La casa produttrice di questo One More Barrel è italiana, la Giochix, e italiano è anche l'autore, Michele Quondam. Fin dalla scatola, dove sono raffigurati in caricatura Bush, Aznar, Blair e Berlusconi, ovvero i principali leader della coalizione occidentale, e fin dal titolo, si capisce che questo gioco fa satira sulla guerra e ne mette in luce il vero scopo: arraffare il petrolio. E lo fa, devo dire, in modo intelligente, anche se ovviamente non è una autentica simulazione.
Scopo del gioco è guadagnare più soldi. La partita si svolge in tre fasi distinte: all'inizio c'è la guerra, e per alcuni turni i giocatori devono muoversi in maniera prettamente militare, affrontando una resistenza piuttosto accanita anche se lo squilibrio delle forze è tale che gli irakeni di Saddam non hanno nessuna speranza di fermare la "liberazione" da parte dei giocatori. Fin dall'inizio ovviamente la mira è di collocarsi nelle zone più fruttifere, ovvero dove ci sono i più grandi giacimenti di petrolio. I giocatori cominciano inoltre a costruire infrastrutture per poter immagazzinare ed esportare il greggio, e per mantenere la sicurezza attorno alle zone che procurano il maggior guadagno. In questa fase è anche importantissimo investire nei mass media per mantenere basso l'indice dell'influenza dei pacifisti (che cresce insieme al dispiegamento delle truppe, quindi se è vero che senza soldati non si vince, averne troppi può essere una cattiva idea). Se i movimenti per la pace vanno fuori controllo diventa molto difficile proseguire la guerra.
La seconda fase avviene dopo la cessazione della fase più intensa delle ostilità, come annunciò Bush nel maggio 2003 da una portaerei (facendoci una pessima figura alla luce della guerriglia che si scatenò dopo).
Non c'è più una forte resistenza militare quando i giocatori si spostano di zona in zona per "mettere in produzione" i pozzi di petrolio irakeni. Però inizia la resistenza, gli attentati con gli ordigni esplosivi ecc... Questo è simulato con un sistema molto elementare, in cui ogni giocatore manovra anche un gruppo di terroristi. Lo scopo ovviamente è quello di danneggiare i propri alleati-rivali.
Infine c'è la fase della ricostruzione, in cui esiste un governo irakeno che prende la sua parte di petrolio prodotto e i giocatori possono approfittarne solo in parte, e a seconda di quanto influenzano il governo. Inoltre ci si arricchisce con gli appalti della ricostruzione, che diventano cruciali per accumulare punti che si sommano al denaro per determinare la vittoria.
Questa è una spiegazione ovviamente molto schematica. Considerazioni generali che si possono fare: il gioco è molto semplice e ben gestibile, con i consueti elementi dei tracciati in cui si segnano i progressi in varie attività che influenzano il gioco e ci si contende la possibilità di eseguire le attività delle varie fasi, che sono limitate.
Molta importanza, nella mia esperienza, ha il poter giocare per primi, perciò volentieri si spende una delle proprie mosse per essere primi il turno seguente (se un altro giocatore non lo fa prima di te ovviamente!).
Forse vi è un'influenza eccessiva della fortuna, ma non ho una sufficiente pratica di questo gioco per giudicare davvero questo elemento. Sicuramente un tratto realistico, ovvero l'importanza della zona di Bassora, può sbilanciare il gioco, perché fa parte delle regioni che si possono raggiungere subito e diventa una fonte di grande guadagno per il primo che se la becca, anche se, ammetto, se un giocatore sa costruirsi bene le proprie fortune in altre zone della mappa può far sbiadire questo elemento nelle fasi finali del gioco. Il mio giudizio è favorevole perché nella sua semplicità One More Barrel pone il giocatore di fronte a una serie di scelte alternative non banali, è divertente, e consente il giusto livello di interazione competitiva tra i giocatori.
Ecco dove potete dare un'occhiata al regolamento di questo gioco. Ci sono anche filmati esplicativi.
Questo è il genere di gioco che piace a me! Alla lunga giocare a Power mi sta annoiando, oramai lo conosco come le mie tasche, One More Barrel magari ci aiuterà a variare ^^
RispondiEliminaCerto 44€ sono un prezzo nella media, ma non sono nemmeno pochi e a questo punto l'acquisto resterà in stand by :P
Caspita, posso suggerire una colletta tra i giocatori? Scherzi a parte, questo l'ho trovato piuttosto divertente, come gioco, e accurato come grafica. Penso che valga la pena di dargli più fiducia!
RispondiEliminaMagari a settembre ci faccio un pensierino ^^
RispondiEliminaTra Christopher Moore, Neil Gaiman,Terry Pratchett e altri ho appena speso 110 euro in libri :P, purtroppo con le troppe offerte editoriali, qualcosa resta sempre fuori dagli acquisti.
... 110 euro di libri dovrebbero tenerti impegnato per un bel pezzo in effetti.
RispondiEliminaprova horse fever, Bruno. fidati.
RispondiEliminaSe capita l'occasione, senz'altro
RispondiElimina...Per quanto come grafica del tabellone (vista su internet) non è che mi sembri gradevolissima...
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