Di Ridley Scott abbiamo letto un'intervista abbastanza recente in cui affermava che la fantascienza è morta e sepolta come il western: con buona pace di quanti si appassionano ancora oggi per le avventure nelle grandi praterie e per gli amanti dello spazio e delle astronavi.
Intervista sconvolgente, perché per il grande regista nella fantascienza tutto era stato già detto e già fatto: e non lo diceva uno qualunque ma l'autore di una pietra miliare come il film Blade Runner, opera ancora estremamente attuale e godibile.
Sono passati tanti anni e la fantascienza distopica e impegnata non sempre si è ripresentata in gran forma. Certi film peraltro godibili come ad esempio la serie di Matrix, Io Robot, Minority Report o Io Sono Leggenda non hanno raggiunto la profondità e la grandezza dell'opera di Scott, ma oggi il regista inglese ritorna e sembra interessato a un'altra delle distopie celebri: quel Mondo Nuovo (Brave New World), scritto da Aldous Huxley negli anni trenta dello scorso secolo, che raggiunse una certa fama ma rimase, nella memoria, in secondo piano rispetto al molto più celebre, epocale, violento 1984 di George Orwell.
Del Mondo Nuovo è stato già notato il carattere ben più fantascientifico: molte previsioni contenute nel libro hanno avuto qualche riscontro nella realtà e del resto si basavano su estrapolazioni logiche in linea con lo sviluppo tecnologico del tempo. L'autore si poté perfino permettere, anni dopo, di scrivere un Ritorno al Mondo Nuovo per discutere su cosa si era verificato e cosa non era avvenuto, e perché.
Il discorso politico, che è presente e che purtroppo è stato svolto in maniera un po' pedante, appesantendo il libro, non è privo di spunti interessanti. Non c'è la violenza totalitaria del Grande Fratello di Orwell ma tutta l'invadenza di un capitalismo avido e un'influenza delle menti sia palese che occulta, aiutata dagli slogan, dalle droghe e dalle tecnologie. Nel complesso non è un'opera che ci presenta un possibile futuro temibile, ma una che ci porta a farci serie domande sul nostro stesso mondo di oggi. Anzi sarebbe in effetti ben più azzeccata, profetica, intrigante del libro di Orwell. Purtroppo è stata scritta in uno stile che al confronto farebbe sembrare trascinante una seduta del parlamento europeo.
Trarne un buon film sarà il compito erculeo di Ridley Scott; sembra che la parte del protagonista spetterà a Leonardo di Caprio, mentre la sceneggiatura verrà curata da Andrew Nicholls.
Prepariamoci a scoprire il "Nuovo Mondo Mirabile" attraverso la cinepresa di un grande artista.
La pagina di Wikipedia su Il Mondo Nuovo.
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