E così quest'anno è alla fine. È durato pochissimo, e per me è cominciato molto male, a causa di un problema di salute veramente rognoso e imprevisto. Lo concludo pubblicando, meglio tardi che mai, Autostrada Gialla, ed è bello far uscire nuovamente qualcosa di mio dopo una pausa che era durata anche troppo.
Per il 2018 spero... cose semplici. Di viaggiare, di star bene (compresi i miei cari ovviamente), e soprattutto di scrivere.
venerdì 29 dicembre 2017
mercoledì 27 dicembre 2017
Intervista a Simone, il mio amico musicista
Alcune domande al mio amico musicista Simone , che è anche il mio più grande lettore: sulla musica, il 2017 che va a chiudersi e altro.
Una delle sue peculiari caratteristiche: suona diversi strumenti. Con l'attrezzatura che consente certe diavolerie, può comporre una canzone da solo. Tutta roba che suona arabo per me, che non ricordo nemmeno il pentagramma. L'altra caratteristica, e forse più importante: Simone è un fan sfegatato di Prince, perciò si può ben capire come sia stato colpito dall'evento del 21 aprile dell'anno scorso.
Simone lo potete visitare sul suo blog...
Ma andiamo alle domande:
Una delle sue peculiari caratteristiche: suona diversi strumenti. Con l'attrezzatura che consente certe diavolerie, può comporre una canzone da solo. Tutta roba che suona arabo per me, che non ricordo nemmeno il pentagramma. L'altra caratteristica, e forse più importante: Simone è un fan sfegatato di Prince, perciò si può ben capire come sia stato colpito dall'evento del 21 aprile dell'anno scorso.
Simone lo potete visitare sul suo blog...
Ma andiamo alle domande:
domenica 24 dicembre 2017
Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Dopo qualche incertezza sono andato al cinema a vedermi questo ennesimo episodio della saga di Star Wars. Titolo: Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ma... non ci sperate.
Non ho molta familiarità con le nuove facce intervenute nella saga e dei vecchi mi piaceva maggiormente proprio quello che è stato eliminato dalla storia, Han Solo (Harrison Ford), seguito dalla Principessa Leila (Carrie Fisher) il cui ruolo è stato limitato dal fatto che l'attrice ci ha lasciato nel 2016. In questo episodio Luke Skywalker (Mark Hamill) torna ad avere un ruolo, purtroppo nonostante l'importanza che ha nella saga è sempre stato per me il personaggio più scialbo e peggio recitato.
Dico subito che non posso prendere posizione sulle diatribe che ho sentito in giro riguardo a questo film, che sembra sia riuscito a polarizzare negativamente le attenzioni, e con tutta l'acredine stupida che viene sparsa ai quattro venti nell'era dei social network. Non sono uno "in fissa" con questa serie e l'ho sempre seguita parecchio svogliatamente.
Premetto che non voglio fare il processo a Star Wars. Più o meno tutti abbiamo un ingenuo entusiasmo per qualcosa al di là dei meriti effettivi, quindi non mi permetto di giudicare gli appassionati.
Non ho molta familiarità con le nuove facce intervenute nella saga e dei vecchi mi piaceva maggiormente proprio quello che è stato eliminato dalla storia, Han Solo (Harrison Ford), seguito dalla Principessa Leila (Carrie Fisher) il cui ruolo è stato limitato dal fatto che l'attrice ci ha lasciato nel 2016. In questo episodio Luke Skywalker (Mark Hamill) torna ad avere un ruolo, purtroppo nonostante l'importanza che ha nella saga è sempre stato per me il personaggio più scialbo e peggio recitato.
Dico subito che non posso prendere posizione sulle diatribe che ho sentito in giro riguardo a questo film, che sembra sia riuscito a polarizzare negativamente le attenzioni, e con tutta l'acredine stupida che viene sparsa ai quattro venti nell'era dei social network. Non sono uno "in fissa" con questa serie e l'ho sempre seguita parecchio svogliatamente.
Premetto che non voglio fare il processo a Star Wars. Più o meno tutti abbiamo un ingenuo entusiasmo per qualcosa al di là dei meriti effettivi, quindi non mi permetto di giudicare gli appassionati.
martedì 19 dicembre 2017
Stranger Things, di nuovo? Prima impressione
Già che si è parlato da poco di come si consumano rapidamente le impressioni lasciate dallo spettacolo televisivo o cinematografico, ho avuto una strana sensazione guardando la prima puntata di Stranger Things, seconda serie. Come immagino sappiano tutti (o quasi), la serie è intrisa di nostalgie e miti anni '80, e di atmosfere "alla Stephen King." E già qui ci sarebbe da fare un appunto... poiché ne parlo un mese abbondante dopo che è uscita, gli appassionati l'hanno già esaurita con un "binge watching" ovvero facendosi un'ammazzata di puntate una dietro l'altra, cosa che normalmente Netflix ti permette di fare. E quindi a costoro gliene fregherà pochissimo di una ennesima recensione perché probabilmente la serie è già consumata e digerita.
Comunque la mia la dico lo stesso, avverto che si tratta di una opinione poco condivisibile con i veri "fan."
Comunque la mia la dico lo stesso, avverto che si tratta di una opinione poco condivisibile con i veri "fan."
giovedì 14 dicembre 2017
Autostrada Gialla è disponibile per l'acquisto
Questo romanzo breve di ambientazione post-apocalittica, scritto da me in collaborazione con Cristina Donati, già collaboratrice di Fantasy Magazine come me per un lungo periodo, già mia editor per la pubblicazione del mio primo libro, e ora autrice assieme a me di questo Autostrada Gialla scritto a quattro mani.
Come precisato nel precedente post, l'ambientazione non è originale, per quanto ovviamente abbiamo goduto di enormi margini di improvvisazione, in quanto questa trama si inquadra nel progetto di scrittura condivisa del Survival Blog.
Se dovessi descriverla in breve, l'ambientazione del Survival Blog è un'apocalisse zombie meno facilona, ovvero senza persone che nel giro di qualche secondo diventano morti viventi, e senza che la civiltà crolli di colpo per qualche motivo ignoto. Non siamo in The Walking Dead... La Pandemia Gialla è una malattia, viene descritta come un prione che viene dalla Corea del Nord, e se è vero che alla fine i "Gialli" diventano cannibali assetati di sangue ricordandoci tante altre storie che conosciamo, quello è l'esito finale di un processo lungo settimane, e non sempre gli infetti sono del tutto privi di raziocinio. Altra differenza: la civiltà non crolla di colpo, ma si dissolve anno per anno in varie parti del mondo sotto i colpi dell'epidemia.
Contrariamente a molti degli autori che, ormai da diversi anni, ci hanno preceduto, non mostriamo dei sopravvissuti solitari o gruppetti nascosti in qualche rifugio, o asserragliati in città in mezzo agli infetti, ma approfittiamo della ricchezza di questo scenario per mostrare un'Italia nell'agonia finale, quando ancora ci sono forze dell'ordine in giro, la radio trasmette dei notiziari, ma tutto sta andando in rovina. E mentre lo stato scompare e la popolazione si riduce drasticamente, predoni e gruppetti autoritari vengono a colmare il vuoto di potere, come se la minaccia degli infetti non fosse sufficiente.
In questa cornice Autostrada Gialla è una storia corale "on the road," una fuga sempre più impossibile verso una zona in cui viene garantita, ancora, la protezione dello stato. Una tutela agognata dalla maggior parte dei superstiti, che non sanno cavarsela da sé, ma che a Milano è già fallita miseramente. Questo obiettivo però rischia di diventare un miraggio irraggiungibile.
Se dovessi descriverla in breve, l'ambientazione del Survival Blog è un'apocalisse zombie meno facilona, ovvero senza persone che nel giro di qualche secondo diventano morti viventi, e senza che la civiltà crolli di colpo per qualche motivo ignoto. Non siamo in The Walking Dead... La Pandemia Gialla è una malattia, viene descritta come un prione che viene dalla Corea del Nord, e se è vero che alla fine i "Gialli" diventano cannibali assetati di sangue ricordandoci tante altre storie che conosciamo, quello è l'esito finale di un processo lungo settimane, e non sempre gli infetti sono del tutto privi di raziocinio. Altra differenza: la civiltà non crolla di colpo, ma si dissolve anno per anno in varie parti del mondo sotto i colpi dell'epidemia.
Contrariamente a molti degli autori che, ormai da diversi anni, ci hanno preceduto, non mostriamo dei sopravvissuti solitari o gruppetti nascosti in qualche rifugio, o asserragliati in città in mezzo agli infetti, ma approfittiamo della ricchezza di questo scenario per mostrare un'Italia nell'agonia finale, quando ancora ci sono forze dell'ordine in giro, la radio trasmette dei notiziari, ma tutto sta andando in rovina. E mentre lo stato scompare e la popolazione si riduce drasticamente, predoni e gruppetti autoritari vengono a colmare il vuoto di potere, come se la minaccia degli infetti non fosse sufficiente.
In questa cornice Autostrada Gialla è una storia corale "on the road," una fuga sempre più impossibile verso una zona in cui viene garantita, ancora, la protezione dello stato. Una tutela agognata dalla maggior parte dei superstiti, che non sanno cavarsela da sé, ma che a Milano è già fallita miseramente. Questo obiettivo però rischia di diventare un miraggio irraggiungibile.
sabato 9 dicembre 2017
Pandemia in arrivo...
2017: È in arrivo un racconto lungo che si collega a una ambientazione realizzata per mezzo degli sforzi di diversi scrittori. Si tratta della Pandemia Gialla, l'immaginario prione di Lee-Chang che porta alla follia e al cannibalismo gli infetti. Il crollo della civiltà per quanto riguarda l'Italia era stato fissato al 2014, in questa ambientazione condivisa. Be', diventerà un passato alternativo...
La Pandemia Gialla ha come riferimento il Survival Blog: http://mcnab75.livejournal.com/478385.html
La Pandemia Gialla ha come riferimento il Survival Blog: http://mcnab75.livejournal.com/478385.html
martedì 5 dicembre 2017
Arzach
Moebius è uno di quegli artisti del fumetto (soprattutto francese e belga) che hanno costruito una buona fetta dell'immaginario fantastico moderno, lavorando negli anni d'oro in cui la "striscia disegnata" non parlava ancora giapponese. È un autore che ha navigato nei mondi di un fantastico che si fatica a definire fantasy o fantascienza perché si configura maggiormente come sogno a occhi aperti, visione, viaggio onirico o allucinazione.
Mi sono ripescato in versione completa e integrale un fumetto che anni fa avevo letto, incompleto, a spizzichi e bocconi su riviste defunte ormai da tempo: è Arzach, storia che risali agli ormai sideralmente lontani anni '70.
Mi sono ripescato in versione completa e integrale un fumetto che anni fa avevo letto, incompleto, a spizzichi e bocconi su riviste defunte ormai da tempo: è Arzach, storia che risali agli ormai sideralmente lontani anni '70.