lunedì 13 maggio 2013

La Fonte e la Sonda

François Bourgeon lo conosco dalla serie I Passeggeri del Vento, dove una storia abbastanza semplice ma interessante (almeno inizialmente) mi ha permesso di godermi i suoi eccezionali tratti.
Il Ciclo di Cyann è un'opera successiva (anni '90, arrivata in Italia tempo dopo...) e dal primo volume (La Fonte e La Sonda) ho avuto l'impressione di un deciso salto di qualità. Bourgeon si serve della collaborazione di Claude Lacroix: la sceneggiatura la scrivono insieme, ma Lacroix coadiuva anche creando molti elementi grafici dell'ambientazione, dando forma all'immaginario in cui si muove la storia assieme al coautore Bourgeon.

La storia è complessa e matura, anche un po' disorientante poiché il lettore vi è catapultato senza molte spiegazioni iniziali. Siamo in un universo in crisi, che ha conosciuto un conflitto grave dove un impero è stato respinto, ma a caro prezzo, dai Mondi Indipendenti. In uno di questi mondi (la Sonda del titolo, che si scrive poi SOnda nel fumetto, in effetti) abbiamo una situazione complicata, un contrasto di poteri politici e religiosi che si intrecciano in un equilibrio difficile. Peggio ancora, la povertà e una misteriosa epidemia che uccide i maschi stanno minando l'ordine sociale. Una famiglia influente e orgogliosa, quella del vecchio Lazuli Olsimar, ritiene proprio dovere cercare di fare qualcosa per ristabilire la situazione. L'orgoglioso Olsimar decide di preparare una spedizione per un pianeta con cui si sono persi i contatti fin dai tempi della guerra, decenni prima, allo scopo di trovare i necessari aiuti; ma suscita l'invidia di tutti quando decide che sia Cyann, la propria figlia ed erede, a portare avanti l'impresa. In un momento assai delicato in cui molti spingono verso la ribellione e il ruolo delle elite viene messo in discussione, Cyann purtroppo crea un continuo scandalo e si mette in cattiva luce per il carattere ribelle, egoista, a volte cinico e tirannico, che mette in cattiva luce la conduzione della spedizione.
Vi sono anche altre difficoltà e degli avversari imprevisti...

Il tratto di Bourgeon e i concetti grafici di questo primo volume sono affascinanti, una sintesi di elementi a volte abbastanza riconoscibili ma che dà un risultato a un tempo stesso familiare e alieno: nell'architettura, nei paesaggi e nell'abbigliamento (succinto) dei personaggi. Linee pulite alla francese ed elementi barocchi, una fantascienza con tante bizzarre piante e qualche elemento liberty nelle strutture, una serie di particolari e di idee tutte da scoprire.
Il primo volume è comunque solo la partenza di una storia molto vasta. Se vi regge il protafogli (non costa pochissimo) cercate di seguirla.


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