mercoledì 1 maggio 2019

Solo - A Star Wars Story

So che non è andato affatto bene al botteghino e non me ne meraviglio. Parlo di Solo - A Star Wars Story, il film che, al di fuori dalla linea narrativa di Guerre Stellari, doveva mostrarci il giovane Han Solo, il personaggio cult di Harrison Ford. A mio modesto parere un'operazione del genere poteva evitare il disastro solo per miracolo, perché qualsiasi cosa si cerchi di fare e qualsiasi attore si scelga (nel caso, il ruolo è toccato ad Alden Ehrenreich, già visto in Ave, Cesare!), è praticamente impossibile convincere il pubblico. Per parlare di un altro caso, la ripartenza di Star Trek con nuovi attori forse ha incontrato un flop ma non sarà mai il successo degli originali, insomma sono operazioni molto molto difficili.


Poi ci sono mille altre storie sulle difficoltà di questo film. I fan che avrebbero boicottato l'operazione per questo o quel motivo, errori di marketing, film molto forti usciti nello stesso periodo, e anche il fatto che Han Solo "funziona meglio" se gli si lascia il suo alone di mistero... e poi le difficoltà di produzione (dopo mesi di lavoro i primi registi sono stati licenziati e sostituiti con Ron Howard). Se sia coinvolta qui qualcuna di quelle "guerre civili" che ogni tanto esplodono nella Disney (vedi il caso di Lone Ranger) non lo so, di fatto Solo è finito per costare parecchio, e quindi gli incassi, discreti ma ben lontani dai normali risultati di questo genere di film, hanno mandato la casa di produzione in perdita.


[attenzione: anticipazioni da qui in poi]
E poi il film, pur essendo indubbiamente spettacolare, è un po' scontato e noioso. Han Solo è una specie di scugnizzo nato in un posto scalognato, però si fa strada, ed è punzecchiato da un'idea fissa sul fatto di dover salvare una certa ragazza, che poi scoprirà non aver bisogno di lui... ed entrerà in contatto con certi furbacchioni che alla fine fregherà per "fare la cosa giusta." Un fuorilegge da western, in fin dei conti vincerà il cuore d'oro.

Provo a buttarla lì: perché non fare una "storia delle origini" in cui il nostro personaggio inizialmente è qualcosa di decisamente diverso, e poi succede qualcosa che lo fa diventare quello che sarà all'inizio del primo capitolo di Star Wars?

Anziché essere praticamente fin dalla nascita un maneggione che vive in mezzo a traffici strani e si interessa poco della politica e del mondo che lo circonda (ma allo stesso tempo può prendere a cuore una buona causa) il giovanissimo Han potrebbe essere un vero duro costretto da qualche evento a riscoprire un lato più umano e ironico, oppure un privilegiato che diventa disilluso su tutto quando scopre veramente com'è il mondo (anzi, l'universo). O anche, uno dei "buoni" fin dall'inizio, ma poi sprofondato in un relativo cinismo a causa di una sconfitta, o una vittoria pagata troppo cara, o un tradimento.

Avrebbero potuto fare tante cose diverse, con Han Solo.


5 commenti:

  1. Non ho visto il film, ma si è trattata di una mossa chiaramente commerciale per sfruttare il momento del ritorno di Guerre Stellari. Dalle recensioni lette in rete, mi viene da dire che poteva essere gestita meglio la sua realizzazione: ho come la sensazione che chi l'ha fatto non fosse convinto appieno del progetto.

    Per quanto riguarda i nuovi film di Star Trek, non sono un fan, ma almeno i primi due li ho trovati ben realizzati; naturalmente non conosco tutte le sfaccettature di questo brand (ho visto i film vecchi, ma solo alcune puntate delle varie serie) e quindi un fan storico può obiettare più di bene, ma le trame le ho trovate solide e i personaggi credibili.

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  2. Per quanto ne so io il tono di Solo era "troppo da commedia" e hanno messo lo sceneggiatore a fare da cerbero per controllare che i due registi non esagerassero in tale senso. I due hanno protestato per l'intrusione, alla fine la produzione ha deciso di tirar dentro Ron Howard, che ha dovuto sterzare la vicenda più sull'avventuroso e rigirare un sacco di scene. Insomma una mezza catastrofe.

    Quanto a Star Trek, puoi anche trovare facce simili ai vecchi attori ormai irrimediabilmente pensionati o deceduti, ma ha senso, nel mondo di oggi, rimettere in circolazione quelle atmosfere anni '60 ?

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  3. Per me, no: ci sono film (o libri o canzoni) che hanno senso e successo in un determinato periodo. Dopo puoi rifarli o farne un seguito, ma l'atmosfera, la magia che c'era in quel periodo, è finita. Lo è stato per Guerre Stellari, lo è stato per Star Trek, e lo è stato per tante altre cose. Bisognerebbe trovare cose nuove, ma idee ce ne sono poche e si riciclano quelle che sono state valide, facendo spesso flop.

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  4. Siamo in un'epoca di nostalgie, o di mancanza di nuove idee.

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