Il titolo è in inglese. X: a Sexy Horror Story, ma in realtà è il titolo italiano: il film in lingua originale è uscito semplicemente come X. Il regista è il poliedrico Ti West (The Innkeepers), che qui si serve del tema della pornografia e di secchiate di sangue per creare un horror insolito e a mio parere bellissimo.
Avviso ai naviganti: non anticiperò proprio tutto, ma moltissimo. La pellicola ci porta negli anni '70, quando il porno era ancora una strada facile per agguantare buon successo economico, ma allo stesso tempo si portava addosso uno stigma sociale che, oggi, non è certamente morto ma è molto meno incisivo; qui lascio a ciascuno le sue valutazioni sociali e morali sulla cosa.
Un produttore, Wayne (Martin Henderson, visto in The Ring) ha annusato la prossima esplosione del mercato del porno su videocassette e cerca di approfittarne inventandosi una pellicola a basso costo ma che nelle intenzioni dovrebbe riuscire a gareggiare con produzioni più costose. Così affitta una casetta in una tenuta di campagna e si porta dietro la sua troupe: la sua ragazza Maxine Minx (Mia Goth, attrice anglo-brasiliana), l'attore nero Jackson (Scott Mescudi, attore e cantante USA) con la sua ragazza, la bionda attrice Bobby-Lynne (Brittany Snow, attrice statunitense), e il duo formato dal regista RJ (Owen Campbell, statunitense anche lui), che pensa di potersi comunque esprimere artisticamente facendo questo film, e la sua ragazza Lorraine (Jenna Ortega, anche lei dagli USA) che si occupa dei microfoni, e che ha seri dubbi sul proprio coinvolgimento in un film porno. Tutti gli interpreti, famosi o meno, hanno una solida carriera alle spalle.
Poiché il film porno da girare si intitola "Le Figlie del Contadino" la locazione campestre sarebbe l'ideale, anche se la coppia di anziani che affitta i locali, Howard e Pearl, è decisamente sinistra. Pearl, scopriremo, è il "doppio" di Maxine ed è peraltro interpretata dalla stessa attrice (Mia Goth): è anziana, è stata una ballerina, ha perso le occasioni per seguire i suoi desideri e si è legata a un uomo che non può più darle alcun brivido e soddisfazione (dei doveri coniugali). Maxine è il "voglio tutto e subito," Pearl invece è il rimpianto e il desiderio di prendersi ancora una scintilla di piacere, a qualsiasi costo.
Dopo le prime scene in cui Maxine e Bobby-Lynne fanno sesso con Jackson, è evidente che Lorraine è turbata. Fa delle domande e scopre che no, Wayne non è geloso di Maxine perché quello è "lavoro," e che entrambe le donne se ne fregano del fatto che quello che fanno sia considerato morale o no. L'amore e il sesso sono cose separate, l'istinto va assecondato e bisogna prendersi tutto il piacere che si può, prima di diventare troppo vecchi per farlo. E cercare il successo, che viene subito dopo il sesso come ossessione del film. Tutto questo ha un effetto inaspettato su Lorraine, che decide di recitare come una delle "Figlie del Contadino." Ovviamente il regista RJ dice che non si può, che la scena di sesso per lei non è prevista, ma è chiaro che le pretese artistiche sono a questo punto una fesseria, e che RJ non è pronto a vedere la propria ragazza avere un rapporto con un attore porno. Ma è proprio quello che inevitabilmente accade.
E subito dopo la tensione tra la troupe e i padroni di casa esplode, in maniere che non sto ad anticipare.
Che dire di questo film? Se nei cliché del cinema horror c'è la brutta fine di tutte le donne tranne la "final girl" più casta e pura delle altre, qui la ragazza perbene Lorraine viene travolta dalla voglia di girare nel porno. E la ragazza che se la cava, [attenzione INIZIO di un grosso SPOILER] è invece Maxine che, scopriremo, è la figlia del telepredicatore che seguiamo a tratti durante il film, scappata di casa nella ricerca di cocaina, sesso e soldi (non necessariamente in quest'ordine) [Fine SPOILER].
Non c'è la condanna del libertinaggio, anzi i membri della troupe sono presentati come persone con pregi e difetti come tutti quanti, e, per quanto non ci sia tempo di caratterizzarli molto, ciascuno ha il proprio spazio. Non c'è il "folk horror," con la gente di città peccaminosa e superficiale che viene sterminata dai bifolchi tradizionalisti e ignoranti. A sorpresa, X vira su tutt'altre tematiche, e riesce a mandare il proprio messaggio forte e chiaro. Insomma è un horror che in realtà parla di qualcos'altro. Parla del "potere della bellezza," che le due attricette sfruttano per piacere e per profitto, nella consapevolezza che non durerà per sempre, è invece rimpianto del passato perduto per Pearl, che nella sua gelosia spia le riprese delle attrici che fanno sesso, ed è tentazione irresistibile per la ragazza per bene Lorraine, che decide di fare il salto da tecnico del suono ad attrice porno.
Poiché Ti West ha girato in contemporanea anche un film su Pearl, avremo la possibilità di approfondire questa storia.
Come horror, al momento è il più bello che ho visto quest'anno. Interessante e profondo, capace di rendere meno banali gli inevitabili cliché, scritto e interpretato divinamente. Non vedo l'ora che esca anche Pearl!
RispondiEliminaIn effetti sono sorpreso di quanto il film "sembri" scontato e poi invece vada in una direzione completamente diversa. Bella ricostruzione degli anni '70, anche.
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