Anne Rice, dopo oltre dieci anni in cui aveva scritto altro, riprenderà la sua saga di vampiri. Una notizia che mi ha abbastanza meravigliato e fatto pensar male allo stesso tempo.
Perché pensare male? Per l'ipotesi che la Rice voglia soltanto cercare una via di facile successo economico. Ma i vampiri ormai stanno "passando di moda" per cui a questa scrittrice bisognerebbe se mai riconoscere la
lontananza dall'argomento durante l'epoca di Twilight. E comunque li aveva trattati con ben altra profondità.
La meraviglia invece derivava da certe scelte etiche e religiose che, pensavo, l'avessero allontanata dal genere. In effetti lei stessa non pensava di tornare all'horror, eppure...
Forse la verità sta semplicemente nel fatto che ci scrive è affezionato ai suoi personaggi e la scrittrice, come gli appassionati, vuol vedere ancora in azione il suo bel Lestat.
Oddio, che brutta notizia...
RispondiEliminaAh! ah! (chi lo sa? staremo a vedere)
RispondiEliminaAffetto verso i personaggi o verso il guadagno? Il beneficio del dubbio è sempre lecito.
RispondiEliminaScusa, ma per quale motivo le sue scelte religiose avrebbero dovuto allontanarla dal genere? Essere cristiani e cattolici (come mi pareva avesse professato, anche se forse adesso ne ha ripreso le distanze) non impedisce di scrivere horror.
RispondiElimina@ Fabrizio Valenza: no, non lo impedisce, e in effetti questo merita una chiarificazione. La Rice non si era semplicemente riavvicinata al cattolicesimo, lo aveva fatto in una maniera piuttosto forte, diventando una born again christian ovvero con una "rinascita" nella fede. Questa è una cosa tipicamente yankee che comporta un certo grado di forte convinzione o fanatismo (vedi anche la vita di George W. Bush, ex ubriacone e poi presidente guerrafondaio per la più grande gloria di... non so cosa); essere un cristiano "rinato" è un'adesione molto più forte di quello che accade da noi quando uno, magari invecchiando e non avendo più il fisico per i peccatucci che commetteva, decide a un certo punto di tornare a messa dopo 30 anni che non ci andava. Pur non avendo rinnegato i suoi libri precedenti la Rice aveva dichiarato una decina di anni fa che avrebbe usato il suo talento per glorificare il proprio credere in Dio e questo lo si è visto nella produzione che va dal 2005 al 2010.
RispondiEliminaE' rimasta problematica per lei la sua volontà di difendere i diritti dei gay, che non ha abbandonato o quanto meno non del tutto, forse questo è uno dei motivi per cui qualche tempo fa ha abbandonato la sua "rinascita" cattolica. Per un leggero perculamento delle sue prese di posizione vedasi (in inglese) http://www.huffingtonpost.com/john-shore/anne-rice-i-quit-being-a_b_665170.html