Dopo aver visto Prometheus mi ero ripromesso di farla finita con il "franchise" di Alien. A dire il vero ero tentato verso questa decisione già da prima, perché dopo i primi due film (entrambi eccezionali) non ce n'era stato alcuno che potessi dire veramente valido. Ma Alien Covenant (del 2017) è disponibile su Netflix, e quindi cosa vuoi fare, non vederlo? E alla fine l'ho visto.
Ne parlerò anticipando la trama, quindi nel caso in cui dobbiate ancora vedere il film, vi posso solo consigliare di non leggere questo post. Quanto al vederlo, comunque, io la serie di Alien oggi come oggi non la consiglio; restano belli i primi due.
Con Prometheus avevamo visto un tentativo di cambiare strada, portare il discorso dagli incontri con l'alieno (solo uno o in branchi) a una storia dell'evoluzione dell'universo che ne comprendesse la presenza. E posso anche capirlo.
Non è così facile portare avanti una serie di narrazioni quando il concetto base era una forte sorpresa, quindi qualcosa di destinato a diminuire di efficacia con le successive apparizioni. Però Prometheus si era rivelato quel mezzo schifo che era, nonostante fosse tornato il buon Ridley Scott a dirigere la sua vecchia creatura.
Con il prequel Alien Covenant, ambientato nell'anno 2104, si torna a una via di mezzo: da una parte ci si riaggancia alla trama di Prometheus, dall'altra si cerca di rinverdire la "sorpresa" del contatto con l'alieno, che però non è del tutto somigliante a quello dei primi film. E secondo me fatto peggio: troppo umanoide, tutto sommato insignificante. Per rinverdire gli antichi fasti ci vorrebbe tuttavia un elemento nuovo... Qualcosa c'è, nel senso che l'alieno è molto versatile nel modo di agire e riprodursi, ma dal punto di vista del film in generale non ci siamo proprio. Vediamo un po' perché.
Ancora una volta abbiamo un messaggio da un pianeta sconosciuto, messaggio che interrompe il viaggio di una astronave. Stavolta è una nave colonizzatrice. Il capitano della nave deciderà ancora di visitare il pianeta da cui viene il messaggio (non per ordine della compagnia, ma perché sembra ideale per impiantare una colonia). Guarda caso sul pianeta, oltre a un superstite della Prometheus, ci sono tantissimi alieni. Ancora una volta abbiamo l'umano "sintetico", anzi ne abbiamo due, e uno dei due, guarda caso, è un bastardo traditore. Uno che vuole favorire gli alieni perché sono la razza perfetta, e bla bla bla. Arrangerà le cose per usare i coloni (che dormono in animazione sospesa) come ospiti per gli alieni. Ancora una volta avremo inseguimenti nei claustrofobici corridoi di un'astronave. E insomma, nulla che mi abbia ispirato, e soprattutto moltissimi elementi riciclati.
Vanno comunque menzionati: qualche scena d'azione fatta come si deve, grandiosi effetti speciali, momenti angoscianti, e la buona recitazione di alcuni attori. Katherine Waterstone, vista in Steve Jobs, nella parte di Daniels, terza in comando della missione, e che guiderà lo sfortunato equipaggio dopo che i due uomini più alti in grado saranno stati eliminati. Non una "donna forte" come Ripley, non una dura, ma un personaggio di grande umanità e coraggio. Noterei anche Danny McBride (che ha preso parte a un milione di film che non ho visto) nella parte del pilota Tennessee, una specie di cow-boy dello spazio, impulsivo ed eroico.
A breve esce in sala Alien: Romulus, che dovrebbe essere ambientato temporalmente tra Alien e Aliens Scontro Finale, e si parla anche di una serie TV. Non so molto altro. Stavolta non prometto che il film non lo vedrò, perché se mi capiterà davanti in qualche piattaforma streaming finirò per farlo. Però che noia. Continuano a spremere questa serie che sembra avere ormai detto tutto quello che aveva da dire.
Concordo con te: primi due film belli, il resto è un ripetersi più o meno dello stesso copione.
RispondiEliminaAdesso sta per uscire Romulus: da quello che so finora, parla di un gruppo di coloni spaziali che capitano su una stazione abbandonata per prendere qualcosa che possa tornare utile (recuperare? rubacchiare?). E chissà cosa incontrano?
RispondiEliminaFilm classificato come un "interquel" ovvero non un sequel o un prequel ma una vicenda che si piazza tra il primo e il secondo film e non è direttamente connessa.
Il che potrebbe voler dire che 1) degli umani non si salva nessuno, oppure 2) che restano ibernati in qualche capsula di salvataggio, o altra circostanza per cui all'inizio del secondo film nessuno sa di quanto accaduto a questi coloni.
Mah... pensa che per me già col terzo potevano fermarsi. E del terzo non ero proprio entusiasta (già non mi era piaciuto come era cominciato, figurati il resto)
RispondiEliminaIl terzo film comincia con l'eliminazione di tre personaggi verso cui avevo sviluppato un certo attaccamento, e già cominciava MOLTO male. In generale, il terzo film e i successivi hanno qualche momento, ma scarsissima originalità, tranne Prometheus che però soffre di una trama a tratti demenziale.
RispondiEliminaEsatto.
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