Non sono stato un seguace sfegatato della serie di libri scritta da Andrzej Sapkowski sul suo eroe cacciatore di mostri e relativo mondo. Nel lontano 2016 recensii l'ultimo libro della serie sottolineando gli aspetti che mi avevano via via deluso e avevano fatto scemare, per me, il piacere della lettura. Problemi di trama, intendo, perché lo stile di Sapkowski per me è sempre rimasto piacevole.
La serie TV The Witcher non era affatto priva di difetti. A dire il vero le serie fantasy generalmente le schifo tutte, negli ultimi anni ricordo soltanto Dark Crystal - La Resistenza come qualcosa di cui possa dire che senz'altro m'è piaciuta, anzi peccato che abbiano deciso di non farne una seconda stagione. Comunque The Witcher, 1 e 2, si era dimostrato uno spettacolo godibile, con un protagonista iconico portato alla vita dall'attore Henry Cavill. Attenzione, non una grande storia, perché non lo è, ma una serie che offre spettacolo e intrattenimento, con qualche momento epico.
Volutamente non ho seguito le polemiche seguite alla notizia che la terza serie sarebbe stata l'ultima in cui Henry Cavill avrebbe interpretato Geralt di Rivia, il protagonista della serie. Hanno litigato per scontri di ego nella produzione? Hanno eliminato Cavill perché non voleva che la serie deviasse troppo dai libri? Non lo so, non ho indagato.
Di fatto, tuttavia, la terza serie è uno schifo. Manca di ritmo, non coinvolge, in qualche momento è troppo poco incentrata sulla storia di Geralt mentre ottengono spazio trame e personaggi collaterali, magari con vicende complesse o confuse. O forse sono io che penso siano collaterali, ma avranno più spazio in futuro? Non so e non voglio sapere. Certo che oltre ad avere il personaggio della predestinata Ciri, e poi anche la copia carbone della predestinata (sbadiglio!) c'è troppa carne al fuoco e cotta male. Il risultato è che a un certo punto mi sono accorto che avevo lasciato la serie a metà. Proprio così. Ho pensato di riprenderla... ma come! smetto di guardare The Witcher? Ai ripari!
Ma mi sono reso conto che passare del tempo a guardare questa serie per me era come studiare Spinoza per l'ora di filosofia al liceo. Qualcosa di noioso che avrei evitato volentieri. Ma, mentre ero obbligato a prepararmi su Spinoza, nessuno m'impedisce di lasciare The Witcher.
Peccato. E dire che avevano parlato di The Witcher come un personaggio che sarebbe entrato nell'immaginario come Harry Potter o Superman. No, non credo a questo punto che succederà.
Da quel che avevo sentito, Cavil non era d'accordo sulla piega che stava prendendo la storia, che si stava allontanando da quanto scritto dall'autore dei libri (un po' come successo con Il Trono di Spade, ma lì era dovuto al fatto che era finito il materiale pubblicato dall'autore).
RispondiEliminaChe il fantasy abbia fatto qualcosa di male agli sceneggiatori? Perché trovare una serie davvero fatta bene mica è facile...
RispondiEliminaA dire la verità le serie TV col fantasy classico (epico, magari medievaleggiante, ecc.) sembrano avere davvero dei problemi. A me non è piaciuto nemmeno il Trono di Spade, e lì molti non saranno d'accordo con me, ma The Rings of Power, o La Ruota del Tempo... che immondizia!
Temo che sia materiale troppo di nicchia, bisogna cercare di portarlo a un pubblico più vasto possibile, e così si finisce per combinare le peggiori porcherie. O magari il motivo sarà un altro?...
Non parliamo di Shannara e La spada della Verità...
RispondiEliminaPenso che manchi una conoscenza di base del genere per fare qualcosa di decente.
RispondiEliminaNon ho idea se manchi la conoscenza o la voglia di seguire il genere. Anche per la fantascienza di ottimi libri ne esistono, ma la trasposizione cinematografica spesso fa pena.