Mi è capitato recentemente di misurarmi con un saggio di uno strutturalista, il professor Nick Otty, uno studioso britannico che certamente è capace di conclusioni e battute brillanti e stimolanti. Lo strutturalismo lo avrà certamente aiutato a sviluppare questa acutezza di pensiero, ma credo che lo abbia portato anche in trappola diverse volte, almeno per quello che ho potuto leggere. Il saggio, che riguarda il lavoro di Tolkien, si intitola (traduco dall'inglese ovviamente) La Guida dello Strutturalista alla Terra di Mezzo, e fa parte di una raccolta intitolata This Far Land, curata da Robert Giddings.
L'analisi di Otty sul bene e il male nel Signore degli Anelli è notevole. Con lo strumento dello strutturalismo smonta e analizza in singoli frammenti la narrazione per mostrarcene la costruzione. E il risultato è che il male è rappresentato da: paesaggi industriali, paludi e pantani, zone rocciose, polvere da sparo, lingue straniere incomprensibili, pelle scura e oscurità, provenienza dall'est o da sud, animali che temiamo (lupi, polipi, ragni, pipistrelli, serpenti eccetera), l'uso smodato della lettera K, stranezza o stortura dei corpi, la lettera Z.
Otty salta alla conclusione che il male non è mai descritto, ma soltanto etichettato. E niente di queste etichette è davvero malvagio e crudele. Anche pipistrelli o lupi possono farci impressione, ma non sono "cattivi." Ci viene detto che dobbiamo evitare il male ma il libro non ci spiega perché. Immagino che chi abbia letto il libro qui faccia un salto sulla sedia… I "cattivi" del SdA non fanno mai niente di male?
Barbalbero non approverebbe
Quanto a uno di essi in particolare, Shelob, Nick Otty scrive che è il solo essere di sesso femminile a essere interessato attivamente alla riproduzione (i suoi figli scorrazzano infatti per la Terra di Mezzo), osservazione in effetti interessante, nel mondo quasi asessuato di Tolkien... poi continua con la constatazione che il ragno è un animale predatore, e che la femmina del ragno mangia i suoi compagni, per cui l'attacco contro Frodo e Sam è una specie di stupro, e dà una connotazione sessuale al successivo combattimento tra Sam e Shelob.
Ora, qui abbiamo un po' di problemi. Innanzitutto Otty pur con tutta la sua logica scambia una parte per il tutto: solo in alcune alcune specie di ragno la femmina divora il maschio. Inoltre la trasposizione (mangia i suoi compagni dopo l'accoppiamento, per cui il tentativo di divorare Frodo e Sam è "anche" un tentativo di accoppiamento) è fallace, perché intende che il cibarsi del ragno sia "sempre" un accoppiamento. È simile a un errore comune di un altro strumento logico inutile, il sillogismo: "Aristotele e Platone sono filosofi, Aristotele e Platone sono greci, i greci quindi sono filosofi."
Qui mi fermo e nella mia ignoranza pongo un quesito: l'uso dello strutturalismo, senza accompagnarsi a un esame del testo così come evidentemente inteso da chi lo ha scritto, è davvero uno strumento per scoprirne il vero significato, o è uno strumento per non capire niente?
Il lavoro di Otty mi lascia perplesso. Sia i riferimenti sessuali a Shelob (che io non ci ho mai visto: Frodo e Sam sono prede da mangiare e basta. Ma qui sembra di aver trovato un seguace di Freud che riconduce tutto al sesso), sia sulle riflessioni sul male (il male viene mostrato in tante sue forme e sono ben riconoscibili, altro che solo etichettato).
RispondiEliminaIl potere in primis viene visto come male, visto come corrompe e riduce gli esseri che lo possiedono, e indirettamente chi subisce le conseguenze di tale scelta.
Poi c'è la bramosia di conoscenza, che può deteriorare uomini forti e saldi come Denethor.
Il voler possedere qualcosa in maniera ossessiva è male, come ben si vede con Gollum e il suo tesoro.
Questi sono solo alcuni esempi, perché la lista sarebbe lunga.
RispondiEliminaOtty fa un'analisi e vede che i "buoni" ammazzano i cattivi e viceversa. Per questo dice che in fondo il bene e il male di Tolkien sono la stessa cosa. Certo che se avesse analizzato chi ha aggredito chi...