una ricostruzione storica, che si sofferma sulle sofferenze dei civili.
Alla fine (questa non è un'anticipazione, è storia) Francesi e Polacchi costringeranno i Tedeschi a sloggiare. Gunnar potrà rivedere la famiglia, ma cosa è successo nel frattempo? Il film ovviamente mostra i Tedeschi come i cattivi, ma i "buoni" provocano la loro parte di sofferenze. E la liberazione è solo temporanea: anche se questo non è coperto dal film, sappiate che gli alleati se ne andranno a causa della contemporanea offensiva destinata a travolgere la Francia. I Tedeschi torneranno a Narvik, e la Norvegia rimarrà un paese occupato fino al 1945.
Il film alterna i momenti intimi e le storie personali con bombardamenti e combattimenti, in una maniera qualche volta eroica ma spesso brutalmente realistica. Ed è anche una interessante visione del conflitto dal punto di vista di un paese "pesce piccolo" tirato in mezzo a una guerra in cui può far poco per difendersi e proteggere la gente che soffre. Noi Italiani, pesci piccoli che credevano di poter nuotare assieme agli squali, ce la siamo vista anche peggio.
E qui iniziano gli SPOILER fino alla fine del post. (Se non volete le anticipazioni, fuggite!).
Ingrid si trova a dover fare da traduttrice per il console tedesco, che le concede dei favori. Il tedesco mette in atto un cauto corteggiamento a cui lei non abbocca. Ma quando il bombardamento navale inglese colpisce la casa di lei, uccidendo il padre di Gunnar e ferendo il bambino, Ingrid avrà disperatamente bisogno di un medico per salvare il piccolo. Il console dice che non la può aiutare, i medici tedeschi sono impegnati con molti soldati feriti e lui non ha autorità sui militari. Comprendendo che deve offrire qualcosa di più per ottenere l'aiuto medico, la donna dice al console che può rivelargli dove è nascosto il console britannico. In cambio di questo, un chirurgo salverà la vita del bambino.
Dopo che la città è liberata Gunnar è sbalordito. Mentre lui combatteva sua moglie ha collaborato con il nemico? Tradito gli Alleati? Com'è possibile? Tutti lo sanno, Ingrid è oggetto di disprezzo ed è invitata a lasciare la città. Lei prepara le valigie ma non accetta le accuse. Cosa hanno fatto per lei gli Alleati, visto che la sua casa è stata distrutta da un proiettile britannico, che ha ferito suo figlio? Ingrid si imbarca su un battello con il bambino, lasciando la città. Ma all'ultimo vediamo che Gunnar si imbarca a sua volta e va via con lei, avendola perdonata.
Il punto di vista "terzo" di questo film è così potentemente affermato.
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