mercoledì 25 settembre 2013

Dominant Species

In Dominant Species, gioco della GMT Games, è protagonista l'evoluzione e il periodo preso in esame è quello prima dell'ultima glaciazione. I giocatori prendono quindi le parti di specie animali: mammiferi, insetti, uccelli, rettili e via dicendo. La cosa mi ha lasciato un po' perplesso sia perché nell'evoluzione non vi è niente di intenzionale, sia perché la natura vive di equilibri e non ha molto senso una "competizione" tra specie animali. Questo però non ci deve confondere più di tanto, perché tolta la patina dell'ambientazione Dominant Species è un gioco profondamente astratto (il che non è necessariamente un complimento).




Abbiamo grossi esagoni con diversi tipi di terreno, esagoni più piccoli che li trasformano in tundra (zona dove si crepa di fame, in poche parole) quando avanza la glaciazione, risorse simboleggiate da pedine rotonde messe sugli angoli, dove i diversi esagoni si incontrano, e le specie in lotta per la supremazia (i quadrettini colorati).
Dominant Species usa il collaudato meccanismo delle fasi di gioco da "prenotare" in un gioco spietato a rubarsi le possibilità migliori, mettendo i cilindretti colorati alternandosi con gli altri giocatori (il tracciato delle fasi si intravede in basso a destra nella foto).
Ci sono dei meccanismi per dare, nelle apposite fasi, i punti vittoria (segnati sul tracciato che corre intorno alla mappa, altro elemento classico).

In pratica il giocatore deve tentare di diffondere le proprie specie, di farle arrivare ai territori più interessanti (è importante avere una presenza decente anche dove non è possibile essere predominanti) e di non farle morire di fame: è importante rendere le proprie bestiacce il più versatili possibile, e non fare scomparire dalla mappa le risorse che ci interessano maggiormente per farle vivere e prosperare. I meccanismi di predominanza sono piuttosto ostici, diciamo che sarà favorito chi ha una mente giovane ed elastica e si ricorda bene le tabelline. Non mancano le carte, che creano effetti a volte molto potenti e, forse, poco bilanciati. Ci sono pedine esagonali da aggiungere al tabellone nella zona "vuota" per simboleggiare l'espansione degli animali in nuovi territori (che saranno contesi). C'è anche l'interazione violenta, ma non è molto risolutiva, è meglio essere più positivi e cercare di prevalere in maniera, diciamo, pacifica. Questo almeno il risultato della mia partita di prova.

Alla fine quando arriva il grande freddo c'è una conta estesa a tutta la mappa per stabilire altri punti vittoria, da aggiungere al tracciato.

Giudizio finale: Dominant Species presenta molti dei meccanismi che vanno per la maggiore in questi anni. Da una partita di prova, giocata per apprendere le regole, non posso dire di poter fare una valutazione definitiva, ma la complessità non è incoraggiante, e le scelte amletiche generano molte pause di riflessione nei giocatori (chi è abituato a essere più intuitivo e rapido dovrà a volte sopportare altri giocatori assai meditabondi e lunghi).
La partita è durata parecchio (però c'è stata la spiegazione delle regole, perciò non posso dir niente di definitivo) ma, soprattutto, ho avuto in certi momenti l'impressione di occuparmi di qualcosa di faticoso e non di divertirmi. Non voglio bocciare questo gioco ma non credo che diventerà uno dei miei preferiti.


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