Parliamo di un fantasy abbastanza semplice, ma con qualche aspetto originale. Lo scrittore è Scott Becknam, statunitense e, a giudicare dalla foto su Amazon, giovane. Il libro è Pantheon. La storia a dir la verità si apre con una sequenza di eventi che si comprendono poco, venendo spiegati finalmente quando il protagonista, il giovane Lars, raggiunge la civiltà e ha modo di parlare con altri. Anticiperò qualcosina per spiegare questo libro, ma non tanto da rovinarvi una eventuale lettura.
Quello che sappiamo del protagonista è che vive nel deserto, solo con la madre, ma non appartiene alle tribù del luogo e non ne condivide la cultura, anzi non ci ha proprio a che fare, praticamente. I suoi unici vicini sono degli umanoidi dall'aspetto di rettili, nemici giurati che è sempre stato necessario tenere a bada. La madre di Lars all'inizio della narrazione è appena venuta a mancare, lasciandogli un anello e una strana bussola, e una missione da compiere: raggiungere la famiglia in una città lontana. Lars deve cremare la madre poiché i lucertoloni se la mangerebbero, dopo di che si allontana rapidamente, sia per completare la sua missione sia perché probabilmente finirebbe male se rimanesse in quel luogo (viene risparmiato proprio perché cede la sua caverna ai nuovi padroni). Praticamente a digiuno delle cose del mondo civilizzato, Lars si mette in viaggio.
Il nostro eroe conosce due marinai, Rogan e Desai (una ragazza). e si appresta a compiere con loro il lungo viaggio fino alla città che deve raggiungere, lontana e collegata da poche strade. Cominciamo a sapere qualcosa di questo mondo, e delle divinità che lo caratterizzano. Lars sembra però capire poco di come le cose funzionino, ma c'è una scena rivelatrice, quando dei briganti attaccano il gruppo a scopo di rapina. Rogan e Desai scappano lasciando tutte le provviste e il materiale, ma Lars riesce a eliminare i banditi. Questo sarebbe molto glorioso in un mondo come quello di Conan il Barbaro, ma qui non lo è. Per Desai, che critica l'atto commesso da Lars, quelli erano non banditi ma "persone," e se erano intenzionati a uccidere, Lars uccidendoli non ha fatto di meglio, e quindi come loro ha aderito al volere di Nex, la dea della morte.
Proprio così. A seconda di quello che uno fa può essere arruolato tra le file dei credenti di un dio, e riceverne i doni, con conseguenze a volte molto interessanti. Per Lars il primo dono saranno delle escrescenze ossee su un braccio, che potrebbero forse renderlo più efficace in battaglia ma costituiscono un grosso imbarazzo. E se esiste una divinità per gli assassini, esiste fra le tante anche una divinità della giustizia (Horae), i cui seguaci possono riconoscere i credenti in Nex ed... eliminarli.
La storia ci darà colpi di scena e intrighi, e si sposterà in panorami cittadini molto più complessi. Scott Beckam ha creato una trama stimolante con qualche accenno di "worldbuilding" piuttosto interessante, anche se c'è forse qualche ingenuità, ad esempio nel modo in cui altri personaggi non trovano niente di meglio da fare nella vita che seguire Lars e le sue peregrinazioni. Anche lo stile narrativo molto asciutto ha qualche conseguenza meno desiderabile, come la scarsa caratterizzazione dei personaggi. Detto questo, trovo ad ogni modo il libro piacevole e lo consiglio, anche perché è una lettura veloce e scorrevole.
Annotato sulla lista dei libri da comprare. Grazie per la recensione!
RispondiEliminaPrego!
RispondiElimina