Peraltro il Belgio è anche il paese che vanta alcune stupende cittadine che conservano un ampio centro storico rinascimentale (Bruges, Gand, la stessa Bruxelles) e frequentemente canali navigabili che permettono visite suggestive.
Può interessare anche gli appassionati di militaria perché vi si sono svolti diversi scontri decisivi del passato (per esempio la battaglia di Waterloo che ha segnato il destino di Napoleone, e la controffensiva delle Ardenne che fu l'ultima zampata di Hitler).
Art Nouveau e storia del fumetto nello stesso posto!
Un altro interesse particolare qui è quello per i fumetti, ma l'offerta è talmente varia da caderci dentro e alla fine i miei acquisti sono stati limitati. Altro problema, ti tirano dietro Tin Tin e i Puffi a ogni pié sospinto, e sebbene io ami il fumetto "all'europea" di questi specifici personaggi non mi è mai importato molto.
Devo fare una confessione. Il Centre Belge de la Bande Dessinée a Bruxelles (ospitato da una stupenda struttura costruita da Horta, il papà dell'Art Nouveau belga) mi ha purtroppo dato l'impressione di una nostalgica memoria del passato glorioso più che testimonianza di un vibrante presente, per quanto i paesi francofoni (il Belgio lo è per metà) siano l'ultima roccaforte del fumetto occidentale.
A dire la verità in una settimana non ho visto tutto quello che avrei voluto, perché c'è veramente troppa offerta. Ho fatto gran camminate guardandomi attorno (approfittando anche di un ottimo sistema di mezzi pubblici quando possibile e opportuno), fatto puntate in diverse località e visitato alcuni musei, ma c'era veramente molto di più di quello che ho potuto raggiungere.
Alcune note negative di Bruxelles (dove ho dormito): l'albergo con la stanza così piccola che non si poteva fare il giro del letto ma bisognava scavalcarlo per aprire l'armadio; gente che chiede soldi insistentemente (e quelli che m'hanno preoccupato di più non erano extracomunitari, ma biondi e ariani), troppi ubriachi e strafatti in giro (però non più che in qualsiasi città del nordeuropa che si rispetti), prezzi altissimi e la presenza del quartiere EU, ovvero la prossima capitale europea, che nascerà proprio qui e sarà ospitata in orrende schifezze in vetrocemento.
Comunque se trovate tempo e quattrini, fate un salto in Belgio. Val la pena.
L'orrore: sui palazzi eleganti e tradizionali che circondano il delizioso stagno in piazza Marie-Louise incombe il mostro di cemento dell'Unione Europea
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