Un libro che avrei dovuto leggere prima. Il Volo del Drago in realtà l'ho letto in inglese (titolo originale: Dragonflight), è il primo libro di una lunghissima serie che scaturisce dalla penna di Anne McCaffrey (1926 - 2011), scrittrice statunitense di origini irlandesi. La lunghissima saga è stata scritta dall'autrice in parte con la collaborazione dei figli; ha delineato la storia di un mondo che si trova a metà tra il fantasy e la fantascienza. Non mi addentro in diatribe di categorizzazione, soprattutto perché ho letto soltanto uno dei molti libri. Se è fantascienza, ha comunque un sapore molto fantasy.
Certamente chi ha la passione dei draghi non può prescindere da questa serie, dove i fieri bestioni sono alleati degli umani in guerra, ma anche partner e compagni di vita dei propri cavalieri, e legati telepaticamente a loro. Si sviluppa così un legame affettivo tra il cavaliere e il suo destriero, che diventa quasi una amorevole e pucciosa bestiola volante.
Ma in effetti i draghi sono l'alleato fondamentale dell'umanità in una lotta per la vita. Vediamo perché (e anticipiamo a grandi linee la trama).
Innanzitutto, la vicenda si svolge sul pianeta Pern, abitato da umani provenienti dalla Terra, ma che hanno dimenticato le proprie origini. Il pianeta ha la sventura di essere periodicamente accostato da un altro corpo celeste, chiamato Stella Rossa, che in effetti non è una stella ma un altro pianeta. Nella traiettoria ellittica della Stella Rossa c'è un incontro con Pern a lunghi intervalli, oltre 200 anni di Pern. In qualche caso non avviene nulla di speciale, ma generalmente questa vicinanza fa sì che, per diversi anni, piovano delle spore dalla Stella Rossa, l'unica forma di vita di cui abbiamo conoscenza che provenga da lì. Queste spore si trasformano in dei filamenti che, se toccano terra, sono capaci di riprodursi rapidamente e di scavare profonde tane, da cui sbucano per divorare ogni forma di vegetazione, trasformando le campagne in deserto.
I draghi sono in grado di sputare fuoco dopo aver masticato le pietre focaie (così mi risulta si chiamino nel testo in italiano), e distruggere questi filamenti in aria. Quelli che arrivano al suolo devono essere eliminati uno per uno nelle loro tane, un lavoro piuttosto complicato. È chiaro che se il lavoro dei draghi fallisse, una regione intera sarebbe spacciata. Il mondo è relativamente a bassa tecnologia; le fortezze dei dragonieri (Weyr) ricordano dei castelli medievali, sedi di una élite aristocratica cui gli altri signori devono dare tributo perché i reparti di draghi siano mantenuti in forze.
Dal momento che i filamenti sono una minaccia così grave, dovrebbe essere scontato che questo ordine sociale non può venire scosso da nessun avversario che non sia in grado di fornire una propria risposta al pericolo. Nel Volo del Drago, l'autrice Ann McCaffrey si inventa una circostanza che giustifica un periodo di crisi: l'ultima volta, la minaccia non si è concretizzata. La Stella Rossa è passata ma i filamenti non sono caduti. Sono passati quindi molti, moltissimi anni di tranquillità. Di conseguenza, i tributi vengono pagati sempre più malvolentieri. Addirittura un signorotto locale ha fatto fuori gli appartenenti alla stirpe che può legarsi telepaticamente ai draghi, per impadronirsi di una parte del territorio. In questo modo formalmente non si oppone al sistema che mantiene i dragonieri, ma di fatto se ne è sottratto. Tuttavia, senza che lui lo sappia, una giovane è sfuggita alla strage. Si chiama Lessa e attende il momento in cui potrà vendicarsi. Ma dopo che questo problema sarà risolto, i guai saranno solo all'inizio. La Stella Rossa arriva, e i draghi sono maledettamente pochi.
Il libro espone le relazioni tra umani e draghi, e le incredibili capacità di queste bestie capaci di spostarsi nello spazio e nel tempo (come? nel primo libro non è spiegato). Con alcuni stratagemmi e qualche paradosso temporale gli eroici cavalieri dei draghi affronteranno anche stavolta la minaccia... anche se il libro si interrompe sul più bello. Immagino che si debba proseguire nella serie per sapere come va a finire (il secondo libro è Dragonquest: in italiano, I Dragonieri di Pern).
Un inizio un po' difficile, che si trascina un po', ma la storia diventa appassionante dalla metà in poi. Anne McCaffrey deve a questa serie i prestigiosi premi che ha vinto, e io non posso che invitarvi a fare la conoscenza con i suoi draghi.
Questo link vi porta all'articolo che Fantasy Magazine dedicò alla memoria dell'autrice, deceduta il 21 novembre 2011.
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