sabato 9 ottobre 2010

L'Insaziabile

Mi sono imbattuto in questo film per caso, la prima volta. Ero in vacanza, in una camera d'albergo, stanchissimo dopo aver camminato molto: non riuscivo a capire la trama perché mio malgrado mi addormentavo di continuo, ma nel dormiveglia seguivo questo susseguirsi di squartamenti, dialoghi surreali, personaggi allucinanti, il tutto in uno scenario piuttosto strano (un fortino in mezzo a boschi e montagne innevate, un'ambientazione nel west americano) e con un sottofondo musicale eccezionale, per lo meno in alcuni momenti.

Il film in questione è L'Insaziabile (Ravenous in inglese) diretto oltre dieci anni fa dalla regista inglese Antonia Bird, con Guy Pearce nel ruolo del Capitano Boyd, ufficiale tutt'altro che eroico. Robert Carlyle (Trainspotting) è il Colonnello Ives, un misterioso personaggio che sarà il suo antagonista.

Boyd all'inizio del film viene decorato per uno scatto di eroismo, grazie al quale ha catturato i comandanti di un reparto nemico durante uno scontro tra soldati di Stati Uniti e Messico. I suoi superiori però sanno che Boyd si è trovato in posizione favorevole per compiere il suo exploit perché poco prima, paralizzato dal terrore, si era nascosto tra i morti mentre i suoi uomini venivano massacrati. Sapendolo un codardo il suo superiore non lo vuole tra i piedi e lo assegna a Fort Spencer, un avamposto dimenticato nella Sierra Nevada, a cavallo delle piste percorse dai coloni che si recano in California.

Il fortino (che in effetti è stato costruito sul set in Slovacchia) è abitato da un piccolo drappello di personaggi buffi e sregolati: un ubriacone, un fanatico religioso, un anziano comandante stanco e disilluso, un cuoco che si droga con tutto quello che trova adatto allo scopo, due indiani fratello e sorella, e un soldato vigoroso ed esageratamente aggressivo (interpretato da Neal McDonough) che comunque è forse il più normale del gruppo, e che si diverte a stuzzicare il codardo Boyd.

In questo strano ambiente capita un estraneo che dice di essere sfuggito in cerca di aiuto da una carovana bloccata fra le montagne, i componenti del gruppo ora in balia della fame e di un turpe personaggio che li ha convinti a darsi al cannibalismo per sopravvivere. Qui il film fa riferimento a un fatto vero, con elementi tratti da un secondo evento (link in inglese) non contemporaneo all'epoca del film, in cui una carovana avendo preso una pista sfavorevole rimase isolata nel mezzo del rigido inverno condannando i viaggiatori alla fame, al cannibalismo e in buona parte alla morte.

Il comandante della modestissima guarnigione si mette alla testa di un drappello di soccorso e nell'occasione George, lo scout indiano, comincia a parlare della leggenda del Wendigo, uno spirito malvagio che può impossessarsi di chi si nutre di carne umana, donandogli la possibilità di appropriarsi della forza e dello spirito di chi è stato mangiato, di guarire da ogni malattia e ferita, ma condannandolo ad avere una fame di carne umana implacabile, che dovrà essere sempre soddisfatta. Il comandante chiede a George se il suo popolo pratica ancora il cannibalismo e lo scout risponde in maniera ambigua dicendo che del resto i bianchi "mangiano il corpo di Cristo tutte le domeniche".
E nel viaggio per soccorrere la carovana bloccata fra i monti innevati, lo straniero che ora guida il gruppo di soccorso comincia a dare segni di squilibrio.

Qui mi fermo con la trama. L'Insaziabile a mio parere è un ottimo film horror con una valida regia, un'atmosfera ben realizzata fra aspettativa e tensione, una potente forza evocativa che moltiplica l'effetto delle scene di violenza e di sangue. Mi è molto piaciuta l'ambientazione insolita, l'alternarsi tra drammaticità e humour nero, la trama difficilmente prevedibile. Non è un trattato di filosofia ma pone ovviamente delle domande sulla cattiveria quotidiana di tutti noi, sul male che facciamo agli altri per tirare avanti.
Ottimi gli attori.

A parte i suoi estimatori che lo reputano un capolavoro (e quasi quasi mi accodo, nonostante qualche difetto qua e là) non ha avuto successo né di critica né di pubblico, perciò per i più resterà un film semisconosciuto. Da parte mia devo ammettere che molte scene dove si caratterizzavano i personaggi, si dava un maggior senso alla storia e si svolgevano dei dialoghi interessanti sono finite negli extra del DVD, fra le scene tagliate (e niente traduzione in italiano, perciò ho dovuto cercare di capire come potevo). La seconda parte del film privilegia il sangue in maniera forse eccessiva, tuttavia consiglio di dare un'occhiata a questo piccolo capolavoro dell'orrore, a mio parere troppo sottovalutato.

4 commenti:

  1. Ciao Bruno, sono contenta che mi hai fatto conoscere questo film, vedrò di rimediarlo on line, ma visto che è, come dici tu, "semiconosciuto" non credo di trovarlo...vediamo...
    Attendo con ansia la recensione di Ga' Hoole, perchè ci sarà, vero? :-)

    (posso mettere qualche tua recensione nella pagina I Love Fantasy di FB?)

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  2. @ Lucia: no, non credo che andrò a vedere Ga'hoole, purtroppo, anche perché ho avuto un po' di preoccupazioni e problemi vari ultimamente, e mi sto perdendo qualche film che avrei visto volentieri e magari anche in prima visione, come faccio quando ho completa libertà.
    Spero che tu trovi Ravenous (L'Insaziabile) e spero che ti piaccia, quanto a postare i miei articoli su FB... diciamo la verità, non amo molto il mezzo, ma fai pure; dandomi credito e linkandomi, please.

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  3. Il film l'ho trovato solo in streaming, ma lo so già che si blocca al minuto 72, quindi per adesso niente.
    Su FB quando uno inserisci i link nelle pagine (mi sa che non sei pratico, vero?), appare il nome del sito e tutto da solo!
    Va beh...la recensione di Ga'Hoole la scrivo io! Ma sai? Qui ancora non lo fanno perchè favoriscono quella porcata italiana con quella mora della pubblicità dell'acqua che non so come si chiama).
    Spero che le tue preoccupazioni si risolvano al più presto! :-)

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  4. Quanto alle mie preoccupazioni, lo spero anch'io... ma l'attrice della pubblicità dell'acqua non capisco proprio chi è.

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