giovedì 26 settembre 2024

In arrivo Civilization VII

 Ho parlato della fortunata serie di videogame già in altre occasioni, spiegando come l'abbia seguita fedelmente per parecchio tempo fino a che è sprofondata nel noioso e nell'insulso. Adesso, all'arrivo della settima incarnazione del gioco, ma attenzione, in realtà sono anche di più, vediamo cosa ci viene offerto.

In Civilization VII i leader hanno un paio di bonus e svariate caratteristiche particolare (cose non nuovissime, tuttavia mi pare che ci sia una certa elaborazione in più) e non sono legati a una cultura particolare. Va detta una cosa: il leader, praticamente un avatar del giocatore, non muore, non cambia mai. Possibile che la Firaxis su questo aspetto non metta mai mano?

La partita può iniziare in epoche diverse (antichità, era delle esplorazioni, era moderna). Questo non mi piace nel senso che queste grandi epoche della storia i giocatori dovrebbero... crearle (o non crearle!) loro con le loro mosse. Civilization si è sempre più indirizzato verso un'asfissiante ripetizione di compitini che vengono dati ai giocatori, e che sottraggono loro la libertà di fare quello che vogliono. A quanto pare, stiamo peggiorando. O forse non del tutto. Se ho ben compreso, le ere progrediranno verso la loro evoluzione e superamento con una logica, o almeno Civilization VII cercherà di crearne una.

Ci saranno delle crisi da affrontare, e delle "quest" affidate ai giocatori. Vedi sopra alla voce "compitini," probabilmente, però le crisi avranno una profondità e un dettaglio maggiore. Sono speranzoso: se fatte bene queste cose potrebbero avere un senso. Del resto non è che tutto possa solo scaturire come effetto delle decisioni dei giocatori. Storicamente, ci sono state pestilenze, arrivi di invasori, cambiamenti del clima, malattie delle piante, un sacco di cose imprevedibili che hanno cambiato il corso degli eventi nel mondo reale. E nel gioco? Anche qui: dipende da come lo faranno.

Verrà data la possibilità di cambiare la propria civiltà, abbandonarne una per saltare su un cavallo più fresco, praticamente. Che posso dire? In effetti ci sono stati ben pochi stati che hanno attraversato i millenni rimanendo se stessi. Forse nessuno. E stati potentissimi (gli USA ad esempio) esistono solo da due secoli e mezzo, non sarebbero simulabili con Civilization vecchio stile. L'importanza di una nazione (civiltà) dipende dal momento in cui è stata grande, per cui se il giocatore tiene i Romani nell'era antica può avere senso che al cambio di epoca si passi a una delle civiltà successive (storicamente). Quindi dipende tutto da come il cambiamento verrà gestito. So che il giocatore, nel momento in cui un'epoca sta finendo dovrà decidere quali elementi della sua vecchia civiltà sopravvivranno, quale sarà l'eredità vitale che la nuova civiltà si porterà dentro - il che, se fatto bene, può avere un senso. Resta il fatto però che la storia "avviene," non la fai più tu...

Gli "edifici" della città, come già nel precedente CIV 6, vanno a situarsi nella mappa stessa (e devono essere adiacenti a un'altra parte della città). Se ho capito bene, alcuni possono "combinarsi" insieme nello stesso esagono.

Come in altri giochi della serie, esisteranno le "città stato," piccoli popoli non tenuti da un giocatore. Potranno a quanto pare comparire e sparire, non saranno vincolati per forza a un posto preciso, e le relazioni con questi popoli sono una parte importante del gioco. Ottima idea, gestita in maniera mediocre finora. Farà qualcosa di meglio Civilization VII?

La diplomazia si giocherà attorno a dei punti influenza che si potranno ottenere in vari modi. Nei rapporti tra le nazioni avranno posto anche fattori come sabotaggio e spionaggio. Questi aspetti, ma più di tutto la diplomazia, hanno secondo me bisogno di una grossa evoluzione. La IA del gioco è sempre stata pessima, o diciamo pure una schifezza. Spero che finalmente migliori (più in basso riprendo questo argomento).

Per quanto riguarda le unità militari, a quanto pare potranno accumularsi in uno stesso esagono, quindi la politica del "una unità per casella" di Civ 5 e Civ 6 è finalmente stata abbandonata. Sembra che le unità marceranno in gruppo con il leader e poi verranno "dispiegate," negli esagoni adiacenti, alla fine della marcia.

Diciamo che, mentre dopo l'ormai vecchio Civ 4 avevo visto solo schifezze, ora ci sono degli elementi che mi fanno rizzare le orecchie. Penso che giocherò a Civilization VII se il mio computer sarà all'altezza del compito.

Vorrei ora parlare di cose che aspetto da una vita e che in Civilization non appaiono mai, e probabilmente manco stavolta.

Spostare risorse: cibo per far crescere la città, eccetera. Ogni città cresce e si sviluppa con le spighe di grano, le miniere che ha attorno. Posso capire che in epoche antiche non  fosse così semplice creare una megalopoli garantendo ad esempio costanti rifornimenti alimentari in sovrappiù. Ma a Roma e ad Atene ad esempio lo si faceva. E in qualsiasi città moderna si fa.

La produzione, la sua lentezza. Nei vari giochi puoi costruire, ad esempio, una corazzata in un villaggio di mare, e ci metti una marea di turni. Oppure un grande edificio e via dicendo. A mio parere senza certi requisiti dovrebbe essere proibito. C'è un evoluto cantiere navale? Allora costruirai la corazzata, e in un numero di turni moderato, compatibile con le risorse disponibili alla nazione e non alla singola città. Vuoi costruire il Colosseo in un villaggio? Non puoi farlo. Ma se vuoi proprio fare qualcosa del genere (magari non il Colosseo ma una grande fortezza che ti serve proprio lì) allora spendi tanto e lo fai, in una tempistica ragionevole.

Alleanze e loro funzionamento: in Civ 4 (l'ultimo che ho giocato estesamente) potevi allearti con una potenza tenuta dal computer e fare la guerra contro un'altra. Solo che il tuo alleato non si coordinava con te, magari non faceva un accidente di niente, soprattutto se non aveva un confine col nemico, e alla fine mollava la guerra: stipulava una pace con l'avversario e ti lasciava da solo. O per dire il vero, magari qualche volta lo facevi tu. Questa diplomazia multilaterale dovrebbe funzionare in maniera più decente. Quanto meno causare una perdita di prestigio per chi non sta ai patti. Il problema purtroppo riguarda la diplomazia in genere, e il funzionamento della IA, su cui forse non riescono a trovar soldi da investire. Non posso credere che debba per forza fare così schifo. Non è l'epoca dell'intelligenza artificiale?

L'immagine è tratta da gamerant.com; trovate qui un articolo che ho consultato.


4 commenti:

  1. Leggo e sento da più parti che in tanti si lamentano delle nuove uscite dei videogiochi per ripetitività e mancanza di originalità. Si dice che il mercato risponda alla domanda che viene fatta; forse è così, ma ormai i miei tempi da videogiocatore sono finiti da un pezzo (e mi viene da dire per fortuna, visti i costi per console e pc adeguati per giocare.)

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  2. Io ho sempre giocato con il pc e mai con apparecchi appositi, per fortuna (salvo i videogame da bar e qualche puntata in sale specializzate). Ho preferito i giochi strategici più che quelli di semplici riflessi o i MMORPG (i mondi fantasy dove vai in giro ad ammazzare mostri). Siccome volevo un pc in casa anche per altri motivi non posso dire di aver sperperato capitali. Ma li avrei spesi volentieri i soldi, se ne fosse valsa la pena!
    Devo dire che qualche interesse limitato per i videogiochi mi è rimasto sebbene abbia raggiunto età in cui di solito queste cose vengono abbandonate. La mancanza di immaginazione, la ripetitività delle idee, il non saper sviluppare mondi, questo mi ha scoraggiato sempre di più. Costruiscono ambienti e creature con la grafica, sempre più sofisticata, mentre io avrei invece avuto piacere se fossi stato in un ambiente (tattico, strategico o RPG che fosse) in cui si potesse provare la sensazione di avere a che fare con un mondo che funziona e interagisce per davvero. Decenni di speranze frustrate, direi.

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  3. L'ultimo videogioco che ho fatto è stato The Witcher II, sono passati più di dieci anni e quindi troppo tempo per dare giudizi. Tuttavia, mi capita ogni tanto di leggere articoli e per lo più sento parlare di grafica: spettacolare, senza dubbio, ma alla lunga non basta, ci vuole storia, ci vogliono i personaggi. Quello che mi sorprende sono i costi per realizzare certi videogiochi: cifre altissime. Le capisco, vista la grandezza dei team che ci lavorano dietro, ma capisco anche perché poi delle volte le vendite non soddisfano le aspettative: devi guadagnare più di quanto hai speso. E se spendi tanto, devi poi guadagnare tanto.

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  4. Questo è un aspetto che non ho seguito perché è arrivato alla ribalta in tempi piuttosto recenti. Videogiochi che muovono più denaro del cinema, certo ai primi tempi chi lo avrebbe mai detto?
    Questo però è anche un motivo per cui penso che non sarà facilissimo avere innovazione.

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