In Chiodi Rossi compare il personaggio di Valeria, che ovviamente è ben noto a chi ha seguito il personaggio di Conan nelle sue manifestazioni cinematografiche. Bionda dagli occhi azzurri, alta e muscolosa, è probabilmente l'ideale di donna di Robert Howard. Anche lei conduce una vita spericolata: è una piratessa aquiloniana, fa parte della "confraternita rossa." Mentre si trova in fuga, proprio come succede al nostro eroe così spesso, incontra proprio lui: Conan.
Conan era al seguito di un reparto di mercenari, come Valeria. Il comandante, tale Zarallo, aveva condotto i soldati in una zona di conferma del Darfar, dove Conan non è soddisfatto perché il vino è cattivo e le donne nere del posto non gli piacciono. Valeria, che era finita nel reparto per sfuggire alle attenzioni di un tipo che, sulla nave dove si trovavano, la voleva come amante, trova anche nel reparto di Zarallo un problema del genere. Lo risolve brillantemente, ammazzando un ufficiale stigiano. Perciò deve fuggire.
Conan, che ammira questa formidabile donna, finisce per avventurarsi assieme a lei in una città piena di ricchezze ma deserta. O meglio, inizialmente sembra deserta, ma vi sono abitanti, e una specie di statua dal potere psichico che toglie la volontà, il Teschio Ardente. Gli uomini sono divisi in due fazioni che si massacrano a vicenda, i Tecuhltli e gli Xotalanc.
La città è come un unico palazzo, una specie di enorme labirinto di corridoi, saloni e stanze. Valeria, che riesce a distruggere il pericoloso teschio, salva un uomo di nome Techotl, anche con l'aiuto di Conan; apprendono così che la magia del teschio proveniva dagli "spazi esterni," mentre gli attuali abitanti probabilmente non sono coloro che avevano costruito la città, e infatti vi erano entrati spinti dai draghi della foresta, che si trovavano tutt'intorno per tenerla separata dal resto del mondo.
Come spesso accade nel mondo howardiano, la razza superiore che aveva creato la città (che si chiama Xuchotl), erano poi "degenerata." I nuovi abitanti si erano divisi nelle fazioni e avevano cominciato a massacrarsi con gusto. Come si apprende da Techotl, per ogni nemico ucciso si conficca un chiodo nel "pilastro della vendetta," un palo che è costellato di capocchie rosse, e per ognuna un nemico è stato ucciso. La gente ama parlare delle torture terribili che infligge agli avversari catturati prima di ucciderli. Insomma, è proprio un ambiente perverso, dove grazie a tecniche avanzate non c'è bisogno di lavorare, ma la gente ha trovato un modo sicuro per vivere malissimo lo stesso.
Olmec, il sovrano dei Tecuhltli, vuole Conan e Valeria come alleati. La moglie di Olmec, Tascela, è una donna misteriosa, in effetti consorte catturata del comandante nemico, e depositaria del segreto dell'eterna giovinezza. Quanto a lui, ha un interesse verso Valeria piuttosto sospetto. E in effetti le sue intenzioni verso i due ospiti non sono innocenti: cercherà di far eliminare Conan, e di rapire Valeria, ma fallirà e ci lascerà la pelle, mentre Tascela, che ha tradito il marito, a sua volta cerca di sacrificare Valeria, nuda su un altare per carpire, con il suo potere, la giovinezza della donna guerriera. Nel frattempo la fazione nemica è stata eliminata, tra un massacro e l'altro.
Con l'intervento di un ulteriore personaggio dagli strani poteri, capo di una terza fazione eliminata anni prima, Tascela deve rinunciare al sanguinoso proposito. Conan e Valeria riescono infine a liberarsi della sovrana e del nuovo venuto. Conan, che in varie occasioni ha salvato la vita alla formidabile guerriera, riesce finalmente a ottenere quello che voleva: ovviamente, possederla.
Questo è un racconto complesso e movimentato, in cui una parte predominante è costituita dal fascino che Conan prova verso Valeria e dalle imprese di lei, che sebbene abbia bisogno occasionalmente di essere aiutata, è una valida partner e una donna vigorosa e indipendente. Le imprese del cimmero e di questa formidabile donna si svolgono sullo sfondo di un mondo chiuso malato che è descritto in toni molto vividi. Credendo di essere imprigionati nella città senza poterne uscire (e non è nemmeno vero, verremo a scoprire) gli appartenenti alle due fazioni cercano di massacrarsi a vicenda, affrontandosi e tendendo agguati con un'efferatezza sconfinata, rinchiusi in un ambiente che è praticamente un unico immenso palazzo. Si tratta di un microcosmo sterile e moribondo, ma che comunque insegue solo il desiderio di massacrare il nemico.
Una storia che non ha elementi sorprendenti per chi segue le avventure di Conan, salvo la presenza di una donna combattente pari agli uomini più valorosi: Chiodi Rossi mi sento di valutarla come una delle migliori e più intense opere di Howard.
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