venerdì 18 aprile 2008
I Guardiani della Notte
Per caso (scalognato) ho letto il secondo libro della serie prima di questo, che apre una delle più formidabili serie fantasy degli ultimi tempi. Per una spiegazione sulle le peculiarità di questo urban fantasy vi rimando all'altro post, dove avevo manifestato meraviglia per essermi così goduto una storia con tante caratteristiche lontane dai miei gusti.
Nel primo libro la serie si focalizza sul personaggio di Anton, eroe della Luce e cavaliere con qualche macchia e un pizzico di paura, sfibrato dalle regole dell'eterna tregua tra le forze del Giorno e della Notte, in cerca di significato e di qualcosa di glorioso per coronare il suo destino. Anton viene coinvolto in imprese che all'inizio sembrano al di là della sua portata, e lo vedremo perciò intento a cercare di capire quale sia la mossa giusta che tocca a lui, pedina importante nella partita a scacchi che si svolge per le strade di Mosca tra Zavulon, l'arcinemico, e Geser, il capo dello stesso Anton, anch'egli cavaliere non privo di macchie e di difetti, ma potentissimo. Una strana Luce, comunque, che ha provocato, a quanto traspare nella storia, la nascita dei totalitarismi del XX secolo nel tentativo di creare il "mondo perfetto," e che non si fa scrupolo di prendere delle scorciatoie morali nel fine ultimo del bene dell'umanità che deve proteggere.
La storia è fatta di tre racconti collegati fra loro. Le trame sono complesse, perché Anton si muove in un ambiente dove le cose non sono mai quelle che sembrano, pertanto il lettore viene frequentemente sbalzato di sella dai colpi di scena elaborati con maestria da Sergej Luk'janenko.
La razionalità della storia e l'equilibrio dell'ambientazione, elementi a cui generalmente do parecchia importanza, non sono quindi facilissimi da valutare, tuttavia non ci si fa caso, perché l'autore è un colosso nella costruzione dei personaggi e delle atmosfere, nell'introspezione psicologica e nella profondità delle idee, nel ritmo e nel respiro della trama. Se vogliamo, ci sono elementi che suscitano qualche perplessità, come il gessetto con cui si può scrivere nel Libro del Destino, "Deus ex Machina" escogitato per risolvere una delle tre storie in una scena madre finale. Mi vien da pensare, in mano a quasi tutti gli autori, una storia con il gessetto che riscrive il destino verrebbe fuori una triste e penosa schifezza; se ci provassi io il risultato farebbe vomitare... ne I Guardiani della Notte scorre via che è una meraviglia.
In altre parti vedo una maestria degna davvero di un grande autore: ad esempio la giornata di "ferie" in campagna con i compagni di lotta, dove Anton si sente fuori posto in compagnia di un'amata che gli sta fuggendo di mano e di questi amici che sono così gentili, buoni e ben intenzionati, fino a provocare una sensazione di estraneità nel suo animo dubbioso e tormentato.
Conclusione: fidatevi e compratevi questo libro adesso, tanto per leggere di elfi, ragazzi di 14 anni che salvano il mondo e orchi avete tutta la vita.
Per me questo libro, e l'ambientazione più in generale, appare fenomenale.
RispondiEliminaEra da molto tempo che non leggevo qualcosa di così realmente innovativo.
Sono proprio la novità e la freschezza di questo autore (nonché l'innegabile capacità) che m'hanno ispirato l'ultima frase della recensione. Di fronte a un libro come questo, l'idea di continuare a leggere certe saghe lunghe, ripetitive e piene di cliché mi pare francamente ridicola. D'altra parte, ognuno faccia come vuole...
RispondiEliminaNOn puoi nemmeno imnmaginare quanto sono d'accordo con te. Tremo all'idea di iniziare la ragazza drago....
RispondiEliminaps.oggi ho comprato I guardiani del crepuscolo, quelli del Giorno ho finito di leggerli ieri ^^
Grazie per questa recensione così spassionata... :D
RispondiEliminaCercavo proprio qualche libro "nuovo" da comperare...e darò fiducia alla tua recensione! :D
Ma sbaglio, o di questa saga hanno anche fatto un film?
Sì... il film lo hanno fatto i Russi, sono un pizzico scettico; me lo devo ancora vedere però. Spero di essere sorpreso positivamente.
RispondiEliminaE' vero è vero!!!
RispondiEliminaCompratevi questo, e i tre seguenti e pregate, con me, che Sergej non smetta mai di scrivere.
Io odio le saghe, odio le storie che non finiscono mai, ma i Guardiani... sono come una droga.
L'intera saga è avvincente e sempre innovativa.
E poi è una finestra su un mondo, la Russia di oggi, vicino e lontanissimo. Perchè Luk'janenko non ci risparmia i commenti sulla classe dirigente del suo paese, anzi a volte la lotta tra bene e male pare essere proprio un'allegoria di questa Russia sull'orlo di una crisi di nervi, ma questo... beh, per chi vuole fare dietrologia. Perchè per resto è una magnifica avventura fantastica... e anche se la lotta tra Luce e Tenebre vi può sembrare banale, credetmi, qui non lo è mai!