Un Urania di un po' di anni fa (1988) che ho comprato per la copertina, più che altro. Si vedono dei soldati che combattono con la bandiera della Stella di Davide. Israeliani nello spazio? Praticamente sì... in un futuro, dopo un secondo olocausto, gli Ebrei si trovano in un pianeta ai limiti dell'inabitabile, di nome Metzada (il nome immagino stia per Masada, la fortezza in cui si svolse l'ultima resistenza contro i Romani). E vivono facendo i mercenari.
Non per la Gloria, titolo originale Not for Glory, scritto da Joel Rosenberg, è quindi un libro di fantascienza militare. Esiste una specie di federazione che regola, fino a un certo punto, vita e conflitti nel cosmo, e le sue norme impongono che chi intervenga in una guerra in un pianeta a bassa tecnologia debba adeguarsi. Pertanto i reggimenti di Metzada sanno combattere in una grande varietà di modi. E hanno una quantità di regole da seguire o da aggirare.
Il protagonista, Tetsuo, ha apparentemente un grado che lo qualifica come un non combattente, mentre invece è una specie di fenomeno da truppe speciali. Ha anche uno zio, Shimon, che ha violato una regola della comunità, che si basa su una stretta interpretazione dei testi sacri. Nel libro, che ci fornisce anche citazioni dal Deuteronomio, ecc. viene citata ad esempio l'usanza di sposare la moglie del fratello caduto, e Testsuo infatti ha due mogli perché un fratello sposato è caduto in battaglia.
Il disprezzato Shimon dovrebbe essere giustiziato, e Tetsuo dovrebbe farlo. Ma non si trova l'occasione, tra uno scontro e l'altro, operazioni segrete, contrattazioni con i "clienti" e altre attività belliche.
I clienti sono varie entità che traggono origine da Francesi, Tedeschi, Olandesi, perfino Italiani. Gli Ebrei combattono per tutti quelli che pagano, e con le ricompense tengono in vita la loro comunità, che vive senza particolari lussi in un mondo inospitale. Così abbiamo tante mirabolanti azioni belliche, e anche qualche dolorosa perdita tra le fila dei nostri valorosi.
E alla fine? Tetsuo ammazzerà suo zio? Non ve lo posso rivelare. Il libro è piacevole e breve, consigliabile, anche se oggi, ovviamente, Israele è calato di parecchio nelle simpatie.
La copertina del libro è tratta dal sito IBS.it
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