Cosa pensare di un libro che s'intitola Building Imaginary Worlds e si propone di insegnare "teoria e storia della subcreazione?" Certamente prima o poi dovevo leggerlo perché l'argomento è centrale per me (basti vedere il nome di questo blog...). L'autore è Mark J.P. Wolf, docente di comunicazione alla Columbia University del Wisconsin. Il libro parla di mondi immaginari partendo dal concetto (tolkieniano) di subcreazione, ovvero di quella creazione di mondi che è possibile a noi che apparteniamo al "mondo reale" e che non abbiamo quindi poteri miracolosi per produrne altri. E quindi ci affideremo alle parole o al disegno, alla fantasia, ma prendendo sempre spunto dal mondo "primario" (reale) per creare qualcosa di nuovo o di strano. E cercando la complicità del nostro pubblico per rendere la fantasia credibile.
L'autore ha compilato una notevole lista di mondi immaginari, partendo dall'alba dei tempi, dalle leggende e dall'epica, per arrivare ai giorni nostri mostrandoci, innanzitutto, quanto sia maggiore oggi la complessità di queste creazioni e la ricerca della coerenza interna. Certe ambientazioni del passato, quando la geografia del nostro mondo era sconosciuta, erano luoghi sconosciuti ma pur sempre reali, per quanto molto lontani o difficilmente raggiungibili. Poi ci sono stati i luoghi completamente fantastici, i mondi alternativi, le razze inventate, i linguaggi del tutto estranei, e una maggiore consapevolezza nel trattare di questi temi.
mercoledì 27 marzo 2019
giovedì 21 marzo 2019
"Come" si gioca di ruolo?
C'è una cosa che dò (diamo) per scontata e invece non lo è. Molte persone sentono parlare dei GDR (Giochi di Ruolo), li associano magari coi videogame e coi boardgame (giochi da tavolo che talvolta hanno una lieve somiglianza, ma di solito no), e non avendo mai visto un gruppo di giocatori all'opera, non hanno la minima idea di come, in pratica, si svolga questo tipo di gioco.
Parto quindi con una spiegazione molto semplice e terra terra, che sarà certamente incompleta e lascerà fuori alcune tipologie di giochi, ma permetterà di farsi un'idea. Cominciando senza indugio, diciamo innanzitutto di cosa stiamo parlando.
domenica 17 marzo 2019
Un podcast sulla Guerra del Vietnam
Ho fatto l'espertone nel podcast di Simone T con un intervento (in diverse puntate) riguardante la Guerra del Vietnam, un argomento cui mi sono sempre appassionato, sebbene ovviamente io non sia uno storico ma solo uno che ha letto un po' di libri. Se mi volete ascoltare, la serie audio comincia qui.
giovedì 14 marzo 2019
Serie TV, riflessioni e novità
Il panorama delle serie TV si arricchisce di conferme e nuovi arrivi in questo 2019 (aspetto con curiosità la nuova stagione di American Gods, ma c'è anche altro...), e non poteva mancare la riconferma di Suburra con altri otto episodi.
Dal momento che la prima serie mi era piaciuta, ho visto in rapida successione questi otto, salvo uscirne piuttosto deluso perché la storia, se ha saputo portare degli elementi nuovi a ravvivare la trama e il suo oggetto del contendere, sembra aver perso quota nella qualità della sceneggiatura. Avviso al lettore: per parlarne devo per forza anticipare la trama. Lo "spoiler" inizia da qui e termina più in basso (scritta in grassetto).
Dal momento che la prima serie mi era piaciuta, ho visto in rapida successione questi otto, salvo uscirne piuttosto deluso perché la storia, se ha saputo portare degli elementi nuovi a ravvivare la trama e il suo oggetto del contendere, sembra aver perso quota nella qualità della sceneggiatura. Avviso al lettore: per parlarne devo per forza anticipare la trama. Lo "spoiler" inizia da qui e termina più in basso (scritta in grassetto).
mercoledì 6 marzo 2019
Allucinazione Perversa (Jacob's Ladder)
Recuperando un titolo di quasi trent'anni fa, la prima cosa che si nota è proprio... il titolo. Quello italiano, dico. Allucinazione Perversa è infatti la pazzesca pensata dei nostri distributori, che dovendo dare un titolo più significativo per il nostro pubblico rispetto a quello inglese (Jacob's Ladder) l'hanno proprio sparata grossa. Eppure quelle parole in lingua originale un significato ce l'hanno, perché la "scala di Giacobbe" appare nella Bibbia (libro della Genesi) e ha un diretto collegamento con le vicende del film. Solo che nella Bibbia sembra che la scala porti direttamente in cielo, nel film quello che tocca al povero Jacob assomiglia molto più all'inferno, e la "scala" diventa un riferimento sinistro.
Ripesco questo film, di cui rivelerò la trama, perché la tematica abbastanza difficile (la morte) è molto vicina a quella che ho trattato di recente nel mio racconto che è uscito a febbraio, L'uomo che odiava il Tempo.
Ripesco questo film, di cui rivelerò la trama, perché la tematica abbastanza difficile (la morte) è molto vicina a quella che ho trattato di recente nel mio racconto che è uscito a febbraio, L'uomo che odiava il Tempo.