Visto su Netflix, è uno di quei film che per certi aspetti non posso saltare (si parla dei Troll, no?) ma era chiaro fin dall'inizio che qui si va verso la frescaccia folle. Produzione norvegese (per la regia di Roar Uthaug), Troll parla di... un troll, alto tipo 30 metri o giù di lì, insomma un gigante, che si risveglia e comincia a fare disastri stile King Kong. Si dirige addirittura verso Oslo, la capitale. Allarme generale. Ovviamente tutti in Norvegia dovrebbero sapere cos'è, e lo riprendono pure con le telecamere, ma se qualcuno osa definirlo un troll viene trattato da deficiente. Cribbio, siamo nel ventunesimo secolo, no?
Ovviamente gli eroi ci metteranno una pezza. Ho trovato il film prevedibile e noiosissimo.
La cosa che lo rende ancora più inutile è che lo stile è quello dei film catastrofici USA, non c'è nulla che faccia pensare che si tratti di un film norvegese. Nessuna peculiarità. Peggio ancora, delle scene sono scopiazzate, prese di peso da altri film.
Non ci viene risparmiata la studiosa che cercherà di capire cosa sta succedendo, il padre un po' matto che aveva capito tutto, i militari che vogliono risolvere la cosa con la forza bruta e non riescono a combinare un accidente, gli elicotteri distrutti a cazzotti dal mostro mentre gli volano intorno, e via dicendo.
Buoni gli effetti speciali, e nient'altro. Ma proprio niente. Non trovo altro da aggiungere. Ho buttato un'ora e mezza abbondante del mio tempo dietro questo film, vi consiglio di non fare altrettanto...
Veramente inqualificabile, più che altro sciocco a livello di trama. Salvo solo gli effetti speciali, anche troppo ben fatti per una fregnaccia simile!
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RispondiEliminaAssolutamente vero. E la completa, totale scimmiottatura dei film catastrofisti a stelle e strisce... Se Netflix dà spazio alle produzioni nazionali, e viene prodotta roba del genere, a che serve? [vale anche per certe boiate italiche comparse su Netflix, ovviamente].