lunedì 17 febbraio 2020

Autopubblicarsi su Amazon, una palude velenosa?

Non è che uno speri di ottenere chissà quale successo pubblicando i propri libri su Amazon.
Sarebbe bello però almeno fare la propria parte in un ambiente pulito (dovrebbe essere questo, presentarsi online?) e sperare in quel minimo contatto con il pubblico. Ma a quanto pare c'è chi è riuscito a trasformare il mercato di Amazon in teatro per una nuova guerra tra poveri, con sistemi torbidi, a danno di chi cerca semplicemente di presentare il proprio lavoro. Per spiegarvelo meglio, segnalo l'ultimo video di Alessandro Girola (e guardate il resto sul suo canale, così capirete tante belle cose che succedono).

3 commenti:

  1. Non è nulla di nuovo: sono cambiati i mezzi, ma (scusami il termine) lo smerdamento degli altri è una cosa vecchia come il mondo ed è in tutti gli ambienti (scuola, politica, mondo del lavoro, famiglia). Ogni cosa va bene per gettare fango su chi dà fastidio e si vuole eliminare.

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  2. Oh be', se Amazon intervenisse magari la situazione migliorerebbe un po', ma non sembra che il buon Bezos e i suoi impiegati siano molto interessati, forse perché questo non rovina i guadagni dell'azienda?

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  3. Sul perché Amazon non intervenga, mah... forse è come dici tu. Rimane però un bello schifo. Non sei d'accordo con qualcuno? Non gli dai ragione? Hai un'opinione differente? Allora lo si sbatte fuori, lo si discredita. Redazioni, forum, social: adesso funziona così. Hai voglia a fare campagne per sensibilizzare a usare meglio la rete...

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