giovedì 16 febbraio 2023

Narvik

 Un film di guerra un po' insolito su Netflix. Prodotto norvegese, Narvik racconta un episodio poco conosciuto, la battaglia per l'omonima città svoltasi nel 1940. Una situazione piuttosto pasticciata, in cui i Tedeschi finirono per rimediare una sconfitta, le cui conseguenze però non furono durevoli.

Premessa: Siamo nel 1940. Narvik è un porto libero dai ghiacci, collegato per ferrovia  alle miniere di ferro della Svezia (questa ferrovia è importante e la vedremo nel film). Per una parte dell'anno il minerale di ferro, esportato dagli Svedesi in Germania, poteva passare per il mar Baltico, che era abbastanza tranquillo per i Tedeschi; ma per la maggior parte del tempo il Baltico era ghiacciato (a quelle latitudini) e Narvik era la sola via pratica per esportare. Il ferro, indispensabile per la Germania, arrivava in treno e viaggiava via nave nelle acque territoriali di un paese neutrale (la Norvegia, appunto). Teoricamente, al sicuro.

Questo non sfuggiva agli Alleati occidentali, che furono i primi a violare la neutralità norvegese. Vi fu un famoso incidente in cui i Britannici fermarono una nave tedesca in acque territoriali norvegesi per liberare dei prigionieri. Avevano anche radunato delle truppe (assieme ai Francesi) per sbarcare nel paese scandinavo. Alla fine i Tedeschi lanciarono un attacco preventivo contro la Norvegia e, già che c'erano, conquistarono anche la Danimarca.

Nel film, ci troviamo in mezzo a questa invasione, mentre un giovane soldato, Gunnar, (interpretato da Carl Martin Eggesbø, a me ignoto) ritorna in città per vedere il figlioletto, la moglie Ingrid (Kristine Hartgen), e il padre. Quando i Tedeschi arrivano si installano nell'albergo dove Ingrid lavora mentre i soldati norvegesi sgomberano. Lui esce dalla città, lei serve i Tedeschi come interprete ma allo stesso tempo aiuta il console britannico a rimanere nascosto; il console, che in un certo senso arriva anche a ricattare Ingrid, trasmette per radio informazioni agli Alleati.

Gunnar lotta per la liberazione della città, con i compagni della sua unità. Riesce a danneggiare la famosa ferrovia ma finisce prigioniero; fugge, e combatte ancora, adesso assieme ai soldati francesi che, con i Polacchi, sono sbarcati. Ma Ingrid dovrà cavarsela in una difficilissima situazione. Il film presenta scene di guerra quanto basta, fatte abbastanza bene, un dramma familiare intenso e una ricostruzione storica, che si sofferma sulle sofferenze dei civili.

Alla fine (questa non è un'anticipazione, è storia) Francesi e Polacchi costringeranno i Tedeschi a sloggiare. Gunnar potrà rivedere la famiglia, ma cosa è successo nel frattempo? Il film ovviamente mostra i Tedeschi come i cattivi, ma i "buoni" provocano la loro parte di sofferenze. E la liberazione è solo temporanea: anche se questo non è coperto dal film, sappiate che gli alleati se ne andranno a causa della contemporanea offensiva destinata a travolgere la Francia. I Tedeschi torneranno a Narvik, e la Norvegia rimarrà un paese occupato fino al 1945.

Il film alterna i momenti intimi e le storie personali con bombardamenti e combattimenti, in una maniera qualche volta eroica ma spesso brutalmente realistica. Ed è anche una interessante visione del conflitto dal punto di vista di un paese "pesce piccolo" tirato in mezzo a una guerra in cui può far poco per difendersi e proteggere la gente che soffre. Noi Italiani, pesci piccoli che credevano di poter nuotare assieme agli squali, ce la siamo vista anche peggio.

E qui iniziano gli SPOILER fino alla fine del post. (Se non volete le anticipazioni, fuggite!).
Ingrid si trova a dover fare da traduttrice per il console tedesco, che le concede dei favori. Il tedesco mette in atto un cauto corteggiamento a cui lei non abbocca. Ma quando il bombardamento navale inglese colpisce la casa di lei, uccidendo il padre di Gunnar e ferendo il bambino, Ingrid avrà disperatamente bisogno di un medico per salvare il piccolo. Il console dice che non la può aiutare, i medici tedeschi sono impegnati con molti soldati feriti e lui non ha autorità sui militari. Comprendendo che deve offrire qualcosa di più per ottenere l'aiuto medico, la donna dice al console che può rivelargli dove è nascosto il console britannico. In cambio di questo, un chirurgo salverà la vita del bambino.

Dopo che la città è liberata Gunnar è sbalordito. Mentre lui combatteva sua moglie ha collaborato con il nemico? Tradito gli Alleati? Com'è possibile? Tutti lo sanno, Ingrid è oggetto di disprezzo ed è invitata a lasciare la città. Lei prepara le valigie ma non accetta le accuse. Cosa hanno fatto per lei gli Alleati, visto che la sua casa è stata distrutta da un proiettile britannico, che ha ferito suo figlio? Ingrid si imbarca su un battello con il bambino, lasciando la città. Ma all'ultimo vediamo che Gunnar si imbarca a sua volta e va via con lei, avendola perdonata.
Il punto di vista "terzo" di questo film è così potentemente affermato.


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