mercoledì 15 ottobre 2008

Stardust: non è così scontato creare una bella favola


Il film l'ho visto dopo aver letto il libro, e devo dire che non mi è dispiaciuto nonostante ci siano molte differenze con la storia scritta da Neil Gaiman.
Sarà stato bravo il regista, Matthew Vaughn, per me del tutto sconosciuto, o eccezionale la recitazione di Robert De Niro? Insomma, se ha preso il Premio Hugo non sarà mica per niente.
C'è una storia carina, con un cast di gran livello che ha fatto più che onestamente il suo lavoro, il successo non poteva mancare. Stardust è solo una favola, ma una che gli adulti possono seguire (e stavolta veramente, mentre di solito a questa promessa seguono dei chiassosi pasticci senza senso). Gaiman si era reso conto che il film sarebbe durato troppo se fosse stato eccessivamente fedele alla trama del libro, e non ha obiettato alle diverse scelte della sceneggiatura. Altro fattore importante, la Pfeiffer e De Niro non si sono comportati da star annoiate che si fanno pagare cifre colossali tanto per prestare il loro nome a un film, ma si sono effettivamente impegnati portandoci due performances credibili e divertenti. E poi nel film ci sono scenografie, bei colori, tutta una valida professionalità.

A me rimane una strana impressione, la stessa che avevo avuto leggendo il libro, qualcosa come: tutto qui?
Basta una favola a fare un successo del genere? A ben pensarci però, quella di Gaiman non era una favola qualunque, e nemmeno questo film lo è. Mescolare fiaba e realismo, toni fatati e umorismo ma anche violenza, il tutto mantenendo un tocco leggero e accattivante, non è mestiere facile.
Insomma, non è così scontato creare una bella favola.

5 commenti:

  1. è pur sempre vero che si tratta di gaiman e non di un pirla qualsiasi. e non di un film magari bellissimo ma tutto sommato indipendente e privo dell'apporto delle star (come è successo per mirrormask) ma di un film da major, con tutto quel che ne consegue.
    e il romanzo era bello, ma aveva le illustrazioni di vess, che è pure lui un grande (quini il romanzo ha ricevuto un appoggio in più nell'ambito degli amanti della grafica e dei fumetti).

    insomma, tutto qui. si, ma non proprio tutto qui.

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  2. Già, non proprio tutto.

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  3. Stardust e Neverwhere sono i miei preferiti di Gaiman. E' vero, è una favola per i più piccoli, è così deve essere letta anche dagli adulti.

    Motivo per cui non poteva che essere totalmente stravolta nella versione cinematografica. Film che ho apprezzato, ma che non ha nulla che vedere con il libro, IMHO.

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  4. @francesco: è vero però un certo "feeling" del testo secondo me ce l'ha (forte però il contrasto tra film e libro sulla ragazza che Tristan ammirava al villaggio, che nel film fa la figura della cattiva). Tranne che nella parte di De Niro, forse, che un po' fa storia a sé ma ha recitato con gran bravura ed ha impersonato il capitano in una maniera divertente...

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  5. Donc, non mi fraintendere, è un film godibilissimo e mi è piaciuto molto. Ma c'è un abisso con il libro.
    More or less, lo stesso trattamento di "Io sono leggenda".

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