venerdì 17 aprile 2020

Covid-19 e dilettanti allo sbaraglio

Ricordo che un po' di mesi fa, quando il Covid-19 (Coronavirus) era solo un'oscura notizia proveniente dalla Cina, mi ero soffermato a parlarne un paio di volte con il portiere del mio stabile. Né lui né io eravamo esperti di alcunché, riguardo alla medicina, ma giungemmo alla conclusione che, inevitabilmente, data l'evidente facilità di contagio, ci saremmo trovati coinvolti in questa epidemia, salvo misure d'emergenza che erano molto difficili da attuare. E che non sono state attuate, non in tempo utile. In effetti, in Italia si è sottovalutato il rischio in maniera malaccorta, forse criminale, anche se, pare, il virus era arrivato molto prima di qualsiasi misura attuabile, prima della scoperta dei primi pazienti infetti.


Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, mediocre trasformista fino a ieri, e ora padre salvatore della patria per tanti italiani terrorizzati, secondo me non ha fatto un buon lavoro. Ma in effetti si trova in buona compagnia tra coloro che, in tutto il mondo, avevano il potere di intervenire e non l'hanno fatto, o hanno minimizzato; anzi, ce n'è di peggio (qui ci metterei UK, USA, Svezia).

Il guaio è che i politicanti non applicano misure draconiane quando la gente non capisce. La loro reazione è modulata alla paura percepita dal pubblico, sentimento generalmente tardivo: perché quando cominciano a morire gli ammalati, e la gente finalmente chiede delle misure, il virus è già presente silenzioso in moltissimi altri futuri pazienti, che lo diffondono a loro volta.

Cose terribili sono successe al Pio Albergo Trivulzio, a due passi da casa mia...

E così inizialmente Conte diceva niente panico, all'alba del 21 febbraio, mentre Matteo Salvini implorava la chiusura dei confini. Quindi Conte senz'altro sbagliava, di brutto. Salvini invece era un genio e aveva previsto i guai futuri? Penso di no, visto che in seguito ha implorato le chiese aperte per Pasqua, idea semplicemente folle. La sua è una strategia di comunicazione con il foglio excel, dei messaggi da dare e dei gruppi da solleticare, per aumentare il consenso.

Comunque, pochi giorni dopo il leader PD Nicola Zingaretti partecipava a Milano all'aperitivo pubblico "contro il panico" su invito del sindaco Giuseppe Sala, e, guarda caso, si beccava il Covid-19.

Senza dubbio l'Italia è stata anche sfortunata. Ma i ritardi nel fare quello che andava fatto sono stati catastrofici - e ripeto siamo in buona compagnia, qui, ma è una consolazione? Quello che si è verificato è (secondo Harvard Business Review, che ha svolto uno studio sul caso italiano) un "sistematico fallimento nell'assimilare le informazioni disponibili e agire di conseguenza in maniera efficace, e non una mancanza di consapevolezza di quello che avrebbe dovuto essere fatto." Del resto "l'intervento efficace è quello immediato, quando la minaccia sembra ancora piccola," come abbiamo già visto sopra, ma "se l'intervento funziona sembrerà in retrospettiva che l'azione energica fosse una reazione eccessiva." E questo è "un gioco che molti politici non vogliono giocare."

L'articolo (il link è sotto) ha criticato la risposta a spizzichi e bocconi che ha ingrandito gradualmente le "zone rosse" seguendo anziché prevenire la diffusione del virus, in quanto quello che succedeva non era predittivo di quello che sarebbe accaduto nel giro di qualche giorno, visto il veloce progresso della pandemia. E, con la comunicazione incerta e scellerata di Conte e compagni, si sono avuti, oltre agli assalti ai supermercati, anche gli esodi da Milano verso il sud, con una ulteriore diffusione del virus.
Inoltre la carenza di test, e di un approccio rigoroso nel seguire la diffusione del virus, ha impedito di delimitare le zone da isolare. La delocalizzazione della sanità italiana (con ogni regione che va per conto suo) non ha permesso l'adozione di una politica uniforme e una strategia coordinata per la lotta al virus, e qui l'esempio lampante è quello del Veneto di Luca Zaia (dove le cose sono state gestite generalmente bene) e della Lombardia di Attilio Fontana (dove è andata male o malissimo), e qui i contrasti politici non c'entrano perché sono regioni dello stesso colore partitico. L'articolo sottolinea come l'uso dei test in Lombardia, ristretto ai casi sintomatici e non orientato a prevenire ulteriore diffusione da parte di pazienti non ancora sintomatici (come fatto in Veneto), si sia rivelato un modello fallimentare.

Bare al Pio Albergo Trivulzio. fonte: Repubblica.it

Già, ma parlando di test si parla di attrezzatura ed equipaggiamento. L'Italia non era messa molto bene e uno degli ulteriori fallimenti è stata l'incapacità di cominciare a produrre le mascherine sul suolo nazionale, dal momento che qualsiasi politico o tiranno locale (Erdogan?) intercettava le spedizioni dall'estero. Una parte del materiale, sia prodotto in casa che importato, si è inoltre rivelato inadatto.

In altri casi è mancata l'omologazione dell'Istituto superiore di Sanità, in ritardo clamoroso. Il tutto mentre il contagio continuava, quello sì privo di restrizioni burocratiche. Le mascherine sono diventate un misterioso oggetto del desiderio, nella città di Milano. Il sottoscritto è riuscito a comprarne per la prima volta una decina all'alba del 2 aprile, per esempio. Ma pare che anche negli ospedali le dotazioni fossero insufficienti.

Quello che è successo potrebbe essere più comprensibile se pensiamo alla pandemia come evento più unico che raro, dove ogni intervento era da inventare dal nulla. Ma non è proprio così. Altre malattie (Ebola, Sars, ecc...) sono in agguato da tempo, quindi esistono delle linee guida dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (quell'organismo che ha fatto tanto arrabbiare Trump), con istruzioni chiari in caso di un'epidemia. Sarebbe bastato partire da lì. I mezzi, visto che la sanità italiana è stata devastata negli ultimi anni, erano quelli che erano, ma si sarebbe potuto usarli in maniera più razionale.

Questa serie di inadempienze ha portato ad avere ospedali dove medici e pazienti sono stati contagiati in massa, e case di riposo per anziani si sono trasformate in trappole mortali, dove spesso anche il personale era privo di qualsiasi strumento di protezione.

E in molte zone, soprattutto della Lombardia, abbiamo avuto pazienti tenuti in casa a morire, senza alcun intervento o conforto: quando si aggravavano l'ambulanza spesso non arrivava nemmeno in tempo, o in ospedale non si riusciva ad applicare alcun intervento sul paziente coi polmoni ormai distrutti. Lasciati a casa senza nemmeno una bombola di ossigeno, mentre il virus li soffocava lentamente.

Ovviamente questa situazione mi tocca personalmente in quanto rischio di lasciarci la pelle più di molti altri, sia perché per me non c'è una completa quarantena dal momento che lavoro in un "servizio essenziale," sia per personali fattori di rischio, tra cui avere già avuto la polmonite. Ci tengo quindi nel mio piccolo a dire che i politici italiani, a livello locale come di governo, hanno dimostrato la più clamorosa incompetenza, e mi auguro che nessuno di loro riesca ad avere un tornaconto politico da quello che sta succedendo. Spero solo che la fase successiva, il ritorno graduale alla normalità, non porti a nuovi focolai di infezione e a nuove ecatombi.

Concludo con una nota sul paese da cui è partita l'epidemia, e che ha poi fatto una specie di operazione simpatia mandando materiali e medici in Italia: la Cina, ovviamente.
Non so se sia accertato che la pandemia sia partita dai cosiddetti "wet markets" o dai pipistrelli, e certamente non ho approvato quelli che hanno insultato i Cinesi in Italia come se fossero degli untori. Ma molte malattie ci arrivano dall'estremo oriente, questo è sicuro, e sarebbe ora di prendere qualche provvedimento. E questi mercati di bestie vive vendono animali ancora vivi (per il consumo alimentare) che sono delle vere miniere di malattie. Non è ora di farla finita?


Fonti (alcune in inglese):

Conte e la falsa sicurezza che ha cercato di diffondere:
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/conte-sul-coronavirusniente-panico-e-nessun-allarmismo-sociale_15107126-202002a.shtml

Zingaretti e l'aperitivo:
https://www.repubblica.it/politica/2020/02/27/news/coronavirus_zingaretti_contro_il_panico-249718891/
C'era anche lo spot dell'iniziativa #Milanononsiferma, patrocinata da Sala, purtroppo il contenuto non è più disponibile.

Harvard Business Review studia l'approccio italiano:
https://hbr.org/2020/03/lessons-from-italys-response-to-coronavirus

Il blues delle mascherine:
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/20_aprile_02/coronavirus-beffa-mascherine-chi-produce-italia-non-ha-via-libera-distribuirle-97103608-7522-11ea-b9c4-182209d6cca4.shtml

Il piano anti-pandemia:
https://www.corriere.it/cronache/20_marzo_28/coronavirus-piano-anti-pandemia-che-l-italia-non-ha-seguito-02bcf4cc-7109-11ea-a7a2-3889c819a91b.shtml

Il modello che potrebbe funzionare: diagnostica precoce, terapie.
https://www.sanitainformazione.it/salute/visite-domiciliari-cure-precoci-e-controllo-da-remoto-con-il-modello-piacenza-il-coronavirus-si-sconfigge-casa-per-casa/?fbclid=IwAR2E-NQLNTo31_2Ueuto1bWlx6M4q8uzhB83tWXAtyhOZ8_8hDU0RKOEKC8

La distruzione della sanità italiana e i politici che l'hanno messa in atto:
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/covid-19-tagli-servizio-sanitario-nazionale-chi-li-ha-fatti-perche/b18749f6-736d-11ea-bc49-338bb9c7b205-va.shtml

Uno studio di ben 16 anni fa sulla pericolosità dei "wet markets:"
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7112390/

5 commenti:

  1. Hai fatto le stesse riflessioni che ho fatto io; la malattia è stata sottovalutata e di lì in poi è stato un chiudere la stalla dopo che i buoi erano già scappati. Poi sì, non siamo stati gli unici e c'è chi ha fatto anche peggio. Adesso stiamo a vedere cosa combineranno con la fase 3 (io mi sto già preoccupando XD).

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  2. Di sicuro bisognerà affrontare la ripresa produttiva e i danni spaventosi (economici, stavolta) che il Covid-19 ci ha lasciato. Non possiamo stare in quarantena in eterno.
    E siccome il vaccino o la cura sono probabilmente in alto mare, si continuerà a rischiare la vita, magari con nuove fiammate di infezione da centinaia di morti...

    Se qualcuno cercherà di andare a far vacanze esotiche troppo presto, rischierà pure di essere preso a sassate nei luoghi dove fino a ieri faceva l'americano con la valuta forte in tasca.

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  3. A me vien da dire che in tanti, da questa batosta, non hanno imparato nulla.

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  4. @ M.T. e probabilmente, se impareremo qualcosa, quando arrivasse un vaccino dimenticheremmo tutto, fino alla prossima epidemia.
    L'unica cosa che potrebbe restare (forse!) è l'istruzione a distanza e il telelavoro, io almeno spero che rimanga qualcosa degli sforzi fatti e non ritorni tutto come prima, perché pur non essendo necessariamente metodi migliori della presenza fisica certamente risparmiano tanti trasferimenti quotidiani, e probabilmente una gran quantità di carburante...

    Quanto ai protagonisti politici, spero che la loro incapacità sia riconosciuta.

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  5. Se la gente non vede la loro incapacità e continua a seguirli, allora ha ragione Einstein (Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi).

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