lunedì 9 marzo 2020

Joker

Quando sei a terra e hai bisogno di una mano, la società, gli altri, ne approfittano per prenderti a calci in faccia. Questo uno dei messaggi, direi il più forte, espressi nel film Joker, per la regia di Todd Phillips (Borat). Sebbene tecnicamente sia un film di "supereroi," in quanto narra le origini del malvagio "villain," il Joker, e anche parzialmente del suo antagonista Batman ovvero Bruce Wayne, questo non è un film di eroi in calzamaglia ed effetti speciali. Anzi, per la maggior parte è una storia triste e cupa, storia di una vittima che alla fine decide di reagire.

A dire la verità, vedendo i trailer m'ero aspettato qualcosa di troppo tetro e insopportabile, poi il fatto che Joker abbia vinto degli Oscar mi ha instillato più sospetti che voglia di vederlo. Tuttavia devo ricredermi, si tratta di un grande film, di una grande "storia delle origini," anche se il Joker geniale e super attrezzato di certe trame successive fa un po' a pugni con il malato e sconfitto protagonista che apre la scena qui.

Scusandomi per gli spoiler, accenno alla trama.
Tra squallore e atmosfere cupe, ispirate allo stile di Scorsese, vediamo la miseria del futuro Joker, vero nome Arthur Fleck, interpretato da Joaquin Phoenix. Ha problemi di salute mentale, ma cerca di lavorare (fa il clown) e cerca di tenere assieme la propria vita. Compreso prendersi cura di sua madre, mentre la città di Gotham attorno a lui è una pentola a pressione di tensioni sociali per via delle estreme differenze sociali.

Il sogno di Arthur è di diventare un comico, segue alla TV un personaggio famoso (interpretato da Robert de Niro) e vorrebbe diventare come lui. Tra illusioni e allucinazioni, non si rende conto di non avere reali possibilità di riuscita. Inoltre, con la chiusura dei programmi di assistenza sociale le medicine che gli permettono di mantenere una parvenza di autocontrollo non gli saranno più disponibili: questo darà il via a una serie di episodi di violenza per vendetta e per esasperazione.

È forse solo per caso che la polizia non prende subito Arthur, che resta in circolazione e compie nuovi omicidi, di cui uno in diretta TV, finendo alla fine in galera nel corso di un'insurrezione che devasta la città e durante la quale i genitori di Bruce Wayne, il futuro Batman, restano uccisi. Ma si capisce che il vecchio Arthur non esiste più, sostituito da un uomo malvagio e lucidamente folle.

Il personaggio del Joker com'è in questo film può essere recitato solo da un valido attore e infatti un grandissimo interprete è stato scelto per questo compito.

Joaquin Phoenix ne Il Gladiatore, vent'anni fa

Joaquin Phoenix (fratello dell'altrettanto noto River Phoenix, morto per overdose anni fa) ha già sostenuto dei ruoli molto intensi sullo schermo: quello che salta subito alla memoria è l'imperatore Commodo nel film Il Gladiatore, un personaggio crudele e perverso, e allo stesso tempo debole e bisognoso d'affetto. In Joker Phoenix riesce a fondere la risata compulsiva del suo personaggio con un'espressione sofferente e triste, e a dare sia l'impressione di essere un mite perdente, che la tensione di un uomo che ne ha avuto abbastanza e sta per esplodere.

Nell'insieme Joker è un film inquietante e violento, angosciante, ricco di stimoli, e di grandi interpretazioni (non solo quella di Phoenix). Consiglio assolutamente di vederlo, se non l'avete già fatto.




3 commenti:

  1. Ormai l'ho visto già quattro volte, film molto molto valido.
    Forse non un filmone di quelli stratosferici, ma un grandissimo film con un grandissimo attore.
    Opera importante soprattutto per quel che rappresenta nei cinecomics... :)

    Moz-

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  2. Come livello siamo alla pari con Il cavaliere oscuro?

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  3. Secondo me un grande film, i supereroi c'entrano fino a un certo punto, ma come mi è capitato di pensare già talvolta in passato, quando un film di supereroi si rivela un gran bel film: spesso il fatto che si parli di supereroi va in secondo piano.
    Corollario: ancora non ho digerito una certa antipatia di fondo per il genere, e sì che ne ho visti molti.
    Il paragone con il cav. oscuro è difficile perché Joker è molto più intimo, molto più una storia personale. Il primo senz'altro più spettacolare.

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