lunedì 31 marzo 2008
Razor
You're born, you live and you die. There are no do-overs, no second chances to make things right if you frak 'em up the first time. Not in this life anyway.
Nasci, vivi e muori. Non si torna indietro, non ci sono seconde possibilità se commetti un errore. Non in questa vita, comunque.
La serie di Battlestar Galactica, pur non essendo di mio gusto al cento per cento, è la realizzazione di qualcosa cui non speravo quasi più. Una fantascienza pensata per un vasto pubblico ma senza rinunciare ad alcune rivisitazioni e con una ventata creativa come non si vedeva da tempo. Perfino qualche pretesa di realismo scientifico, non si sentono i suoni nello spazio... beh qualche volta si sentono, ma è comunque encomiabile. Godiamocela, perché quando sarà terminata, mi sa che di fantascienza così valida non ne vedremo per un bel pezzo.
Questo film si colloca tra la terza e la quarta stagione (attenzione agli SPOILER...). In verità sarebbe difficile capirci qualcosa per chi non abbia già una conoscenza dell'universo di Galactica, perciò va considerato più come un episodio particolarmente elaborato (in effetti è un insieme di miniepisodi). Vi compare di nuovo la Pegasus, la nave che è andata persa in un episodio precedente. Come immagino saprete, nella trama di Battlestar Galactica, che riprende una vecchia serie di telefilm, si narrano le avventure di una nave spaziale (Galactica, appunto) che va in cerca di una nuova casa per gli umani, dopo che i Cylon (robot e androidi ribelli) hanno invaso tutti i mondi abitati, compiendo una strage. Tra le sue vicissitudini, scortando una flotta di navi civili che contiene qualche decina di migliaia di superstiti, la Galactica incontra un'altra astronave da combattimento, la Pegasus appunto.
Tra il vecchio Adama che comanda la Galactica e l'Ammiraglio Cain (interpretata da Michelle Forbes), comandante della Pegasus, ci saranno subito scintille. Ed apparirà evidente che questa nave, l'unica unità da combattimento oltre la Galactica ad essere sfuggita all'assalto iniziale delle macchine ribelli, non ha seguito la condotta morale "decente" che si è tenuta sotto il comando di Adama e della Presidente Roslin.
L'Ammiraglio Cain morirà, e dopo la perdita dei suoi due successori la nave finirà agli ordini di Lee Adama, figlio dell'ammiraglio che comanda l'intera flotta.
Dopo aver ricordato gli antefatti passiamo al film, che è tutto un flashback su più livelli, almeno per chi ha visto la terza serie. Da una parte tutta la storia è al passato, perché sappiamo che la Pegasus non c'è più. Dall'altra si richiameranno perfino eventi della prima guerra contro i Cylon (quella della vecchia serie di telefilm). Inoltre le scene "al presente" della storia si mescoleranno ai ricordi della protagonista più significativa del film, il Maggiore Kendra Shaw, interpretata da Stephanie Chaves-Jacobsen (seconda foto).
Dalla prima guerra verranno i ricordi del vecchio ammiraglio Adama, che ha visto come il nemico compia immondi esperimenti con prigionieri umani. Non potrà liberare questi prigionieri perché l'armistizio e la ritirata del nemico glielo rendono impossibile. D'altra parte vediamo la storia della più giovane Cain, la sua fuga da una località distrutta, dove perde la famiglia, e acquisisce la spietata durezza di carattere che non l'abbandonerà più.
Quando Lee Adama (nuovo comandante della Pegasus) va in cerca di un ufficiale esecutivo riscopre Kendra Shaw, che sappiamo tossicodipendente e assegnata ad un incarico punitivo. Sapendo che la Shaw era una preferita dell'Ammiraglio Cain (ora scomparsa), ed è stata esautorata dai successivi comandanti, il giovane Adama la chiama perché ha bisogno di un appoggio per conquistare l'equipaggio della Pegasus, gente che oltre a tributare una fedeltà antica alla comandante scomparsa, lo vede certamente come il raccomandato del papà ammiraglio.
Nel passato, Kendra Shaw arriva spensierata sulla Pegasus: è una carrierista giovane e ambiziosa. E potendo avvalersi di influenti appoggi familiari, intende passare solo un breve periodo in una nave da guerra, prima di introdursi negli alti comandi. La comandante Cain le dimostra una certa antipatia fin dal primo istante. Ma cambierà presto, perché nell'attacco dei Cylon (seconda guerra) Kendra saprà fare il suo dovere. La Cain, che uccide civili per rubar loro i materiali che servono alla Pegasus, che ricorre alla tortura sulla spia Cylon che cattura a bordo, che abbatte sul posto chi non obbedisce agli ordini, insegnerà a Kendra ad essere come un rasoio, ad abbandonare l'umanità per immedesimarsi nell'arma. Kendra Shaw imparerà dalla durissima maestra. Sparerà su dei civili per derubare la loro astronave e deportare gli specialisti che servono alla Pegasus, ma non riuscirà a rimanere indenne dal gesto che ha compiuto.
Al contrario Adama padre insisterà per salvare dalla tortura un gruppo di esploratori catturati: sospetta infatti di essere alle prese con lo stesso gruppo di nemici che, anni prima, aveva visto usare prigionieri umani per i propri esperimenti. E questo porta agli scontri militari che sono oggetto di parte del film.
Kendra Shaw (che ha una relazione difficile con la noiosissima Starbuck, una delle protagoniste della serie) partirà con un drappello di incursori per penetrare in una nave nemica, e i prigionieri verranno librati, ma è ferita e per distruggere il nemico rimane a farsi saltare con una carica atomica: anzi, si prende a forza quel ruolo, lasciando come ricordo a Starbuck il rasoio con cui la comandante Cain amava giocherellare.
Una delle migliori storie di questa serie. Il montaggio, con i continui flashback, mi ricorda un altro episodio (Scar) in cui la stessa tecnica è stata adottata con successo. Una particolarità di Battlestar Galactica è che i personaggi a cui toccano le vicende da "uomini veri" sono... donne. Vale per Kat e Starbuck, per l'Ammiraglio Cain e adesso anche per Kendra Shaw, questo personaggio la cui parabola nasce e si conclude in un solo film.
Parabola di innocenza perduta, di senso del dovere, di colpa e morte. Una storia dura, una condanna senza possibilità di redenzione: il passato maledetto che porta ad una conclusione logica e inevitabile come in una tragedia.
Sito in italiano su questa serie
Adoro questa serie e Razor mi è piaciuto, anche perché come spin-off era in grado di vivere di vita propria e non era il solito taglia e cuci.
RispondiEliminaQuanto alla serie, ahimè, ho visto che sta comparendo in questi mesi anche nei negozi italiani. Io ho avuto fretta è l'ho presa in lingua originale :D
Non mi pento di aspettare. Certo, lo faccio perché poi riesco ad arraffare quasi tutto gratis (e senza nemmeno fare il pirata, prendo i DVD a prestito dagli amici), ma ormai sono abituato con l'audio originale e i sottotitoli in inglese. Chissà che si migliori un pochino anche nella lingua...
RispondiEliminama rispetto a cosa , è meglio?
RispondiEliminaalessandro, la domanda non è chiarissima. Se parliamo della serie originale o di quella tradotta, preferisco quella originale, anche se devo seguirla con i sottotitoli, perché mi sono abituato alle vere voci degli attori e perché sentir dire continuamente "frak" completamente fuori contesto in mezzo al parlato italiano, mi sembra ridicolo.
RispondiEliminaI love Kendra Shaw
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