In Italia gli ebook stanno un po' zoppicando, mi par di capire che questo è uno dei messaggi che si ricavano dall'incontro di Rimini (EbookLab Italia).
A parte il prezzo dei lettori (che secondo me è un ostacolo relativo, prima o poi la gente si decide...) sono segnati giustamente come problematici i tratti che l'editoria ha voluto dare a questo mercato: DRM e prezzo.
Alle case editrici italiane, salvo alcune eccezioni, piace prendersi più o meno tutto il ricco dividendo che si origina dall'esclusione della tradizionale catena di distribuzione: al lettore si concede poco o niente, la differenza di prezzo col libro di carta spesso è minima. Insomma, non capisco se gli editori nostrani siano disposti al cambiamento purché ci sia triplo guardagno per loro, o se stiano facendo addirittura resistenza passiva.
Anche quel poco vantaggio nei prezzi si rischia di perderlo con i pericoli cui si è soggetti se si acquista un libro digitale soggetto a DRM (il libro lo paghi, ma lo puoi leggere solo fino a che ti è graziosamente concesso dal venditore, e puoi giurarci che sarà una semplice questione di tempo: prima o poi avrai un file illeggibile da buttare via).
Il mio lettore di ebook nel frattempo comincia a prendere un po' di polvere, perché a queste condizioni ho deciso di non starci, almeno per adesso.
Segnalo questo articolo del Sole24Ore in merito.
Beh... non tutti gli editori usano DRM aggressivi. C'è chi usa un semplice watermark e chi addirittura non usa nulla. Basta saper cercare e... Simplicissimus è un ottimo punto di partenza.
RispondiEliminaPoi ci sono gli indie... quelli che gli ebook li regalano. Prova a dare un'occhiata qui. Potresti trovare letture interessanti e, non essere costretto a lasciare sotto la polvere il tuo ebook reader.
PS.
La cosa che non sopporto è l'IVA sul prezzo degli ebook. I libri hanno l'iva al 4%, gli ebook (considerati software) ce l'hanno al 20%. Spero che questa storia cambi presto...
@ Gloutchov: le case che non usano il DRM ci sono, ne conosco, ho recensito anche qui degli ebook privi di DRM. Ma non c'è solo il produttore minore, l'indipendente, e il guerrigliero della rete. Esistono anche gli scrittori famosi. A me piacerebbe leggere in versione digitale il secondo libro di Rothfuss, o il terzo della serie di Locke Lamora, e so già che mi capiteranno ostacoli di ogni genere, che dovrò cercare (sempre che sia possibile) di modificare il software del mio lettore, o che non avrò alternative al Kindle. E se anche accettassi il DRM, nel momento in cui cambiasse un formato o una ditta fallisse, mi troverei con dei bit inutili nella scheda di memoria.
RispondiEliminaE' vero che la polvere sul mio ebook reader forse è un'espressione esagerata (qualcosa ci leggiucchio) però quando ho sborsato 200 e rotte cocuzze per quella chiavica di arnese ormai superato, avevo sperato che avrei ammortizzato la spesa in poco tempo, ma non sta succedendo.
Quanto all'IVA, pongo una domanda provocatoria: secondo voi cosa succederà? Visto che si tagliano fondi al cinema, ai teatri, alle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, allo sconto spedizioni piego di libri per le case editrici, e a tutto ciò che sappia anche lontanamente di cultura, c'è davvero da sperare che qualcosa cambi presto?
Che te frega del prezzo degli e book, puoi sempre acquistare libri in inglese e in altre lingue se conosci.
RispondiEliminaSpendi i tuoi soldi all'estero che è meglio.
Be', lo faccio già, visto che il costo spesso è ridicolo per i libri usati (però bisogna aspettare che diventino disponibili!).
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