lunedì 16 dicembre 2019

Ravenna

Vicino a spiagge e piadine si trova una città dalla storia straordinaria. Ravenna, capitale dell'Impero Romano ai tempi del declino, caposaldo bizantino, terra di incontro tra oriente, occidente e... barbari germanici. L'ho visitata in primavera ma per pigrizia ne parlo solo adesso. Il mio interesse è, come sempre, monopolizzato dalle testimonianze storiche, che in questo caso spesso si concretizzano in meravigliosi mosaici.


Ravenna è anche stata luogo di incontro e scontro di religioni: il cristianesimo nelle sue versioni lentamente divergenti di Roma e Costantinopoli, l'eresia ariana, il paganesimo. Questo si vede anche nell'arte. Costruzioni tozze e potenti come il mausoleo di un re barbaro, la staticità bizantina che nei mosaici prende il posto della plasticità classica... non sono abbastanza ferrato da addentrarmi veramente nel discorso, tuttavia chi visita Ravenna ha certamente l'impressione di seguire le fasi di una trasformazione, dalla tarda antichità al medioevo, per quanto vi siano anche testimonianze archeologiche di epoca classica.


Mi lascia un po' perplesso la relativa scarsità di monumenti posteriori, come se la città avesse, in seguito, perduto la sua importanza. Di fatto devo ammettere che, testimonianze storiche e archeologiche a parte, Ravenna così com'è oggi non mi ha fatto una grandissima impressione.


Dei monumenti principali è impressionante, nella sua scarna semplicità, il Mausoleo di Teodorico, il cui tetto è una cupola in pietra, in un solo pezzo, che dev'essere stato ben difficile da trasportare e porre al di sopra della struttura.

Ad ogni modo la visita (bastano un paio di giorni o anche uno se ci si limita alle tre o quattro attrazioni principali) è doverosa per chi vuol respirare qualcosa della storia del nostro paese.

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