martedì 17 agosto 2021

The Suicide Squad

 Non avrei davvero pensato che l'avrei visto ma, come al solito, l'ho visto. The Suicide Squad è, praticamente, il remake del precedente film con "quasi" lo stesso nome, ovvero Suicide Squad del 2016. Tra i protagonisti abbiamo ancora Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, e la storia è simile: una banda di cattivoni viene rilasciata dalle galere per compiere una missione pericolosissima. Il primo tentativo era andato piuttosto male, dal punto di vista di trama e ritmo un mezzo disastro. Avendo qualche anno per capire cosa si poteva migliorare era quasi certo che stavolta sarebbe andata meglio, e così è stato.

Innanzitutto il film è ridanciano e non rinuncia mai alla battutaccia o all'umorismo da patibolo: qui vale la lezione dei vari Deadpool e Kick-Ass. Con una differenza: in The Suicide Squad c'è una trama articolata, nulla che vi resterà memorabile ma almeno si svolge secondo logica e fa da cornice a scene spettacolari, bagni di sangue e momenti comici. 

[qualche spoiler non decisivo nei prossimi due paragrafi] Il tono del film lo si capisce fin dall'inizio, quando un dialogo in carcere tra padre e figlia sedicenne si svolge a suon di vaffanculo, e poi quando all'inizio della missione in territorio ostile, quando i personaggi saltano dall'aereo in mare, un umanoide (non fatto benissimo) ovvero la Donnola (Weasel) annaspa e affoga mentre il leader chiede alla base di supporto se qualcuno si fosse preoccupato di sapere se sapesse nuotare. Nella menzionata base gli operatori scommettono fra loro su chi creperà dei nostri sfortunati eroi, e poi li vediamo spartirsi i quattrini quando l'intero gruppo viene sterminato.

Proprio così. Sopravvive solo Harley Quinn, catturata dal nemico. La verità è che il primo gruppo si è fatto massacrare perché un secondo gruppo, di gente molto più ordinaria del precedente, sbarcasse senza difficoltà. Non che siano proprio tutti tipi a postissimo. Tra di loro una specie di incrocio tra uomo e squalo, e una ragazza che come potere ha il controllo dei... topi. Se non ce la fate a vedere orde di topi, non guardatevi questo film. Segnalo inoltre un momento drammatico in cui gli eroi, in nome della ragion di stato, si trovano a combattersi fra loro.

[fine spoiler].

Mi aspettavo una presenza più incisiva di Margot Robbie, a dire la verità. Ma ci sono parecchi attori da far comparire, va dato spazio a tutti... direi che quello che si segnala, a parte la superstar australiana, è Idris Elba nei panni dell'eroe Bloodsport. Attore peraltro presente in vari film di supereroi.

Quindi con una storia non eccezionale ma che almeno sta assieme, bravi attori, qualche sorpresa e (soprattutto all'inizio) una quantità di umorismo e battutacce, la DC comics è riuscita a fare un film di supereroi decente. Non capita spesso, quindi va sportivamente riconosciuto. Al botteghino il film sembra andare maluccio, o forse malissimo, ma qui penso che la pandemia abbia giocato un ruolo.



Nessun commento:

Posta un commento

Per contrastare in qualche modo gli spammer, ho dovuto introdurre la moderazione dei commenti su post più vecchi di due settimane. Peccato: mi ci hanno proprio obbligato. Inoltre non si può postare anonimamente.