Un film che ho aspettato con impazienza perché m'interessa molto il regista, Guillermo del Toro. In verità, senza volergli togliere nulla dei suoi meriti, qui Guillermo del Toro non ha messo la cupa inventiva e il senso di malvagio e di minaccia che ricordavo nel Labirinto del Fauno: Pacific Rim (prodotto dalla Warner Bros) è un film completamente diverso, un film dove la spettacolarità è la spina dorsale dell'intrattenimento, e l'intrattenimento è lo scopo di tutto quanto. La Warner Bros avrebbe avuto un risultato migliore con un altro regista? Non saprei. Come filmone in stile "americanata" Pacific Rim non è riuscito magari al 100% però a mio parere tanto meglio così.
La trama non è particolarmente complessa: un bel giorno si apre una faglia, una breccia, nel fondo dell'Oceano Pacifico (Pacific Rim, appunto) e ne sbucano fuori delle bestiacce schifose chiamate Kaiju. A contrastarle sono chiamati dei robottoni chiamati Jaeger. Anzi, non robottoni, chiamamoli mecha, che ormai hanno raggiunto la loro dignità. Gli Jaeger inizialmente hanno la meglio anche se i loro eroici piloti a volte sono vittime del conflitto (nel film sweguiamo le imprese di uno di loro, Raleigh Becket, interpretato da Charlie Hunnam).
Nonostante la devastazione di molte zone costiere l'umanita lentamente vince le sue battaglie e crede di avere la meglio... e invece no. I Kaiju diventano più grandi e aggressivi e continuano a fuoriuscire da quella dannata breccia, che nessuno sa come bloccare definitivamente. Mentre i governi cercano soluzioni diverse e pensano di mandare i mecha e i loro eroici piloti in pensione, il capo degli Jaeger, Stacker Pentecost (attore: Idris Elba) con gli ultimi piloti rimasti e un gruppo di agguerriti scienziati un po' matti cerca di trovare una soluzione all'impasse. Seguiranno un sacco di botte.
Ricordo volentieri fra gli attori anche Rinko Kikuchi (ovvero Mako, una ragazza asiatica che vuole diventare pilota per esorcizzare i suoi demoni interiori eccetera eccetera, sì, tutte quelle balle lì), e Ron Perlman nei panni di un trafficone del mercato nero che avrà il suo giorno di gloria nella battaglia.
Con Pacific Rim quindi abbiamo una versione live action, veri attori e "veri"effetti speciali, dei vari Mazinga e Goldrake che così tanti ricordano con affetto (e poi ci sono quelli che continuano a rivederseli, ovviamente!).
Anche se abbondano storie di sofferenza e sacrificio, si tratta di un film fatto soprattutto per essere vivace e divertente, e ci riesce facendo a meno di qualsiasi sofisticazione nella trama. Anzi c'è qualcosina che fa un po' a pugni con la logica e con l'arte militare. [Attenzione inizio SPOILER!] Creare una specie di grande barriera, una linea Maginot in riva al mare, è un'idea che chiunque sappia qualcosa di storia militare classificherà come una scempiaggine: soprattutto se si mandano in pensione nello stesso tempo le proprie forze mobili, ovvero gli Jaeger. Difensiva senza speranza di contrattacco, è la certezza di essere sconfitti. Quando poi nel film si vede esplicitamente la città di Sidney travolta con facilità e le barriere fracassate come cartapesta, perché nessuno va a coccolare il comandante Stacker promettendogli di rivalutare il suo corpo di guerrieri robot? [fine SPOILER].
Comunque nel film non c'è da cercare troppa logica, né originalità nella trama: tutto è per l'effetto visivo e per trasmettere le sensazioni. La paura generata dai mostri. E ovviamente l'eroismo di quelli che li combattono (elemento drammatico: l'equipaggio degli Jaeger deve sempre essere di due piloti, che lavorano stando in collegamento mentale fra loro, il che è molto doloroso se ne muore uno). Immagino che i combattimenti quasi sempre in una cornice di grandi masse d'acqua e nella semioscurità siano serviti a massimizzare gli effetti speciali, sebbene gli Jaeger non abbiano una grandissima personalità, e la turbina luminosa che brilla sul davanti ricordi tanto Iron Man, anche se ovviamente qui la scala è diversa. I mostri sono ben fatti, alcuni veramente impressionanti. La cosa che fa più effetto è il realismo di tutto quanto, anche se il 3D mi è sembrato contribuire generalmente poco. Degli attori nessuno spicca veramente, in particolare non mi è parso niente di speciale Idris Elba, che avrebbe dovuto essere il carismatico comandante.
Film spettacolare e divertente, un ottimo uso degli effetti speciali, per dare un'idea direi che le scene d'azione sono meglio che in The Avengers o in Iron Man e vari seguiti. Giudizio finale: se vi tenta vedetelo.
Quindi il 3D non merita?
RispondiEliminaIl Moro
Per quello che ne so io del Toro ne avrebbe addirittura fatto a meno
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