Non sapevo molto di questa serie televisiva, e la sto seguendo piuttosto lentamente. A quanto pare American Horror Story si caratterizza per un approccio che, almeno ai tempi in cui è iniziata (2011) era insolito o originale: come deciso dal produttore Ryan Murphy, ogni stagione è una storia a sé stante, con un inizio e una fine. Con le stagioni successive possono esserci alcuni degli stessi attori, ma i personaggi e la storia cambiano completamente.
Inoltre vi è, almeno nella prima stagione, la tendenza a mettere lo spettatore di fronte a situazioni imbarazzanti o di tensione per la presenza di un "diverso." Una ragazzina con la sindrome di Down e il desiderio di essere una ragazza normale, e il trattamento atroce che riceve dalla madre. Un uomo con il volto sfigurato dal fuoco e il corpo menomato, che si rivela per uno dei protagonisti uno sgradito e pericoloso impiccione. Che questa deviazione sul sociologico sia efficace o meno, aiuta a raggiungere lo scopo: la famiglia al centro della storia si trova al centro di una serie di situazioni di disagio, pericolose, scioccanti.
American Horror Story non si fa problemi a sconfinare in territori decisamente sgradevoli. La trama della prima serie riguarda i problemi che una famiglia (già in crisi fin dall'inizio) deve affrontare a causa del trasferimento in una "casa degli orrori." Bella dimora, decisamente, e pure venduta a buon mercato! Ma ovviamente c'è la fregatura. A partire da un medico fallito che subì una feroce vendetta, in quella casa è successo praticamente di tutto. E la maledizione continua.
Ci sono i fantasmi? Gli zombie? Potrete verificare su Amazon Prime.
Quanto ai protagonisti, abbiamo nel ruolo dei genitori Dylan McDermott (che a quanto pare fu nel cast di Hamburger Hill) e Connie Britton (attrice veterana della TV USA ma anche presente nel remake di Nightmare on Elm Street); la figlia è interpretata da Taissa Farmiga, di origine ucraina, già vista in The Final Girls. Abbiamo anche Jessica Lange (eroina di King Kong e tante altre pellicole) nella parte di una vicina rompiscatole implicata con i misteri loschi della casa.
Giudizio finale? Provatela. Ero partito con modeste aspettative ma sto apprezzando questa serie.
Le prime due tanta roba...
RispondiEliminaDiciamo buona anche la terza. Alla quarta ha cominciato a scricchiolare, e ahimè l'ho mollata a quinta in corso, forse influenzato anche dal personaggio di Lady Gaga e dall'abbandono di Jessica Lange...
Ma prima o poi dovrò comunque vederle tutte.
RispondiEliminaTrattandosi di storie diverse mi rendo conto che non si è vincolati alla narrazione di una lunga "metastoria" che può tenere avvinghiati.
Finché piace e dura, tutto bene.